E’ spiaggiata la striscia di idrocarburi, un totale di 9 tonnellate di materiale oleoso, fuoriuscito nella notte tra domenica e lunedi da una falla che si è aperta sulla prua della nave cisterna Chemstar Eagle ormeggiata a due miglia dal porto di Livorno.
Stamattina il mare poco mosso ha consentito i primi interventi con i mezzi della Labromare Castalia, specializzati nelle bonifiche ambientali. Ancora da quantificare il danno complessivo ma gli uffici legali del comune labronico sono a lavoro per far riconoscere il danno ambientale e recuperare le spese sostenute per affrontare l’emergenza.
Sono ancora in corso le operazioni di bonifica dei tecnici del Comune che stanno intervenendo su pavimentazione e colonnine con getti d’ acqua a 80 gradi, a partire dalla terrazza Mascagni che resterà chiusa fino a venerdi per consentire la rimozione completa degli idrocarbuti. A lavoro il personale degli stabilimenti balneari che sta rimuovendo, setacciando, le spiagge.
Ieri a causa del mare grosso la macchina inquinante è rimasta in balia delle onde, mentre alcune chiazze erano state avvistate dinanzi allo spot Rocky Point e al largo del Sale, mentre oggi chi ha surfato la scaduta in questi stessi spot e negli spot cittadini afferma di non aver avuto problemi.
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