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Le tavole magiche di leo fioravanti

Surfcorner.it – Leonardo Fioravanti si prepara a partecipare al prossimi campionati europei in Portogallo con la nazionale italiana. Leo è un surfer in crescita continua, sia fisicamente, come è normale, che a livello tecnico: per lui è quindi necessaria una evoluzione costante delle sue tavole, che si adatti ai suoi cambiamenti.
Abbiamo indagato sul quiver che Leo porterà in Portogallo e abbiamo scoperto che quattro tavole nuove fiammanti sono appena uscite dalla factory RT, calde calde di forno e pronte per essere imparaffinate!

Siete curiosi di sapere quali tavole surfa un dodicenne, e soprattutto quali tavole surfa un dodicenne come Leo? Ecco qua, svelate per voi e per il vostro esclusivo godimento, vita morte e miracoli del quiver magico di Leo per i prossimi Eurojunior 2010:

Module 4’11” x 16.50” x 2.00” Squash tail, FCS trifin
E’ un modello per onde piccole.
Fino ad ora Leonardo ha surfato le sue tavole ”normali” anche in onde minuscole, ma ora che è cresciuto e che ha un surf più ”maturo” ha bisogno di una tavola specifica per essere performante quando le onde sono veramente piccole e/o molli.
Per essere il più veloce e reattiva possibile la tavola è più piatta, più corta, più larga e più spessa del normale. La carena ha un concavo abbastanza leggero.

RS.c 5’2” x 15.88” x 1.88” Squash tail, FCS trifin
Una versione leggermente alterata del classico modello RS.c a cui Leo è abituato e che usa da almeno due anni. Deriva dall’osservazione che Leonardo in questo momento surfa con una stance abbastanza larga, tipica dei giovani che ancora non hanno il peso per ”muovere” la tavola con degli spostamenti di equilibrio.
Leo avrà a disposizione due modelli di questo tipo di tavola, leggermente diversi tra loro, per rendere le tavole più performanti.
Un modello (quello decorato) ha l’outline nella parte anteriore (davanti al piede anteriore) leggermente più largo, per offrire più superficie alla stance di Leo senza essere obbligati ad allungare la tavola. Anche la poppa è leggermente più larga.
L’altro modello (non decorato) ha poppa e prua più strette.
Per il resto le caratteristiche di base restano le stesse: rocker progressivo, concavo profondo tra le pinne anteriori, bordi abbastanza piccoli, ma boxy, per assicurare reazioni sincere.
Starà a Leo decidere quale tavola si adatta meglio al suo stile in questo momento, o se usare l’una o l’altra tavola a seconda delle condizioni.

Flash 4’11” x 16.35” x 2.00” winger swallow tail, FCS convert (trifin o quattro)
Questa tavola è una versione un pò modificata del classico modello Flash RT, con una poppa più stretta, per essere più polivalente.
E’ più una tavola da freesurf, per provare manovre progressive in condizioni in cui la shortboard tradizionale sarebbe troppo lenta.
La parte anteriore è piatta e larga, la metà posteriore ha più o meno lo stesso rocker e lo stesso concavo che una shortboard normale.
Il risultato è un mix di accelerazione e manovrabilità che offre al surfer la possibilità di essere più creativo anche quando le onde sono di qualità mediocre.

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