Surfcorner.it – E’ stato l’hawaiano Pancho Sullivan a prevalere sugli avversari per aggiudicarsi la sua seconda vittoria al Monster Energy Pro a Pipeline, concluso lo scorso 5 febbraio.
Nonostante le onde “piccole” e tubanti di 6-8 piedi (di faccia), e nonostante Pancho non si trovi sempre a suo agio su questa misura, l’hawaiano è emerso con un tubo da 10 punti totalizzando lo score più alto dell’evento, lasciando i suoi avversari nella finale con la necessità di ottenere un punteggio combinato che non è arrivato.
Pancho ha così dimostrato di non essere solo surfista potente su onde grosse, ma anche un insidioso contendente su onde piccole ma di qualità.
In finale erano tutti hawaiani, insieme a Pancho infatti c’erano Fred Patacchia (secondo), Roy Power (terzo) e Dustin Barca (quarto).
Sullivan aveva vinto il suo primo Monster Energy nel 2005, l’anno in cui si qualificò per il WCT e da allora la sua missione era stata di guadagnare quanti più titoli possibili a Pipeline.
Ma il suo sogno si era infranto lo scorso dicembre 2007, quando, dopo aver dominato gran parte del contest sembrando addirittura imbattibile, è finito terzo al Pipeline Masters.
Pancho si è preso la sua rivincita a questa tappa WQS, dove è riuscito a entrare all’ultimo momento, essendo nella lista delle riserve, e dove ha finalmente dimostrato di essere un Maestro di Pipeline.
Nonostante fosse solo una tappa 3 stelle del WQS e i punti non siano tanti, l’evento era importante per ottenere l’ingresso al prossimo Pipeline Masters come wildcard.
Ciò poco importa a Sullivan, che fa già parte del tour per essere nei top45, ma importa agli altri hawaiani come Dustin Barca, T.J. Barron, Ian Welsh e alcuni altri che saranno le wild card della finale del Dream Tour.
CLASSIFICA FINALE
1st – $7,000 – Pancho Sullivan (HI) – 18.75 points (10, 8.75)
2nd – $3,500 – Fred Patacchia (HI) – 14.25 (7.75, 6.5)
3rd – $2,500 – Roy Powers (HI) – 9.1 (7.0, 2.1)
4th – $2,000 – Dustin Barca (HI) – 6.5 (4.5, 2.0)
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