SUMATRA – È allarme tsunami in tutto il sudest asiatico, dopo un terremoto di magnitudo 8.8 al largo dell’isola indonesiana di Sumatra. La prima fortissima scossa si è verificata alle 14.38 ora locale (le 10.38 in Italia) nelle acque a 434 km a sudovest di Banda Aceh, secondo quanto riferito dall’Usgs, l’istituto americano di geofisica. Una seconda, di magnitudo 6.5, è stata registrata poco dopo.
Immediato è scattato l’allarme tsunami dal centro di allerta del Pacifico. L’onda di tsunami ha raggiunto l’altezza di 1 metro e sei centimetri nella località costiera di Meulaboh, in Indonesia. Il dato è rilevato dal Pacific tsunami warning center del Noaa (National weather service) statunitense. Si tratta, rileva Nedio Zitellini del Cnr-Ismar, della seconda onda di tsunami segnalata nell’area. Qui i bollettini in diretta dell’istituto di monitoraggio tsunami dell’oceano Pacifico.
RISCHIO TSUNAMI IN DIMINUZIONE Si riduce il rischio di uno tsunami generato dal terremoto avvenuto oggi a Sumatra. Il tipo di rottura della faglia è stato orizzontale, ha detto il sismologo Alberto Michelini, dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), a differenza di quello del 2004. Tuttavia non si possono escludere onde maggiori lungo la costa.
RISCHIO ONDE DI QUATTRO METRI. Centinaia di persone sono state evacuate da alcune zone delle isole Andamane e Nicobar per il rischio di un’onda di tsunami alta quattro metri. Lo rendono noto fonti ufficiali.
Il sisma è stato avvertito molto forte anche a Singapore, in Thailandia e nella parte meridionale dell’India, paesi che, insieme a Indonesia e Sri Lanka, hanno lanciato l’allarme tsunami. «Il terremoto è stato sentito molto forte. È saltata l’elettricità, ci sono ingorghi per arrivare in luoghi più alti. Ovunque risuonano sirene e versi del Corano dalle moschee», ha detto il portavoce dell’agenzia indonesiana per la gestione dei disastri che ha inviato una squadra di soccorsi ad Aceh.
ANCORA SCOSSE Un’ennesima scossa di magnitudo 8.3 è stata registrata in Indonesia al largo della provincia di Aceh. Lo riferisce l’agenzia geofisica indonesiana. A seguito del ripetersi di potenti scosse di assestamento nell’area, è stato lanciato un nuovo allarme tsunami nell’Oceano indiano da parte del Centro americano di allerta Tsunami del Pacifico.
CHIUSO L’AEROPORTO DI PHUKET Le autorità di Bangkok hanno chiesto alle popolazioni di abbandonare le coste del Mare delle Andamane per ripararsi «in alto» ed è stato chiuso l’aeroporto di Phuket, nel sud della Thailandia. Momenti di panico si sono avuti anche in India in particolare a Kolkata e Chennai dove la gente è scesa in strada, mentre la scossa è stata avvertita chiaramente anche a Bangalore, Bhubaneswar e Mumbai. L’India ha esteso il suo allarme tsunami anche agli Stati dell’Orissa (nell’est) e del Kerala (a sud), dopo l’allarme rosso già lanciato per le isole Andamane e Nicobar.
NESSUNA VITTIMA Al momento, ha assicurato il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono all’emittente indiana Ndtv, non ci sono notizie di vittime, mentre la Farnesina, attraverso l’Unità di crisi, sta compiendo verifiche sull’eventuale presenza di italiani nelle zone coinvolte.
L’Isola di Sumatra era stata scossa il 26 dicembre 2004 da un sisma di magnitudo 9.1 e 9.3 che provocò uno tsunami sulle coste di una decina di Paesi del sudest asiatico, causando la morte di oltre 200 mila persone. Secondo l’Istituto Nazionale italiano di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), la faglia del terremoto di oggi è però diversa rispetto a quella che del 2004 e si trova a 50-100 chilometri più a est, in mare aperto.
VIDEO DALLO SRI LANKA Su YouTube è stato postato un video che testimonierebbe che il mare in Sri Lanka si sia ritirato di diversi metri, fenomeno che solitamente anticipa l’arrivo di uno tsunami. Non si hanno garanzie di autenticità del filmato.
Fonte: Leggo.it
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