Ancora una volta la mecca del surf italiano ha ospitato per la seconda volta la finalissima del campionato italiano top44, il reef di Banzai ha dimostrato di essere perfettamente all’altezza per promuovere un evento surfistico di alto livello.
Foto Gianmaria Soglia/Surfcorner.it
Dopo avere prolungato il waiting period ed aver annullato una prima chiamata di gara, l’organizzazione ha ben interpretato le condizioni meteo ed ha convocato tutti gli atleti per martedi 23 novembre. Ad inizio giornata il cielo cupo ed un leggero vento da mare non prometteva nulla di buono, purtroppo non si poteva aspettare ulteriormente e come da programma la gara ha avuto inizio con estrema puntualità. L’evento è partito con le varie heat del City Beach Trials Open già sperimentato lo scorso anno e che ha permesso ai primi due qualificati di aggiudicarsi le due wild card per il main event Protest Banzai Pro. Nel mentre il tempo è andato migliorando, il cielo si è aperto completamente con un caldo sole, il vento è calato del tutto e Banzai ha iniziato a lavorare come da copione, regalando delle destre perfette che si srotolavano fino all’inside.
Roberto D’Amico. Foto Santa Marinella Surf Club/Ronchini
Con un ritmo serrato a seguito delle heat dei trials sono entrate in acqua le due semifinali femminili che hanno decretato l’ingresso alla finalissima per le quattro agguerritissime surfiste laziali Vitale, Ballstrieri, Ramoni e Dalle Luche. Le ragazze hanno testato il campo gara con set perfetti sul metro e mezzo. Nel mentre la giuria ha iniziato a stilare le diverse heat per il main event ed i vari iscritti al top 44 sono stati suddivisi in otto round dalla durata di un quarto d’ora ciascuno con l’accesso al round successivo solo per i primi due qualificati, una formula tecnicamente giusta visto e considerato il numero dei partecipanti. Tutte le prime heat hanno fatto vedere ai numerosi spettatori in spiaggia un livello tecnico molto alto, con manovre radicali chiuse con estrema sicurezza, infatti un super floater seguito da un off the lip spinto ha permesso ad Alessandro Clinico di aggiudicarsi il il Best Spy trick. Gli atleti si sono studiati a lungo in questa prima fase, e i quattro concorrenti al titolo italiano ossia Simi, D’Amico, Piu e Demartini hanno dimostrato di non sprecare nemmeno un metro delle onde perfette che Banzai ha regalato.
The winner. Foto Santa Marinella Surf Club
Al termine degli ottavi sono entrate nuovamente le ragazze per svolgere la finalissima sotto un sole primaverile e con onde da copertina; alla fine domina la pluricampionessa Valentina Vitale che si aggiudica nuovamente il titolo italiano seguita in ordine da Dalle Luche, Ramoni e Balistrieri.
Il Protest Pro entra nel suo vivo, l’atmosfera è davvero delle migliori, l’organizzazione è perfetta e puntuale, il dj set continua a pompare musica per animare il numeroso pubblico, fotografi e cameraman sono pronti per immortalare il seguito dell’evento. I quarti di finale seguono le stesse regole dei precedenti round e gli atleti iniziano a spingersi oltre motivati da un Banzai al top della forma.
Il tabellone si restringe ed alcuni nomi importanti purtroppo come Orso e Simi non proseguono il cammino verso la finale, anche se si aggiudicano alla fine ad ex equo il premio per l’Expression Session.
In semi finale esce un altro concorrente al titolo, il ligure Demartini che ha combattuto fino all’ultimo ma non è riuscito ad avere la meglio per accedere alla finalissima.
I giudici confermano i venticinque minuti per l’ultima heat tutto è pronto ed anche i quattro finalisti D’Amico, Castagna, Piu ed il local Edoardo Bianchi. Nella prima parte del round domina nettamente Castagna che onda dopo onda dimostra un surf sicuro con slash potenti che alzano spruzzi altissimi; nel mentre i due contendenti D’Amico e Piu si marcano stretti sulla line up senza prendere onde importanti, questo avvantaggia Bianchi che conferma di essere un local di tutto rispetto. Intanto il cronometro scorre e per coincidenza i set tardano ad arrivare, Castagna continua il suo show ed i due agguerriti rivali decidono di entrare in gioco, ecco quindi che Piu corre veloce su di una destra fino all’inside e stacca un front side air da paura, D’Amico non demorde e aspettando l’onda giusta lavora un’ennesima destra fino a far radere le pinnette sul reef nell’inside, ma il tempo ormai è scaduto e la sirena decreta la fine della heat. Tutti tornano e riva e la giuria ha il duro lavoro di sentenziare l’appello finale.
Prende quindi il microfono l’organizzatore dell’evento Alessandro Marcianò che ad alta voce presenta il podio finale: al quarto posto Bianchi, terzo Piu al secondo, per un soffio, l’agguerritissimo Castagna ed al primo posto Roberto D’amico che si aggiudica con certezza matematica anche il titolo di campione italiano 2010.
Report a cura di Gianmaria Soglia
Lascia un commento