Sydney 13 marzo 2009 – La perdita in mare di una enorme quantita’ di carburante, fino a 100 tonnellate, da una nave colpita da una tempesta mentre si avvicinava al porto di Brisbane, e’ uno dei disastri ambientali piu’ gravi nella storia dell’Australia.
Lo ha affermato la premier del Queensland, Anna Bligh, che oggi ha proclamato lo stato di calamita’ naturale su parte della costa nord orientale del continente, investita da una marea nera che ha ricoperto 60 km di litorale finora incontaminato.
La Bligh ha detto che la perdita e’ molto maggiore di quanto riferito dal comandante, e potra’ arrivare a 100 tonnellate. La Pacific Adventure di 160 metri, della societa’ Swire di Hong Kong, ha anche perduto in mare 31 container con 620 tonnellate di nitrato di ammonio, usato per fertilizzanti ed esplosivi. Si teme per i container con nitrato di ammonio ancora dispersi: se dovesse uscire sarebbe la fine della baia di Moreton. Se dovesse fuoriuscire il contenuto, altamente solubile, infatti si creerebbe un’enorme fioritura di alghe, che soffocherebbero la vita sul fondo della baia davanti al porto di Brisbane.
La Sunshine coast nel nordest dell’Australia, meta preferita di turisti e surfisti da tutto il mondo, è a rischio catastrofe ambientale. La massiccia marea nera continuerà infatti a riversarsi per settimane sulle spiagge. E la situazione è destinata a peggiorare.
Sono fosche le previsioni del governo del Queensland: L’ente di sicurezza marittima dello Stato ha ammesso che la situazione sta peggiorando di giorno in giorno, nonostante che un esercito di operatori di agenzie federali e statali siano impegnati nell’opera di decontaminazione.
Il Wwf ha avvertito che l’inquinamento colpirà ogni livello della catena alimentare marina, avvelenando ogni forma di vita dai pesci ai granchi, dagli uccelli marini a dugonghi e delfini.
«Se vi sarà modo di perseguire la nave e i proprietari, e pretendere risarcimenti, non esiteremo, perché il costo di decontaminazione sarà altissimo» ha detto Bligh.
Lascia un commento