In Australia il surf è un mercato talmente grande che le autorità locali non solo si preoccupano del problema del sovrapopolamento degli spot, ma pensano di investire in onde artificiali per risolverlo!
Valutando i frequenti scontri sulla line-up e considerando i possibili incrementi economici nel mercato del surf (che in Gold Coast smuove 3,3 miliardi di dollari all’anno) le autorità locali e turistiche stanno pensando di realizzare impianti con onde artificiali in zone strategiche del paese in modo da ridurre il sovranumero di surfers in acqua negli spot più famosi.
L’industria delle “wave pools” si sta evolvendo velocemente e John Nielsen, a capo del gruppo che studia il mercato del surf, annuncia che entro due anni gli impianti australiani saranno operativi: onde perfette operanti tutti i giorni, 24 ore su 24!
Mark Occhilupo aveva già preso in considerazione il problema del numero eccessivo di surfers in OZ, in particolare riguardo allo spot di Snapper Rocks, proponendo di fissare un numero massimo di persone sulla line up contemporaneamente… soluzione probabilmnete difficile da attuare. Nel frattempo però la polizia di Coolangatta ha annunciato che pattuglierà lo spot per prevenire scontri tra surfers.
Sempre per ridurre l’affollamento degli spot australiani si prevede anche di creare reef artificiali nelle aree che non hanno buone onde. In pratica pare che a breve in Australia ci saranno ancora più onde da surfare!
Se volete saperne di più sulle wave pools ecco gli articoli sulle principali company che le stanno sviluppando:
Wavegarden
Kelly Slater Surf Park
Webber Wave Pools
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