Surfcorner.it – Il caso della British Airways, la compagnia inglese che ha bannato le tavole da surf sui suoi voli (leggi ultimo articolo qui), ha provocato lo shock della comunità surfistica, ma dall’altro lato ha scatenato anche un’altra reazione più positiva per i surfisti.
Molte compagnie aeree, infatti, alcune grandi alcune minori, in tutta risposta sono emerse confermando la propria volontà di operare in favore dei surfisti , assicurando il trasporto delle tavole e confermando che nè ora nè in futuro (speriamo davvero) escluderanno il trasporto tavole dai proprio voli, e dunque non hanno nessuna intenzione di seguire in scia la politica di British, come in un primo momento si poteva temere.
La prima compagnia venuta in soccorso dei surfisti è la Virgin Atlantic, rivale numero uno di British, finora snobbata dai surfisti, la quale ha fatto sapere tramite il suo direttore Marketing Paul Dickinson, che continuerà a supportare tutti gli sportivi di qualsiasi disciplina. In particolare riferimento ai surfisti, la Virgin ha assicurato loro la possibilità di trasportare una tavola in aggiunta al normale bagaglio. Senza supplemento di prezzo!
Stessa politica da parte di Quantas, la compagnia Australiana, nonostante faccia anch’essa parte della One World Alliance insieme a British. Quantas ha confermato il trasporto tavole per ogni passeggero.
Altre compagnie minori che seguono questo trend positivo sono South African Airways, Bmi, ed Air Southwest, una piccola compagnia inglese che vola su Newquay collegando il sud ovest dell’Inghilterra, dove notoriamente ci sono alcuni dei migliori spot dell’Inghilterra.
Dall’Italia, una compagnia alternativa che copre molte rotte della British e che può costituire una valida alternativa è la Lufthansa, che trasporta tavole dietro pagamento di un sovrapprezzo (es. per Caraibi/Hawaii 80,00 euro circa.)
Nonostante queste manifestazioni positive, la British Airways continua a non pronunciarsi sulla questione, ed anzi ribadisce la propria decisione, affermando essere basata su anni di esperienza nel trasporto tavole (prima di questa decisione infatti la BA godeva di una solida reputazione per essere una delle compagnie più surfer friendly).
Le ultime dichiarazioni del portavoce di BA Richard Goodfellow sono anzi ancora più scioccanti. Secondo BA infatti la percentuale di surfisti, canoisti e windsurfisti è minuscola e assolutamente irrilevante per le proprie politiche, una bella porta in faccia per tutti quegli appassionati che finora avevano volato con la compagnia inglese. BA conferma così la propria decisione e la massima disponibilità invece verso golfisti, musicisti, sciatori e snowboarder, le cui attrezzature saranno trasportate senza limitazioni.
L’unica piccola apertura da parte di British sembra essere contenuta nella affermazioni del CEO Willie Walsh, dove si afferma il tentativo di creare dei rapporti di collaborazione con trasportatori esterni in seguito ai quali poter ripristinare il trasporto delle attrezzature escluse, dietro un supplemento di prezzo.
Questo significa che mentre BA promuove il trasporto gratuito di attrezzature spesso anche ingombranti come grossi strumeti musicali o pesanti some set completi di mazze da golf, allo stesso tempo gli appassionati di water sports rimarranno in una sorta di limbo e costretti a pagare più soldi se decideranno di volare con compagnia di bandiera inglese.
Intanto prosegue la raccolta di firme indetta dalla British Surfing Association, alla quale ha aderito anche il neo campione del mondo Mick Fanning.
Questi i passi per aderire alla raccolta di firme:
1. Loggarsi sul sito www.britsurf.co.uk e cliccare su SIGN ONLINE PETITION OF PROTEST IN THE NEWS SECTION ON THE HOME PAGE. Seguire i passi guidati per compilare e aggiungere commenti.
2. Oppure cliccare su questo link www.britishairways.com/travel/custrelform/public ed inviare il proprio dissenso direttamente alla British Airways
3. Incoraggiare altri surfisti a fare altrettanto.
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