E’ partita pochi giorni fa una spedizione senza precedenti per salvare il mammifero piu’ minacciato del pianeta: il delfino d’acqua dolce dello Yangtze, il ‘fiume azzurro’ del Paese della Grande Muraglia.
Secondo quanto riferito dalla fondazione internazionale Baiji.org, una squadra composta da scienziati, biologi ed ecologisti cinesi, giapponesi, svizzeri ed americani ha cominciato le operazioni di setaccio in lungo e in largo dei 1.750 km del terzo fiume piu’ lungo del mondo.
L’obiettivo primario del progetto denominato ‘Yangtze freshwater dolphin expedition 2006′, a dieci anni dalla precedente indagine nella quale furono visti a occhio nudo appena 13 esemplari, e’ valutare le condizione del delfino ‘baiji’ (così come viene chiamato) e della focena ‘finless’ (ovver senza pinne) dello Yangtze.
Secondo le stime ci sarebbe una popolazione di appena 50 esemplari per il baiji – che la mitologia cinese definiva ‘dea del fiume’ – e di circa un migliaio per la focena, entrambe in rapido declino.
Verranno anche prelevati campioni d’acqua e di sedimenti per un analisi delle condizioni dell’habitat.
Le minacce per questi rarissimi cetacei sono dovute al pesante inquinamento provocato dalle industrie, l’impatto con le reti e la pesca illegale, condotta anche con esplosivi, che ha ridotto drasticamente le fonti di cibo, e lo stravolgimento dell’habitat naturale.
Sullo Yangtze il governo cinese ha avviato da oltre 20 anni la costruzione della diga piu’ grande del mondo.
‘L’industrializzazione senza precedenti della Cina in questi ultimi 30 anni ha avuto un forte impatto negativo sull’ecologia del fiume azzurro – afferma Wang Ding, direttore dell’Istituto cinese di idrobiologia ed uno dei primi esperti al mondo dello Yangtze – la Cina ha sacrificato l’ambiente al progresso economico’.
Le ricerche verranno effettuate dagli specialisti utilizzando due navi, con sofisticate strumentazioni ottiche ed acustiche: speciali idrofoni verranno posizionati nelle aree strategiche.
I delfini di fiume (ne esiste anche una specie sudamericana) infatti hanno polmoni piccoli, rostri lunghi e sottili e vista molto debole, tanto da essere quasi ciechi: una buona vista, nelle acque torbide dei fiumi non serve, e si e’ quasi persa attraverso 25 milioni di anni di evoluzione.
La focena senza pinne invece e’ il piu’ piccolo fra i cetacei, raramente raggiunge i 190 centimetri, ha muso arrotondato, privo di rostro e denti piatti a pala. Anche lo storione cinese gigante, uno fra gli animali piu’ a rischio di tutta la Cina, e’ in drastica diminuzione, minacciato dalle catture accidentali. Le informazioni sullo status della popolazione e sulla distribuzione di entrambe le specie saranno essenziali per gli sforzi di conservazione e di gestione.
A cura di www.surfcorner.it
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