Surfcorner.it – Più di 1500 persone hanno preso parte ieri lunedì 26 gennaio, durante l’Australia Day, festa nazionale dell’Australia, alla manifestazione di paddling organizzata nella speranza di riportare a nuova vita lo storico spot di Kirra, riconosciuto come uno dei migliori al mondo.
Tra essi anche i campioni Mick Fanning, Stephanie Gilmore, Joel Parkinson e Mark Occhilupo, insieme alla leggenda locale Wayne “Rabbit” Bartholomew, presidente ASP, hanno presenziato per sensibilizzare il governo a modificare la legislazione che nel 2001 ha decretato la fine di Kirra point trasformandola da una delle onde più belle al mondo a un deserto senza vita.
Nel 2001 infatti, la decisione di pompare milioni di metri cubi di sabbia sul fondale dello spot, con l’intento di preservare la costa dall’erosione, non solo ne ha decretato la fine, ma ha anche provocato la distruzione di un reef nelle vicinanze, letteralmente soffocato nella sabbia.
In seguito ai lavori, la spiaggia è stata rinominata dai local “Il grande deserto del sud”, dal momento che la linea di spiaggia si è allungata, costringendo ad una camminata di 400 metri sulla sabbia prima di poter toccare acqua, causando anche danni al turismo e al business locale, con perdite stimate in milioni di dollari.
“Kirra un tempo era una delle onde più epiche del pianeta” dice Phil Arnot, di Coastal Alliance, “milioni di turisti venivano ogni anno. Ora la spiaggia è più grande, non ci sono onde, è diventata un’isola deserta. Kirra è morta e la rivogliamo indietro.”
Il progetto delle amministrazioni locali, che era infatti quello di preservare la spiaggia, è miseramente fallito, riversando i milioni di metri cubi di sabbia sulla spiaggia antistante, generando la situazione attuale.
La manifestazione è servita appunto per lanciare un chiaro messaggio all’amministrazione del NSW e del Queensland affinchè aprano gli occhi e intervengano in favore del ripristino dello spot.
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