Surfcorner.it – Lo spot “Il Porto” a Santa Marinella è sempre più a rischio estinzione, dopo che lo scorso 28 dicembre è stato varato l’ampliamento del Porto di Santa Marinella da parte dell’amministrazione del sindaco Roberto Bacheca.
Il Consiglio Comunale di Santa Marinella ha approvato, all’unanimità, le osservazioni relative alle zone ad espansione ( zone E ), che riguardano in particolar modo il cosiddetto “Piano della Quartaccia”. La definitiva approvazione del Piano ora dovrà ricevere il conclusivo nulla osta da parte della Regione Lazio, per poi procedere alla realizzazione del nuovo quartiere a sud di Santa Marinella.
“Avevamo promesso al comitato di quartiere – afferma l’assessore all’urbanistica Angelo Grimaldi – che entro il 2009 avremmo portato le osservazioni al Piano in consiglio comunale, e così è stato. Sono estremamente orgoglioso del lavoro svolto dagli uffici e della volontà politica della maggioranza di risolvere un ventennale problema urbanistico di Santa Marinella. Ora attendiamo fiduciosi il definitivo parere della Regione, per poi procedere alla conclusione del piano stesso”. L’approvazione dell’atto pre vede anche la riduzione degli indici di edificabilità.
L’amministrazione ha deliberato inoltre un altro punto fondamentale. Si tratta dell’atto di indirizzo al Sindaco per la firma di un accordo di collaborazione e per la convocazione di una conferenza dei servizi relativo all’ampliamento del Porto turistico di Santa Marinella.
“Dopo sedici anni di continue chiacchiere – ha affermato il Sindaco Bacheca – questa amministrazione, in un anno e mezzo di mandato, ha avviato la soluzione ad un altro dei tanti problemi ereditati dal lontano passato; quello appunto relativo all’ampliamento del porticciolo di Santa Marinella, che porterà benefici in termini occupazionali, turistici ed economici. Ci siamo presi la responsabilità di approvarlo a maggioranza – continua il Sindaco – proprio perché i cittadini ci hanno scelto alla guida della città per prendere delle decisioni forti e coraggiose e trovare soluzioni a questioni ferme al palo da decenni per cavilli o sfaccettature”.
Questo che segue è il comunicato stampa congiunto dei presidenti dei due club locali.
BANZAI SURF CLUB – SANTA MARINELLA SURF CLUB
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
Il Presidente del Banzai Surf Club, Maurizio Di Spirito e il Presidente del Santa Marinella Surf Club Alessandro Marciano, venuti a conoscenza dell’imminente inizio dei lavori per la creazione di una nuova “isola di cemento e scogli” adiacente al Porto Odescalchi lato sud, esprimono tutta la loro indignazione verso l’ennesimo scempio ambientale che si sta per realizzare a Santa Marinella. Con la scusa di sistemare i fossi, infatti, nel 2006, l’Amministrazione Comunale approvò un “Progetto di ripristino del Fosso di S. M. Morgana”, fosso adiacente all’imbocco del Porto.
I due Presidenti non comprendono come la parola “ripristino” possa essere tanto largamente interpretata da farvi comprendere la creazione di una isola di diverse centinaia di metri quadri che dalle acque del mare si sollevi fino al piano dell’attuale area di rimessaggio del Porto. Se questi lavori, come sono stati quelli al km 58,000 vanno inquadrati come di “lavori di somma urgenza” per un imminente stato di pericolo, non si capisce perchè non si faccia cessare lo stato di pericolo limitando l’intervento alla messa in sicurezza del bene patrimoniale in pericolo. Sia per il km 58,000 che per il fosso S. M. Morgana, infatti, a parere dei due Presidenti, sarebbe stato sufficiente una progettazione meno invadente e più ricondotta al consolidamento dell’esistente.
Con questi procedimenti “urgenti”, infatti, a Santa Marinella si riescono a raggiungere, indirettamente, altri interessi più o meno comuni come la creazione di un arenile o di un area di rimessaggio in più, andando a distruggere ancora una volta patrimoni naturali nel quale i cittadini surfisti di Santa Marinella (verrebbe da dire cittadini di serie B) trovano il loro diletto senza pesare un € sul bilancio comunale.
Come è stato per il Km 58,000 e come sarà per il Porto di Santa Marinella, i surfisti non hanno mai detto no e basta, ma, in chiave costruttiva, hanno sempre cercato un dialogo per la ricerca di soluzioni che potessero andare bene a tutti i soggetti fruitori di quelle aree.
Innanzi al progetto di allargamento del Porto Odescalchi, intervento in cui quasi tutta la cittadinanza vedeva il rilancio economico di Santa Marinella, anche se questo distruggeva ben quattro posti dove si pratica il surf, i due Presidenti hanno dapprima provato a far ripensare l’Amministrazione e poi proposto la creazione di altre aree per il surf organizzando conferenze sui reef artificiali e facendo proposte di modifica dei redigendi progetti come quello che vedrà la creazione di barriere soffolte a largo di Santa Severa, barriere che se posizionate secondo determinati criteri tecnici, oltre che a garantire la preservazione dall’erosione creerebbero nuovi posti per surfare.
Ancora una volta i giovani surfisti di Santa Marinella, quindi, dovranno alzare la voce per farsi sentire ed evitare l’estinzione. Come ormai anche i sassi sanno, a Santa Marinella si pratica il surf in molti tratti di costa, non solo a Banzai, tratti che sono stati segnalati alla Amministrazione Comunale e resi noti a tutti con la pubblicazione sui siti internet delle due Associazioni; ma evidentemente, il falso interesse per questo sport, l’indotto economico la pubblicità che porta a questa cittadina proprio non interessano.
Da diversi anni le altre località surfistiche d’Italia, invidiose del patrimonio surfistico a disposizione del nostro comune, stanno promuovendo attività e progetti per lo sviluppo del surf. A Marina di Carrara, ad esempio, il Prof. Leopoldo Franco stà collaborando con l’Amministrazione Comunale del posto per la creazione di surf reef artificiali e più in generale, in tutta Italia continuano a nascere nuovi Surf Club con la voglia di ricreare nelle loro zone quanto di meglio è stato fatto in questi ultimi 15 anni a Santa Marinella in termini di eventi agonistici, culturali ed economici.
Per ora, concludono i due Presidenti, speriamo che il Commissario Prefettizio chieda lo stop dei lavori al Porto per una migliore comprensione della reale necessità e appropriatezza della costruenda opera, scongiurando così l’organizzazione di una manifestazione di piazza come avvenne per la distruzione dello spot al km 58,00; per il futuro, invece, i due Presidenti chiederanno risposte certe alla Amministrazione che verrà, a cominciare dalla salvaguardia di Banzai prima e di tutti gli altri spot poi.
Maurizio Di Spirito
Alessandro Marciano
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