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Barry mcgee in mostra a roma

Pareti ricoperte di pannelli optical. Vecchi surf decorati e sculture lignee africane rivisitate e meccanizzate. A Roma è di scena lo street artist californiano. Che non ha perso la vivacità di chi viene dalla strada…

Sebbene le sue opere siano ormai esposte nei più importanti musei e gallerie, Barry McGee (San Francisco, 1966) non ha smesso di essere uno street artist. Per allestire la sua prima mostra a Roma si è trasferito per sei giorni (e sei notti…) in galleria, riempiendola letteralmente di lavori.
Un’intera parete è ricoperta con pannelli geometrici dai colori forti, che danno all’intera opera un effetto optical. Solo nel mezzo, quattro piccoli volti di Mr Brown, lo stesso personaggio che dà il titolo alla mostra e che ritroviamo riprodotto con diverse espressioni su pannelli, bottiglie, oggetti vari, e in passato anche sulle suole di un modello di Adidas.
Non mancano le sculture: Tagger è il titolo di un manufatto africano con un braccino semovente. Impugna una bomboletta spray, che tinge di rosso la parete. Sei surf dismessi e decorati da McGee fanno bella mostra di sé appoggiati alla parete, come una composizione di fotografie che ritraggono l’artista, i suoi amici e la strada con i graffiti che lo hanno colpito.
Un’altra composizione è formata da piccole facce/maschere che l’artista ha disegnato con la penna a biro. Altri piccoli volti stilizzati sono realizzati con timbri sovrapposti, blu e rossi sfalsati, che danno l’idea d’immagini 3d, come quelle da vedere con gli appositi occhialini.
Non c’è parete che sia rimasta spoglia. In un angolo McGee ha voluto fare un omaggio a uno sconosciuto collega che si firma Neville 70 e i cui piccoli disegni ha visto girando in bicicletta per le strade del centro di Roma. È stato tale l’entusiasmo di McGee per questi lavori che li ha fotografati col telefonino e li ha riprodotti in vari formati.
Barry McGee ha iniziato la sua attività artistica nella metà degli anni ‘80 con lo pseudonimo di Twist, taggando il suo nome sui muri e sui vagoni di treni e metropolitane. Nel 1991 si è diplomato al San Francisco Art Institute, ampliando poi il suo linguaggio artistico alla pittura su pannelli e su qualsiasi altro oggetto, spesso trovato nei mercatini o abbandonato per strada. Un mix di forme espressive incredibilmente vario, influenzato nel tempo anche dalla pittura murale messicana. In Italia ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2001 e l’anno dopo la Fondazione Prada ha organizzato una sua mostra personale.
Fondamentale il sodalizio di McGee con Jeffrey Deitch, che gli ha aperto le porte della sua galleria a Manhattan e che ha collaborato, attraverso la Deitch Projects, alla realizzazione di questa prima mostra romana.
Altre opere di McGee sono esposte proprio in questi giorni, sempre a Roma, al Macro Future, in occasione della mostra New York Minute, dove sessanta artisti della scena artistica newyorchese espongono i loro lavori.

Timido, riservato, estremamente curioso, Barry McGee ha mantenuto lo spirito e la vivacità dello street artist, con le passioni tipiche della comunità artistica californiana, prima fra tutte il surf. Non appena gli impegni artistici romani glielo hanno permesso, infatti, ha fatto una capatina al mare con la sua tavola…

Dal 17 settembre al 31 ottobre 2009
Barry McGee – Mr Brown
Galleria Alessandra Bonomo
Via del Gesù, 62 (zona Piazza Venezia) – 00186 Roma
Orario: da lunedì a sabato ore 15-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 0669925858; fax +39 066797251; mail@bonomogallery.com; www.bonomogallery.com

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