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Terremoto in cile: allarme tsunami fino alle hawaii e isola di pasqua

SANTIAGO, Cile (Reuters) – Un fortissimo terremoto di magnitudo 8,8 ha colpito oggi il Cile vicino alla costa centro-meridionale, provocando almeno 78 morti, creando uno tsunami, facendo crollare edifici e provocando uno tsunami nell’Oceano Pacifico. Chiuso l’aeroporto nella capitale Santiago, che pure si trova a più di 300 chilometri dall’epicentro.

La presidente Michelle Bachelet ha dato conferma di 78 vittime ma ha aggiunto che il bilancio può aggravarsi. L’energia elettrica e le linee telefoniche sono interrotte, rendendo difficile una stima dei danneggiamenti, ma ci sono notizie di gravi danni in due città meridionali.

“In tutta la mia vita non ho mai sentito un terremoto come questo, è come la fine del mondo”, ha detto un uomo ad una televisione locale dalla città di Temuco, dove il sisma ha danneggiato edifici e ha costretto all’evacuazione dell’ospedale regionale.

Il centro geologico Usa — U.S. Geological Survey — ha detto che il terremoto ha colpito a 90 chilometri a nordest della città di Concepcion a una profondità di 55 chilometri alle 3:34 ora locale (le 7:34 in Italia).

Le tv e le radio cilene hanno riferito che sono crollati diversi edifici nella città di Curico e che ci sono danni a palazzi nel centro storico di Santiago. Nei pressi della capitale è anche crollato un ponte autostradale. Immagini tv hanno mostrato delle auto distrutte dopo il crollo di un edificio di diversi piani adibito a parcheggio.

La presidente del Cile Bachelet ha invitato la popolazione a mantenere la calma e di restare a casa per evitare incidenti stradali. “Con un terremoto di queste dimensioni senza dubbio non si può escludere che ci siano altri morti e probabilmente feriti”, ha detto.

Un terremoto di magnitudo 8 od oltre è classificato un”grande” terremoto in grado di causare danni “tremendi”, secondo il sito dell’Usgs. Il terremoto che ha devastato Haiti il 12 gennaio era di magnitudo 7.0.

TSUNAMI

L’agenzia di monitoraggio Usa per i maremoti nel pacifico, il Pacific Tsunami Warning Center, ha detto che il sisma ha generato uno tsunami che potrebbe essere “fonte di distruzione lungo le coste vicine all’epicentro e potrebbe essere una minaccia anche per le coste più distanti”.

Il centro ha lanciato un allarme per tutto il Pacifico, esteso alle Hawaii, al Giappone, alla Russia, alle Filippine, all’Indonesia e al Sud Pacifico.

La presidente Bachelet ha dichiarato che una enorme onda di tsunami ha investito l’isola meridionale di Juan Fernandez, e le radio hanno detto che ha provocato gravi danni, aggiungendo che lo tsunami potrebbe presto raggiungere l’Isola di Pasqua.

L’agenzia di monitoraggio Usa ha invece dichiarato che l’ondata potrebbe raggiungere l’arcipelago Usa delle Hawaii alle 22:00 ora italiana aggiungendo che è necessario “agire con urgenza per proteggere vite umane e proprietà”.

La principale regione cilena di produzione del rame e alcune delle più grandi miniere di rame del mondo si trovano nell’estremo nord del Paese vicino al confine con il Perù, ma ci sono anche grandi depositi di rame vicino a Santiago. Le autorità hanno comunicato che le strade che conducono all’importante miniera di Los Bronces, di proprietà della società Anglo American, nelle vicinanze della capitale, sono bloccate.

Il Cile rappresenta circa il 34% della produzione mondiale di rame, che è usato nell’elettronica, nell’industria automobilistica e nella produzione di frigoriferi.

Fonte: www.reuters.it

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