Finiti questi Mondiali si tirano le somme: l’Australia ha vinto per la terza volta di fila questa competizione davanti a USA, Brasile e Francia, distaccando nettamente il secondo arrivato.
L’Italia chiude al 19° posto migliorando di un paio di posizioni il precedente risultato ed è sicuramente una buona notizia perché sotto di noi ci sono altri 10 Paesi tra cui Venezuela e Israele anche se alcuni non avevano portato un team completo, ma oltre al piazzamento è interessante andare a vedere il comportamento degli atleti in acqua e i punteggi ottenuti per capire se c’e stato un miglioramento e come sono andati i nostri.
Nell’Open Uomini possiamo vedere come i nostri atleti abbiano passato tutti il primo turno dei ripescaggi ed è degna di nota soprattutto la vittoria di Jacopo Conti nella sua batteria in cui ha ottenuto il miglior punteggio degli italiani un 10.87 meritato e non facile contro un Portoricano e un Tedesco, gli altri non hanno ottenuto punteggi alla loro altezza anche per via della scarsa frequenza delle onde che premiava soprattutto chi marcava l’avversario e usava una migliore tattica di gara.
Il risultato migliore viene dall’Open Donne come da previsione grazie ad Agostina ed Ornella Pellizzari, che hanno confermato il loro spessore a livello internazionale, brava ma ancora poco tattica Ornella (con uno dei punteggi più alti della giornata), molto aggressiva in gara e costante nei punteggi Agostina che è arrivata prima in tre heats di seguito mancando di pochissimo la finale ripescaggi anche per una doppia interferenza non chiamata alla sua rivale Francese.
Nel Bodyboard Uomini ha sorpreso Genesio Ludovisi per aver subito passato la prima heat al secondo posto alle spese di un tedesco e un inglese molto più forti di lui, ha sfruttato molto bene la prima onda ottenendo un punteggio di poco sotto al sei che conferma le qualità di questo atleta. Purtroppo nei ripescaggi non è riuscito a prendere una seconda onda buona ed è uscito per pochi centesimi di distanza dal terzo, lo stesso per Davide Danti che per 0.80 non ha passato il turno.
Una rivelazione è stato il Sardo Marco Pistidda che nella categoria Longboard alla prima esperienza internazionale di livello Mondiale ha subito passato la prima heat e ha proseguito anche nei ripescaggi passando secondo con un surf tecnico e potente allo stesso tempo.
Nel Bodyboard Donne purtroppo Luna pur avendo l’esperienza e il bagaglio tecnico non è stata all’altezza delle altre anche per una errata scelta delle onde e non ha passato la prima fase dei ripescaggi.
Concludendo, sicuramente ci manca ancora l’abitudine alla pressione psicologica di una Competizione di questo livello, abbiamo visto i nostri atleti soffrire il marcamento spietato dei rivali mancando di quella cognizione dei punteggi durante la gara essenziale per una buona tattica durante la heat (basti vedere con quale ostinazione e umiltà CJ Hobgood ha conquistato la finale marcando da solo tre Australiani!) ma il potenziale dei nostri è cresciuto e lo si è visto a sprazzi con buoni punteggi che prima non si vedevano spesso.
Complimenti a tutti i ragazzi del Team Italia e agli accompagnatori per l’impegno mostrato ma soprattutto per lo spirito di gruppo e l’attaccamento ai colori Azzurri, si sono tutti battuti come leoni meritandosi il rispetto degli avversari che non ci hanno mai sottovalutato in acqua.
Arrivederci ai prossimi Mondiali.
Il Direttivo Tecnico FISURF
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