Simone Bali è un surfer della costa laziale che si è sempre distinto per le manovre radicali e lo stile, ha partecipato in passato al campionato nazionale, ma da un paio d’anni ha interrotto le gare per trasferirsi in Australia. L’abbiamo incrociato brevemente al suo ritorno in Italia…
Nome e Cognome: Simone Bali
Nick name: Simo
Età: 23
Stance: Regular
Sponsor: Fabietto Snotshop
Home page: su Facebook
Home spot in Italia: Coccia di Morto, Fiumicino
Home spot all’estero: Snapper Rock, Coolangatta Australia
Trick Preferito: Of the lip
Ciao Simone, sei sparito per un bel pò di tempo… dove sei stato?
Sono partito nel Novembre del 2007 e sono tornato a
Maggio 2009 “in vacanza” un mese in Italia. In questo arco di tempo sono
stato in Australia nella Costa d’Oro, la “Gold Coast”.
Cosa hai fatto in Australia tutto questo tempo, a parte surfare?
Ho lavorato prima come Pizzettaio in una pizzeria italiana a
Burleigh Heads e al momento lavoro per una delle piu grandi industrie di
costruzioni navali la HMF.
In Australia quest’inverno c’era una nutrita comunità di italiani, alcuni ormai naturalizzati… raccontaci un pò qualcosa di questo “ghetto italiano” e come se la cava in gold coast.
A dire il vero non frequento molti Italiani perchè dedico la maggior parte del mio tempo al
surf e al lavoro, a parte i miei tre amici e sostenitori di sempre Emanuele Avezzano detto “Bubbo”, Tiziano Biafora detto “Rosco” e Francesco Mastrangelo il “Banana” per gli amici, che tra l’altro sono anche ottimi surfers.
Come ti sei integrato con i surfisti australiani?
I primi sette mesi di Australia li ho trascorsi con surfisti locali e per cui mi sono integrato benissimo anche se a volte le incomprensioni in acqua non mancano
In quali spot surfi abitualmente in Australia?
Di solito surfo davanti casa, a Palm Beach dove c’è meno affollamento in acqua ma mi muovo in base al tipo di condizioni sempre nei dintorni però Kirra, Duranbah, Snapper Rock,
Burleigh Heads ecc….arrivando fino a Sidney, ma secondo me il miglior spot quando ci sono le condizioni ideali rimane Kirra.
Ora che sei tornato in Italia, tra l’altro proprio in un periodaccio
di piatta, cosa farai anche agonisticamente parlando?
Sono venuto in Italia solo per un breve periodo e per venire a trovare i miei parenti e amici, quindi niente gare, penso di iscrivermi invece a qualche competizione locale in Australia per vedere a che punto è il mio livello.
Che differenze hai notato tra la scena surf italiana e quella
australiana?
E’ una domanda senza risposta: in Italia non ci sono le condizioni per poter arrivare a quei livelli!!!
Programmi per il futuro?
Australia again e Hawaii
Vuoi ringraziare qualcuno?
Mia madre perchè mi sostiene in tutto e in particolare Fabietto Snotshop che mi spinge davvero tanto. Grazie anche a Surfcorner.it per avermi dato un pò di spazio nel portale.
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