Ogni anno in Giappone nell’isola di Taiji 20,000 delfini vengono ferocemente massacrati e uccisi, per poi essere venduti sui mercati Giapponesi. I pochi delfini graziati dall’ eccidio sono costretti a vivere confinati in un acquario per il resto della loro vita, diventando delle “star” depresse ed infelici in delfinari come Sea world, Zoomarine ecc.
Dave Rastovich (Free surfer e attivista coinvolto in molte cause legate all’ ambiente ed alla natura e fondatore dell’ organizzazione Surfers for Cetaceans) ha aiutato la causa dei delfini prendendo parte al film di Richard o’Barry “The Cove”, un documentario che denuncia la mattanza annuale di questi cetacei da parte di commercianti senza scrupoli.
O’Barry è stato un celebre addestratore di animali: negli anni Sessanta lavorò alla serie tv Flipper, che narrava le vicende del delfino omonimo.
Il film che racconta di come O’ Barry, Psihoyos (regista) ed un gruppo di attivisti, penetrarono in un nascondiglio militare giapponese da sotto il mare, per dimostrare che in quel luogo si svolgono esperimenti non autorizzati sugli animali.
La realizzazione del film ha richiesto l’utilizzo di tecniche al limite dello spionaggio per riuscire a documentare quanto sta succedendo nel mare di Taiji, dove anche l’accesso ai turisti viene filtrato da collaboratori dei pescatori disseminati lungo la strada.
Da notare come la mattanza dei delfini abbia luogo a pochi chilometri da un centro turistico di villeggiatura dove tutto parla di delfini e dove tutta l’immagine è costruita sui simpatici cetacei.
I turisti a cui venivano mostrate le immagini terribili del massacro e gli stessi abitanti della cittadina si dimostravano inorriditi non riuscendo a credere che ciò avvenisse a poca distanza da loro, e addirittura non volendo crede che quelle immagini fossero vere.
Finalmente il documentario è stato realizzato e distribuito in tutto il mondo.
Per andarlo a vedere al Festival Internazionale del cinema di Roma andate sul sito: 2008.romacinemafest.org
“Ho avuto l’ occasione assistere alla prima del film qua in Australia a Byron Bay” ha detto Valentina D’Azzeo, campionessa italiana di surf, “dove era presente anche Dave Rastovich che ha parlato della sua esperienza. Personalmente l’ impatto con una realtà così atroce è stato molto forte e triste, non ho desistito dal piangere nel vedere quella strage che non stento a definire orribile e disumana. Grazie alle firme e alle donazioni a favore dell’ organizzazione Save Japan Dolphins, lo sterminio che avviene ogni settembre e che ripeto prevede l’ uccisione in una maniera atroce, di 20,000 delfini all’ anno, è stato fermato. Almeno per ora…”
“Per favore aiutate questa causa, soprattutto impegnatevi a non andare a vedere i delfini in cattività negli acquari e vorrei aggiungere a non prendere parte in nessun modo a qualsiasi forma di prigionia verso gli animali come ad esempio gli zoo. Sarebbe necessario e gradito un passaparola che possa toccare tutti i vostri amici e conoscenti, per arrivare a raggiungere una coscienza comune sul rispetto verso gli animali.”
Di seguito alcuni siti utili per capire più in dettaglio cosa fare… intanto potete cominciare andando a vedere il film e firmando la petizione.
Grazie anticipatamente per il vostro supporto.
http://www.savejapandolphins.org/
http://www.thepetitionsite.com/5/stop-dolphin-captivity
http://www.peacelink.it/animali/a/12639.html
http://www.thecovemovie.com/
http://www.vivacinema.it/articolo/the-cove-trailer-e-locandina/9693/
https://secure.acceptiva.com/?cst=ad6eb4
http://www.seashepherd.org/
http://www.surfersforcetaceans.com/
2008.romacinemafest.org
Articolo realizzato con la collaborazione di Valentina D’Azzeo, campionessa italiana di surf
THE COVE TEASER
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