Sono passati solo pochi giorni dal Big Monday di lunedì 28 gennaio, quando Garrett McNamara e Keali Mamala hanno surfato una grossa swell a Nazarè, e già si parla di nuovo record per l’onda più grossa mai surfata.
Nella foto che ha ormai fatto il giro del mondo, l’angolo di visuale è rialzato e l’incredibile onda surfata da G-Mac potrebbe sembrare davver un’onda da 100 piedi. Certo è che l’onda surfata da G-Mac lunedì è molto grossa e a prima vista appare più grossa di quella da 78 piedi surfata nel novembre 2011 e che gli ha assegnato il record per l’onda più grossa mai surfata.
A quel tempo gli uffici stampa avevano parlato di un’onda di 90 piedi e oltre, cosa che aveva fatto nascere anche una polemica riguardo alla superficialità della misurazione. La misura era stata poi ridotta poi dagli esperti a 78 piedi.
Anche questa volta quindi bisognerà attendere il giudizio degli esperti per convalidare la reale misura dell’onda. Le immagini sono già state inviate alla giuria del Billabong XXL, formata da esperti il cui giudizio è automaticamente ritenuto definitivo dai signori del Guiness World Records.
Al momento le notizie che girano al riguardo sono di ogni tipo, alcune anche poco accurate, come quelle rimbalzate da parte dei mezzi di informazione generalisti. Al riguardo Garrett ha infatti avvertito, a scanso di polemiche premature, di “non credere a tutto quello che sentite e alla metà di quello che vedete”. L’angolo di visuale dal quale sono scattate le immagini può infatti far sembrare l’onda molto più grande di quello che è in realtà.
Il pannello di giudici dell’XXL che sta valutando la misura dell’onda è composto da leggende del big wave riding, esperti di previsioni meteo e fotografi, tutti dotati di grande esperienza nei rispettivi campi.
La difficoltà nella misurazione dell’onda, come ha avvisato Bill Sharp, direttore dell’XXL Awards, consiste non nell’individuare la parte alta dell’onda, ma nel definire l’esatto punto del bottom dell’onda, perchè quello è il punto da cui si parte per misurarla. A ciò si aggiunge l’angolo di visuale, la lente usata e persino il colore dell’acqua.
L’onda di lunedì surfata da G-Mac sembra incredibilmente massiccia e molto più grossa di quella del 2011, ma l’ultima parola spetta agli esperti.
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