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Reef artificiale: nuovo progetto per marina di carrara

Surfcorner.it – Un reef artificiale in grado di produrre onde perfette con il minimo movimento marino sarebbe il sogno di molti surfisti in alcune zone particolarmente sfortunate.

Se ne parla spesso, ovunque, eppure nel mondo ci sono solo 4 reef artificiali esistenti attualmente: Cables in Western Australia, Narrowneck in Gold Coast, Pratte’s Reef in California e Mount Manganui reef in Nuova Zelanda.

Ad essi si aggiunge il progetto già approvato di costruzione del primo reef artificiale europeo a Boscombe, nel sud dell’Inghilterra, i cui lavori inizieranno nel 2008, e un altro progetto per un reef artificiale in Florida, attualmente allo studio degli esperti, i cui costi sono stimati tra i 3 e i 6 milioni di dollari.

Di reef artificiale se ne è parlato spesso anche in Italia, dove il progetto di reef al km. 58 di Santa Marinella sembra ormai essersi arenato per mancanza di fondi. Stessa sorte per il progetto di reef tra Riccione e Misano Adriatico, che ha occupato le edizioni locali dei quotidiani e di cui non si è saputo più nulla. Ma la speranza è l’ultima a morire.

Un nuovo progetto di reef artificiale interessa ora la zona di Marina di Carrara, è quanto ci riferisce Enrico Giannotti, surfista carrarino candidatosi per le elezioni comunali nei verdi, il quale ha lanciato la proposta per la realizzazione di un reef artificiale sul lato sud della spiaggia dove un tempo si trovava l’Idrovora a Marina di Carrara.

“La politica non l’ ho mai potuta sopportare e tuttora non la sopporto.” dice Giannotti, “però se vogliamo realizzare i sogni qualcuno deve pur muovere un qualche cosa che dia inizio ad un sogno. Fare vuol dire prendere iniziative, muoversi, lottare, e credere e vedere qualche cosa che a volte le altre persone non vedono.”

Enrico ci ha illustrato come è nato il progetto e la sua motivazione di impegnarsi per farlo approvare :”Sto lottando contro i giganti della politica che dicono di combattere l’erosione con una finta alla maradona, ti spiego: per contenere l’erosione da noi hanno deciso di portare sabbia dall’adriatico precisamente dal Po, con camion da riempire per 9 milioni di euro. Ma alla prima mareggiata dove finisce tutta la sabbia? Risposta esatta: in mare. E dove torna la sabbia? In adriatico, esatto! Però stavolta via mare…
Allora ho deciso di fare un bel progetto, ma la cosa difficile non è il progetto di realizzazione del reef o lo studio, bensì mettere il tutto in maniera che la nostra burocrazia politica non interrompa l’inizio dei lavori.
Quello che conta è spiegare che l’erosione verrà fermata, ma non sconfitta perchè non è una guerra contro la natura, bensì una difesa da parte dell’uomo che ama la natura e la rispetta. E rispettarla significa intervenire con dei progetti innovativi.”

Il progetto presentato da Giannotti coinvolge lo stesso prof. Leopoldo Franco che già conosciamo per essere stato parte del progetto di Santa Marinella. Recentemente si è tenuto un incontro informale tra l’amministrazione comunale e il prof. Franco, a seguito è scaturito l’impegno da parte del Comune a invitare il professor Franco per spiegare come agire sul territorio al fine di combattere l’erosione e contemporaneamente far nascere le onde stimolando anche il turismo. L’incarico passerebbe poi all’Università di Roma. A questo punto non resta che attendere l’invito ufficiale del sindaco al prof. Leopoldo Franco per proseguire su questa strada.

– Reef a Banzai (leggi)

Narrowneck You Tube
In questo video alcune immagini del reef di Narrowneck in Australia

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