SINABANG (INDONESIA) – Ha fatto solo qualche ferito e pochi danni la scossa di terremoto magnitudo 7.7 Richter che alle 5:15 locali (le 00:15 italiane) ha colpito la costa della regione settentrionale di Aceh nell’isola indonesiana di Sumatra, una delle zone a più alta sismicità del mondo. L’allarme tsunami locale che era stato immediatamente lanciato dal Pacific Tsunami Warning Center del servizio meteorologico statunitense, allargato alle coste della Thailandia, dopo poche ore è stato cancellato. Con l’epicentro in mare, localizzato dall’istituto geofisico americano Usgs a 200 chilometri a ovest-nord-ovest della località di Sibolga e a 410 km a sud-sud-est di Banda Aceh, il sisma – di magnitudo intermedia tra quelli del 12 gennaio ad Haiti (7.0) e del 27 febbraio in Cile (8.8) – ha provocato danni limitati e solo una dozzina di feriti nella piccola isola di Simeulue. Nel giorno di Santo Stefano del 2004 un devastante terremoto di magnitudo 9.15, con epicentro al largo di Banda Aceh – nell’estremo nord dell’isola di Sumatra, provocò lo tsunami che uccise oltre 220.000 persone tra Indonesia, Sri Lanka, India, Thailandia. Oggi alla prima scossa ha fatto seguito, dopo circa mezz’ora, una replica di magnitudo 5.1 e – dopo altre tre ore – una successiva di 4.9. “La prima scossa è durata circa un minuto. Le persone sono state prese dal panico e sono fuggite dalle loro abitazioni”, ha costatato un corrispondente dell’Afp a Banda Aceh, capitale della provincia ancora segnata dal terribile terremoto del 2004.
Ansa.it
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