Surfcorner.it – Lei è Jeannie Chesser, surfa da una vita, madre di Todd, il big wave surfer annegato mentre surfava vicino a Waimea Bay 10 anni fa all’età di 28 anni.
Pittrice disegnatrice di gioielli, surfa dal 1964 e non ne vuole sapere di smettere, nemmeno ora che è debilitata dalla chemioterapia, con la quale sta combattendo una rara forma di tumore, il Merkel cell carcinoma, una rara e aggressiva forma di cancro alla pelle che si manifesta sulla pelle o immediatamente sotto.
Per pagare i conti della farmacia, gli amici di Jeannie hanno organizzato una raccolta di fondi che avverrà il 20 settembre, mettendo in vendita tavole da surf nuove, tavole da skate e tavole usate prese direttamente dal quiver di rider come Kelly Slater, Andy Irons, Bonga Perkins e altri.
Questa non è in realtà la prima volta che Jeannie ha a che fare con il cancro alla pelle. Dopo anni di esposizione al sole, ha infatti sviluppato questo tipo di tumore in diverse parti del corpo. Solo due anni fa aveva rimosso alcune cellule cancerogene dal volto.
Ma il Merkel cell carcinoma è molto più evoluto e aggressivo e richiede un trattamento più invasivo come la chemio.
E nonostante i trattamenti e la quasi disidratazione, Jeannie non si arrende e quasi tutte le mattine si butta ancora con il suo fish a prendere le onde di Ala Moana (Hawaii).
E’ il surf ad averla aiutata in molti momenti difficili della sua vita, prima quando ha perso il marito in un incidente stradale, poi quando ha perso il figlio Todd, uno dei surfisti più amati e rispettati della North Shore.
“E’ stato orribile” ha detto Jeannie “Non sono riuscita più a lavora per nove mesi. Piangevo sempre. La sola medicina che ha funzionato è stato il surf”.
Jeannie rimane comunque ottimista e trova il lato positivo della situazione, come quendo ironizza sulla possibilità di dipingersi due occhi da alieno sul retro della nuca, ormai calva, oppure come quando riferisce che tutti sulla line up sono più gentili e le lasciano le onde.
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