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Il Frastuono dei Giganti dell’Oceano

Onde anomale, mostruose, da studiare e da cavalcare: un reportage dell’estremo.

 

C’è una ristretta cerchia di persone che ha visto da vicino i giganti dell’Oceano. Che vive a contatto con le grandi onde. Susan Casey, americana, li è andati a cercare. Si è messa sulle tracce anzitutto di gente come Laird Hamilton, Buzzy Kerbox, Dave Kalama, Michael Willis e altri, atleti, anzi guerrieri del mare che praticano il tow-in surfing, una tecnica di surf che li vede affrontare onde giganti, così mostruose che per superare la cresta devono farsi trasportare da potenti moto d’acqua e in alcuni casi anche dall’elicottero. Un gruppo ristretto di temerari, che cavalcano marosi alti come palazzi e che devono guardarsi, oltre che dall’Oceano, con il quale pur vivono in simbiosi, con una serie di folli richiamati dal mito. Impreparati, sfidano l’impossibile – spesso a costo della vita – per diventare famosi. Il goal è cavalcare per primi un’onda di 30 metri, facendo in modo che l’impresa sia filmata e poi andare ad incassare l’assegno messo in palio per tale primato da Billabong, il marchio sports wear di settore. Con loro, l’autrice ci porta in giro per il mondo, ad inseguire le onde più grandi, come fanno i “guerrieri del mare”, sempre con un occhio alle allerte meteo.

Ma ci sono anche altri iniziati al segreto dei “mostri del mare”. Sono i meteorologi, gli scienziati, i ricercatori, i fisici che cercano di capire come nascono e come si alimentano altre onde. Se infatti quelle inseguite dai surfisti dell’estremo sono onde generate dal vento che soffia sull’Oceano e dalle conseguenze dell’incontro, anzi scontro con i reef e le scogliere; quelle oggetto dei loro studi sono invece un altro mito del mare: le onde anomale, le freak weaves. Quei muri liquidi che si alzano all’improvviso dalla superficie dell’Oceano, senza apparente spiegazione, e travolgono navi e piattaforme petrolifere, spesso portandosele via. Anche questo è un viaggio fantastico, tra fisica quantistica e racconti di marinai, tra misure empiriche e statistiche, tra correnti marine come quella di Agulhas e le peggiori tempeste del Nord Atlantico. “Scompaiono almeno venti navi l’anno in tutti i mari del mondo”, scrive l’autrice, e il sospetto è che una delle cause siano proprio le onde-mostro. E’ davvero un libro interessante, coinvolgente, appassionante. Un reportage dalle tante voci e il frastuono del mare.

 

Autore: Susan Casey

Titolo: I giganti dell’Oceano

Edizioni: Rizzoli

Pagine: 306

Prezzo: 19 euro

Fonte: www.lastampa.it

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