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Check Out Filippo Eschiti

Filippo Eschiti è un giovane surfer livornese  di 17 anni che in poco tempo ha raggiunto un livello surfistico ragguardevole, vale senz’altro la pena conoscerlo e tenerlo d’occhio. Questo è il suo check out!

Se surfate nella zona di Livorno-Rosignano vi sarà capitato di vederlo in acqua. Filippo ha partecipato l’anno scorso al campionato Junior e qualche altro contest. L’avevamo notato all’Analog 3/4 surf challenge 2010, dove aveva passato due batterie non facili. Ogni volta che c’è onda lo trovate in acqua a fianco del suo mentore Andrea Nacci

 

Ciao Filippo, presentati ai lettori di Surfcorner…

Mi chiamo Filippo Eschiti ho 17 anni  e sono nato e cresciuto a Livorno, pratico surf da 5  anni e mezzo, e mi sono innamorato di questo sport grazie a mio fratello che quando avevo 4 anni mi regalò un suo vecchio bodyboard, e iniziai con il body, anche se lo usavo come un surf, perchè a me piaceva il surf e fino all’età di 11 anni ho surfato cosi facendo “bodysurf”. Poi a 12 anni ho ricevuto la mia prima tavola da surf, e ho cominciato a surfare fino ad oggi.
 
Quali personaggi ti hanno influenzato nella tua crescita surfistica?
 

Surfisti italiani che mi hanno ispirato e mi ispirano ancora oggi sono Nicola Bresciani e Angelo Bonomelli, mentre a livello straniero guardo moltissimi video di Dane Reynolds di Mick Fanning e Kelly Slater.

 

 
Nonostante gli impegni con la scuola riesci sempre surfare ogni volta che ci sono onde?
 
Si riesco a surfare ogni volta che ci sono le onde. Solitamente mi avvantaggio qualche giorno prima se ho dei compiti, così riesco a starci tutto il giorno. Un piccolo segreto è di stare il più dietro possibile alle previsioni meteo che cambiano di continuo, in modo da potersi organizzare e sapere sempre dove andare.
 
Quali sono gli spot dove ti troviamo più spesso in acqua?
 

Il mio vero e proprio home spot è i bagni Roma, è li dove ho iniziato a surfare e ci surfo spesso tutt’ora e mi ci diverto sempre.Comunque di solito quando il mare è liscio e senza vento rimango qui negli spot livornesi, mentre quando il mare è attivo e ventoso vado al Garagolo a Rosignano che regge molto bene sia il vento che il mare grosso. Prima di scegliere lo spot giusto cerco di vedere gli spot nella mia zona, altrimenti chiamo un pò in giro.

 

 
Quali onde preferisci in Italia e quali all’estero?

In italia gli spot che preferisco sono il garagolo, il sale e banzai, mentre all’estero non lo posso dire, perchè per il momento ho solo fatto 2 viaggi e sempre in Portogallo.

Che tipo di tavole usi?
 

Nel mio quiver ho 2 tavole, una short 5.8 un pò più larga tail fish per le onde da mezzo metro a un metro e mezzo, mentre per il mare un po più grosso ho un 5.11 un po più stretto tail squash.

Quali sono le tue esperienze agonistiche e che idea ti sei fatto dell’ambiente agonistico in Italia?
 

Ho gareggiato in qualche tappa del campionato italiano junior, non in tutte perchè ho sempre il problema di come andare alle gare dato che i miei genitori non sono sempre disponibili con il lavoro, anche se spero di poterle fare tutte quest’anno. Il mio miglior risultato è stato nel 2004 quando ho vinto la gara “O’Neill Grom Prix” a Pietrasanta, che mi ha dato l’opportunità di disputare la finale europea in portogallo. La mia idea che mi sono fatto sul campionato italiano è buona, anche se l’unica pecca se cosi si può chiamare, è che nel campionato junior le tappe di gara spesso non sono sempre in spot buonissimi, anche se un surfista deve saper surfare tutti i tipi di onde, però con tutti gli spot che abbiamo in Italia secondo me si potrebbe scegliere meglio.

 

 
A livello competitivo ti sei posto degli obiettivi?
 
Si, il mio obbiettivo principale è fare al meglio nelle prossime gare junior e non, e soprattuto particepare a più gare possibile. Un traguardo preciso a dire la verità non ce l’ho in questo momento… so solo che nel futuro voglio migliorami il più possibile e mi piacerebbe fare gare anche non solo a livello italiano, per mettermi a confronto anche con altre realtà surfistiche.
 
E’ impegnativo partecipare agli eventi? Hai qualcuno che ti supporta?
 

Non sarebbe difficile partecipare agli eventi… solo che per me lo è, perchè come dicevo i miei genitori non sempre possono portarmi ai contest, che per la maggior parte delle volte non sono in Toscana. Sono supportato da CMYK shoes per le scarpe, Arze wear per l’abbigliamento e Bassa Pressione surf shop per le tavole.

 

 
Ti capita mai di snobbare le onde in determinate situazioni o sei sempre e comunque in acqua?
 
No surfo in qualunque condizione d’onda surfabile, anche perchè purtroppo in italia non abbiamo le onde buone tutti i giorni, e non ci possiamo permettere di snobbare le onde quando sono surfabili.
 
Com’è la realtà della tua comunità surf locale?
 

La ritengo abbastanza aperta in tutti gli spot, purchè si rispettino le piccole regole che ci sono in mare… A volte purtroppo ho assistito ad episodi di localismo, e spero che in futuro ne vedremo sempre meno perchè è assurdo che nel 2011 si debba vedere ancora episodi di localismo… sono del parere che il mare sia di tutti e tutti devono avere il diritto di andarci a surfare.

 

 
Come si sta evolvendo il surf sulla tua costa? Scuole di surf, nuove leve…
 
Si sta evolvendo bene… anche se qui a livorno siamo sempre un pò indietro a confronto di altri posti italiani. Comunque il surf anche qui è praticato sempre di più anche dai giovani, anche se purtroppo ancora tante scuole di surf qui non ci sono.
 
L’anno scorso i tuoi due surfisti preferiti sono stati protagonisti di episodi che hanno segnato la storia del surf, da un lato Kelly Slater, dall’altro Andy Irons. Come hai vissuto quei momenti e che tipo di emozioni hanno generato in te?

La vittoria di Kelly e del suo decimo titolo è stata una cosa davvero fantastica e impareggiabile, ero davvero contento, anche perchè è uno dei miei surfisti preferiti. Quanto alla morte di Andy Irons, quando lessi la notizia pensavo fosse tutta una montatura di qualche stupido… poi quando ho saputo che era tutto vero ci sono riamsto davvero molto male.

 

 

Visto che è un tema caldo ultimamente, cosa sai di onde artificiali? Hai mai provato a surfarle? Pensi che possano sostituire le onde del mare?

L’unica onda artificiale che ho provato è stata in occasione della gara sul flowrider “King of Slippy”. Penso che sia divertente e sia un bel passatempo, ma non che possano sostituire le onde del mare… secondo me non puoi provare le stesse emozioni che provi quando surfi un’onda del mare.

 

Dove ti vederemo allora nel 2011?
 
Voglio allenarmi molto sia in acqua che fuori come sto già facendo, e parteciperò ai contest cercando di ottenere buoni risultati. Spero di iniziare a viaggiare un pò di più per conoscere meglio l’oceano.
 
Qualcuno che vuoi ringraziare?
 

Si ringrazio la mia famiglia che mi ha supportato fino a desso, e poi i miei sponsor CMYK shoes, Arze wear e Bassa Pressione.

 

 

Foto: Francesco Salvadori, Alessandro Lulli, Raffaele Barbera, Stefano Dalle Luche.

 

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