Articoli

Nuovo Skatepark Indoor Inaugura a Carrara

Giovedì 8 dicembre il progetto Carrara Skatepark si aprirà al pubblico con una giornata di inaugurazione durante la quale potrete skateare liberamente l’area street e la bowl realizzate al suo interno.

 

Si tratta di un progetto realizzato con l’intento di colmare quella carenza di skateparks indoor che caratterizza la nostra penisola… uno skatepark costruito a regola d’arte con attenzione ad ogni minimo particolare sia in fase di progettazione che di realizzazione.

Non solo è uno dei pochi skatepark indoor d’Italia ma è anche l’unico a racchiudere sotto lo stesso tetto una bowl ed una zona street, in modo da soddisfare i gusti di tutti.

Dopo tanto lavoro la giornata di inaugurazione sarà una bella festa con free skating per tutti ed entrata gratuita. Il punto di forza del Carrara Skatepark è senza dubbio la qualità delle strutture e quindi vogliamo che tutti le possano testare il giorno dell’apertura!

Giovedì il park aprirà alle 16 e si andrà avanti fino alle 22 con Dj Set (a cura di Dj Lips e Macete) e ci sarà anche un buffet per festeggiare a dovere!

In allegato troverete due piccole interviste, una ai proprietari e costruttori dello skatepark ed una a Marco Morigi, progettista delle strutture. Inoltre alleghiamo anche la scheda tecnica con tutte le info sullo skatepark ed un po’ di immagini sia della costruzione che della session di test della bowl.

 

INTERVISTE CARRARA SKATEPARK

  

RISPONDONO I PROPRIETARI DELLO SKATEPARK

Ciao, innanzitutto facciamo una presentazione, chi ha creato e chi si cela dietro il Carrara Skatepark? Di cosa vi occupate?

Carlo Lattanzi, nato a Viareggio (LU), classe ’64, artigiano, ha un’azienda che produce accessori custom per la nautica.

Luca Federico Vatteroni, nato a Carrara (MS), classe ’64, artigiano perito elettrotecnico, ha un’azienda che si occupa di impianti elettrici.

 

Avete affinità con la tavola?

Amiamo tutti e due i boardsport (neve, acqua, terra) ma non abbiamo mai praticato skate. Carlo si diletta con sci, surf, vela e roller; Luca invece con sci, surf e nuoto.

 

Quando e perché avete maturato l’idea di realizzare uno skatepark al coperto e cosa vi ha motivato ad intraprendere questa missione?

Come ripeto entrambi amiamo gli sport dove si scivola su superfici diverse. La nostra constatazione è stata di tipo pratico, ovvero: chi vuole sciare o snowbordare ne ha la possibilità pratica nel giro di circa un’ora (ovviamente parlo per la ns. zona e chiaramente quando c’è neve), chi vuole surfare poi non deve neanche trasferirsi perché il mare dista da noi 0 Km., ci viviamo!!!!! E chi vuole skateare? Ultimamente abbiamo notato un aumento di tavole abbastanza sostenuto, nei vari giri domenicali con la famiglia soprattutto tra i ragazzi molto giovani e in un’unica piazzetta sul mare.

L’unico comune denominatore era che tutti questi ragazzetti, dopo dieci minuti/un quarto d’ora chiedevano di “cambiare sport”; “Mamma andiamo da un’altra parte?”. L’unico problema vero è che, dove abitiamo noi, non ci sono veri e propri park attrezzati, né all’aperto né indoor e non ci sono neanche veri e propri spot naturali. Dopo queste considerazioni abbiamo deciso di crearlo noi il punto fisso per skateare  in qualsiasi giorno estivo e invernale e lo abbiamo costruito indoor.

 

A cosa era adibito precedentemente il capannone?

Il capannone lo usava Carlo come rimessaggio invernale per le imbarcazioni e magazzino, negli ultimi 16 mesi il mercato nautico è andato a picco e così abbiamo deciso di dedicare lo spazio ai ragazzi per questo sport.

 

So che prima di iniziare con il progetto vi siete documentati parecchio e conoscevate praticamente tutto sugli skateparks italiani e non ed avevate già una vostra idea di come poteva venire lo skatepark. Ovviamente poi ci sono state un sacco di versione diverse del progetto, in definitiva siete contenti di quello che è il risultato finale?

Dobbiamo dire che la ns. idea iniziale era focalizzata su un park interamente street dato che avevamo visto diversi park ed erano tutti così e anche perché credevamo che in uno skatepark le strutture dovessero essere così. Dopo vari scambi di idee e con la collaborazione di vari skaters (Mario, Simone, Federico, Marco che è stato anche il ns. progettista) siamo arrivati alla conclusione che nel park ci dovesse essere anche una struttura che riprendesse i movimenti del surf e dello snow in modo da completare tutti i movimenti e gli stili degli skaters.

 

La vostra dimestichezza come artigiani e nella lavorazione del legno ha fatto si che durante la progettazione non vi fossero praticamente limiti alle forme delle strutture, quali sono state però le principali difficoltà che avete incontrato nella costruzione dello skatepark visto che non si tratta del vostro lavoro?

Difficoltà principale è stata la costruzione della Bowl essendo una struttura complessa con curve tridimensionali. Dobbiamo dire che la progettazione di Marco è stata perfetta e che siamo stati seguiti e consigliati da Simone, Federico e Mario laddove c’era bisogno di un supporto tecnico specifico.

 

Al di là delle strutture, che altro troveremo all’interno dello skatepark? Si parla anche di uno Skateshop?

Nel Park troverete un’area spettatori e ristoro (soft) situata sul soppalco da dove si può vedere tutto il park e dove abbiamo predisposto il servizio WI-FI libero.

Ci sarà un piccolo shop all’ingresso dedicato allo skate dove potrete trovare tavole e accessori. E’ stato predisposto impianto audio per musica giornaliera ed eventi e dove i ragazzi potranno ascoltare la loro musica preferita collegandosi direttamente con i loro i-pod. Sarà presente anche una scuola per i principianti con insegnate.

 

Questo skatepark diventerà il vostro lavoro full-time o continuerete in parallelo con le vostre precedenti attività?

Continueremo in parallelo ma ci siamo ripromessi, e questo era stato pianificato, di seguire in prima persona l’attività del park. Seguiremo lo svolgimento delle attività ricreative, la pianificazione degli eventi, la manutenzione delle strutture.

 

 

RISPONDE IL PROGETTISTA: MARCO MORIGI

Come sei venuto in contatto con i ragazzi del Carrara Skatepark e con la loro idea di indoor park?

Mi hanno contattato nei primi mesi del 2011 dopo aver letto gli annunci per la messa in vendita delle strutture che ho smantellato dall’ex Oasi Skatepark a Marina di Ravenna. Avevano manifestato l’intenzione di volere piazzare qualche rampa all’interno di un loro capannone poco utilizzato ma hanno poi optato per realizzarsi in casa nuove strutture vista la loro capacità lavorativa.

Dopo alcune settimane ci siamo risentiti e mi hanno affidato l’incarico di progettazione dello skatepark.

 

Qual’è stata la prima cosa che hai pensato quando ti hanno parlato della realizzazione di uno skatepark indoor a Carrara?

Mi sono chiesto se le loro intenzioni fossero concrete o meno ma i presupposti erano buoni: artigiani e professionisti che sicuramente sapevano il fatto loro per diversi punti di vista e, fattore da non sottovalutate, un capannone a disposizione. Dal canto mio ho cercato fin dal principio di stare con i piedi per terra facendogli presente, sulla base della mie esperienze, che la realizzazione e gestione di uno skatepark, soprattutto se al coperto, non equivale ad una miniera di oro ma li ho sempre visti determinati e motivati nel perseguire questo progetto quindi eccoci a fissare la data di inaugurazione!

 

Hai avuto piena libertà nella realizzazione del progetto?

Essendo il committente non troppo esperto di skateboarding ho preferito abbozzargli diverse proposte progettuali per illustrare le variabili e capire fino a che punto si volevano spingere nella realizzazione di strutture più o meno complesse.

Definita una linea comune e consona a quello che poteva essere il progetto di park nel suo insieme ho avuto carta bianca sugli andamenti delle strutture ma ho comunque investito parecchio tempo al coinvolgimento degli skater della zona (Mario, Simone e Federico), opinione che ritengo sempre e comunque fondamentale in fase di progettazione di uno skatepark.

 

Come sei arrivato alla versione progettuale definitiva?

A grandi linee ho proposto in partenza 4 varianti:

– una versione molto streettaiola tutta a bank, pianali, pedane, rail

– una versione più da skatepark classico con rampe da spinta laterali e funbox/piramide centrale

– una versione con una bella mini o ancora meglio con un 3/4 di bowl collegata all’area street

– infine una versione con una bowl a se stante ed un’area street più piccola.

In realtà per ogni versione ho proposto più varianti ma per ogni ipotesi il problema comune è stato quello di ragionare all’interno di un’area adibita a skatepark non troppo estesa di circa 365mq con una forma predefinita e con tanto di pilastro centrale da intralcio.

Siccome in questa metratura puntare tutto sull’area street non avrebbe dato diversi risultati rispetto ad uno sfruttamento parziale della stessa ed il fatto che Carlo e Luca non abbiano dimostrato particolari perplessità alla realizzazione di curve o corner si è quindi optato per l’inserimento di una bowl che allo stato attuale occupa 1/3 della superficie, affiancata da una piccola area street.

Tra le altre cose la scelta della bowl indoor crea anche continuità ad un certo tipo di skateboarding in Toscana visti i park di spicco in regione che sono la bowl di Pisa e la plaza di Lido di Camaiore.

 

Per la realizzazione del progetto definitivo ti sei inspirato ad altri skateparks? Quali?

Il progetto definito non si ispira a nessun park esistente in particolare ma per le alternative progettuali si sono presi come riferimento i seguenti skatepark:

> The Berrics vista la presenza in entrambi gli skatepark di un soppalco per il pubblico con vista sulle rampe

> Un nuovo skatepark di Quiksilver “Door 33” inaugurato durante l’estate

> Una bowl indoor tedesca, l’Omsa Bowl a Düsseldorf.

 

C’è qualche elemento o struttura degno di nota che caratterizza questo skatepark?

Ovviamente la bowl è l’elemento che contraddistingue lo skatepark e ne rappresenta il valore aggiunto.

Per questa struttura ho dedicato maggiore attenzione in termini progettuali.

E’ la prima kidney bowl in Italia tra l’altro al coperto, tutta a pool coping e di pubblico utilizzo (previo versamento di quota per accesso allo skatepark).

La rampa presenta un telaio di faggio a incastro con le centine verticali e le giunture orizzontali totalmente tagliate al pantografo.

Le giunture orizzontali delle centine hanno la particolarità di essere tutte orizzontali, come curve di livello, al contrario delle classiche traversine di abete, notoriamente poste a coltello, che sono perpendicolari alla curva.

Sopra alla maglia della struttura portante c’è una quadrupla pennellatura: 3 strati di faggio montati a fasce incrociate dello spessore di 8mm ciascuno ed uno strato di scorrimento finale in okume dello spessore di 6mm montato a spicchi. Come se l’impazzimento di realizzare una rampa “tutta curva” che non presenta nemmeno un cm lineare di transizione (quarter) non fosse abbastanza, tutti e 4 gli strati della pennellatura sono stati, oltre che avvitati, incollati tra di loro creando un corpo unico solidissimo dello spessore di 3cm.

Le mattonelle del bordo piscina non sono di cemento liscio come i bordi montati alla plaza di Lido di Camaiore o in altri park italiani bensì con una superficie sabbiata e meno regolare per dare quel gusto in più durante la grindata.

La bowl presenta due profondità di 130 e 170 cm con differenti raggi di curvatura.

 

SCHEDA TECNICA SKATEPARK E REGOLAMENTO

Ubicazione: Via Passo Volpe 110 – Avenza – Carrara – MS (ingresso a destra di Lazzini arredamenti)

Associazione di riferimento: Area 52 Associazione Sportiva Dilettantistica

Proprietà: Carlo Lattanzi e Luca Vatteroni di Area 52 ASD

Progettista: Marco Morigi

Costruttori: Carlo Lattanzi e Luca Vatteroni di Area 52 ASD

Materiali: strutture in legno con copertura finale in compensato di okoumè

Superficie skateabile: 365 mq di cui 1/3 a bowl e 2/3 area street

Illuminazione: presente

Altri servizi: skateshop, impianto audio diffuso, possibilità di collegare il proprio ipod e mettere su playlist personali, free wifi, soppalco area pubblico riscaldato e con vista skatepark, piccola ristorazione.

Data di apertura: 8 dicembre 2011

Orari di utilizzo: tutti i giorni dalle ore 16.00 alle 22.00

Accesso alla struttura: a pagamento (prezzi da definire sul sito web dello skatepark) a persone di ogni età

Discipline ammesse: skateboard e pattini in linea

Responsabilità: per accedere allo skatepark è necessario sottoscrivere una dichiarazione di assunzione di responsabilità (per i minoreggi occorre la sottoscrizione di un genitore o del tutore legale) ed essere possessore di tessera Uisp o altra tessera di Ente o Federazione affiliata all’Associazione Area 52 (per chi ne è sprovvisto verrà tesserato in loco)

Prevenzione Infortuni: è obbligatorio per tutti gli utilizzatori under 14 e per i meno esperti indossare il casco protettivo ben allacciato – l’uso di altre protezioni quali ginocchiere, gomitiere, e polsiere è consigliato

Divieti: è divieto accedervi con biciclette, bmx, monopattini e quanto altro differisca da skateboard o pattini; è vietato l’uso di lubrificanti, vernici, spray, la riproduzione di logotipi o l’applicazione di adesivi sulle strutture senza l’autorizzazione dell’Associazione Area 52

 

Per informazioni sull’inaugurazione e sullo skatepark:

Luca Vatteroni 392 3874807 | Carlo Lattanzi 347 3087302

E-mail area52.skate@gmail.com | Sito web www.carraraskatepark.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

INSTAGRAM @SURFCORNER #SURFCORNER