Una bimba di 7 anni è deceduta dopo essere stata pizzicata da una medusa nelle acque della Gold Coast australiana domenica 8 gennaio 2006, proprio dopo che le spiagge più a sud erano appena state riaperte in seguito alla morte di un’altra donna di 21 anni a causa di un attacco di squalo.
La bimba nuotava nelle acque tropicali del Queensland, nella spiaggia di Umagico a Cape York Peninsula, quando si è scontrata con la medusa, una “Box Jellyfish”. In seguito allo scontro la bimba ha subito un collasso e l’intervento in ospedale non è stato sufficiente a rianimarla.
Le Box Jellyfish hanno tentacoli che possono crescere fino a 3 metri e sono meduse comuni nelle acque del nord Australia sebbene gli attacchi mortali siano relativamente rari.
I biologi marini prevedono una stagione pericolosa a causa delle meduse avvertendo di riporre particolare attenzione, in particolare ad un’altro tipo di medusa, la Irukandji jellyfish, molto piccola ma ugualmente mortale, che nel 2002 ha causato la morte di due turisti.
Le Box Jellyfish, in italiano “Cubomeduse” così dette per via della forma cubica dell’ombrello, sono presenti anche in Mediterraneo. In particolare la Carybdea marsupialis è una specie diffusa soprattutto in mar Adriatico, ma a differenza delle specie che vivono negli oceani non costituisce un pericolo per i bagnanti. Le Cubomeduse vivono normalmente in mare aperto e in acque poco profonde del Giappone, Filippine, mar dei Carabi e costa orientale dell’Australia. Solitamente nuotano vicino alla superficie del mare all’alba e al tramonto, sono di dimensioni modeste e per questo motivo oltre che per la scarsa consistenza sono poco visibili.
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