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In australia cresce la paura di attacchi squalo ma istruttore di surf ignora pin

Surfcorner.it – Dopo i recenti attacchi di squalo avvenuti in Australia da fine dicembre, di cui uno mortale, cresce il timore di ulteriori attacchi e i nervi diventano più sensibili, nonostante gli esperti abbiamo assicurato trattarsi di una coincidenza un così alto numero di attacchi in poco tempo.

John West, curatore del database sugli attacchi di squalo in Australia, sostiene che le persone devono mettere il rischio di un attacco in conto, aggiungendo che “Sono maggiori le morti sulle strade in un giorno in Australia, di quanto lo siano in una decade quelle per l’attacco di squali.”

Nonostante i timori della gente, un istruttore di surf ha proseguito il suo corso sebbene avesse avvistato una pinna di squalo che si aggirava sulla line up, mentre i ragazzi del corso ignari proseguivano il loro allenamento.

L’ìstruttore, Gary Hughes, conosciuto per la sua reputazione sulle big waves costruita negli anni ’80, è stato additato come irresponsabile per aver messo in pericolo i ragazzi del corso, nonostante avesse avvistato la pinna del probabile squalo bianco senza dare l’allarme.

Hughes si è giustificato affermando di conoscere bene le abitudini degli squali, e che lo squalo in questione era solo di passaggio ma non era in assetto da caccia.

L’istruttore ha successivamente mostrato le foto agli allievi, alcuni dei quali si sono spaventati, altri si sono divertiti.

Il candore delle ammissioni di Hughes ha sconcertato Martin Grose, rappresentante di Surfing Australia, che ha escluso Hughes e la sua scuola di surf dal Surfing Australia National Nerwork, affermando che “la sicurezza di tutti i partecipanti deve essere la principale preoccupazione di tutto gli operatori di scuole surf.”

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