Da LA NAZIONE di martedi 7 maggio, 2002
Surf, una parata di stelle
LEVANTO — Nicola Bresciani, 21 anni, di Forte dei Marmi è il vincitore della seconda edizione della «Quiksilver Levanto surf invitational». Le bizze meteo con un mare forza cinque nel golfo del Tigullio per la regata Zegna, riservando per la baia di Levanto un mare quasi piatto, hanno fatto salire la tensione tra gli organizzatori della gara fino alla mattina di sabato. La paura è sfumata nel primo pomeriggio quando «Eolo» ha sbloccato la situazione con un bel vento di libeccio facendo entrare le tanto attese onde. I 36 più forti surfisti italiani hanno potuto dare sfogo alla loro bravura.
Quello appena trascorso è stato per Levanto un vero week-end da «Leoni» dove si è disputata davvero una bella gara a colpi di tavola, alla presenza del numero due del mondo Miki Picon e di altro surfer di eccezione, l’australiano Steven Bell. Non a caso gli organizzatori, Alessandro Dini e Michele Raso, pensano già per il prossimo anno ad un contest a livello europeo, anche se lamentano ancora una scarsa attenzione da parte degli enti pubblici nell’erogazione di aiuti.
Con la vittoria di Bresciani, a cui è andato un assegno di 800 euro sul totale del montepremi di 1800, si è dunque ribaltata la classifica della prima edizione vinta da Francesco Palattella piazzato, questa volta, al secondo posto. Il verdetto finale stilato dal giudice federale Zed Cordoni vede al terzo posto Jacopo Conti, quarto classificato Stefano Giuliani. Niente di fatto per l’atleta locale Carlo Pilotti che pur avendo disputato una buona gara non è riuscito ad entrare nella rosa dei finalisti.
La premiazione — avvenuta sul lungomare davanti al Casinò municipale e davanti ad un folto pubblico di surfisti italiani e stranieri arrivati per l’occasione — è terminata con un lancio di magliette, cappellini e zaini offerti dallo sponsor per tutti. Sono anni ormai che Levanto ad ogni mareggiata è presa d’assalto da centinaia di giovani surfisti provenienti da tutto il nord Italia ma anche da Svizzera, Germania e Austria che però non trovano nemmeno uno spogliatoio e una doccia calda. Giovani che, a giudicare dalle macchine di lusso non con cui arrivano, hanno un’alto potenziale di spesa per un turismo di nicchia della fascia medio alta.
La cosa non è certo sfuggita prima di Varazze a «Biarritz» che da anni ormai si è specializzata in questo nuovo modo di fare turismo.
Gian Carlo Bailo
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