Gli altri cinque atleti escono fuori dalla competizione: in gara solo il cagliaritano Pilurzu. Clamorosa eliminazione di Bonomelli.
SANTA MARINELLA (Roma), 9 maggio 2013 – Dopo tre giorni intensi di gare, tra tensioni, squalifiche e, anche, tanta sfortuna, il team azzurro della Fisurf (la Federazione italiana di surf) che partecipa ai Reef Isa World Surfing Games, i mondiali di categoria che si stanno svolgendo in questi giorni a Santa Catalina, a Panama, ha un solo atleta in gara. Federico Pilurzu prosegue il suo cammino e dovrà disputare il round 3 del cosiddetto “main event”.
Sì, questa volta ci si è messa un po’ di sfortuna, ma ovviamente anche l’altissimo livello degli atleti che partecipano al mondiale di surf che si concluderà il 12 maggio nello stato centro-Americano. Cinque dei sei atleti italiani – Stefano Esposito, Francisco Porcella, Angelo Bonomelli, Valentina Vitale e Greta Dalle Luche, sono usciti dalla competizione. Dopo un maledetto primo round al main event (dove tutti tranne Pilurzu sono stati eliminati), gli Azzurri sono approdati ai ripescaggi. Qui le due donne in gara sono uscite al primo round con un po’ di amarezza. «Sono state due heat sfortunate – ha spiegato la romana Valentina Vitale, che è anche la team manager – le onde hanno scarseggiato e io sono stata prima per quasi tutta la batteria, ma poi all’ultimo non ce l’ho fatta, quindi ringrazio il mio sponsor Nilox che mi ha supportata e mi rifarò senz’altro agli Europei in programma alle Azzorre a settembre. Adesso invece dobbiamo tutti incrociare le dita per Federico». Come lei, anche la viareggina Greta Dalle Luche (classe 1989, undici anni di surf alle spalle e una laurea in Chimica in tasca), ha perso le due possibilità concesse dall’Isa, l’International surfing association. Purtroppo anche a causa della composizione delle batterie, che ha premiato le nazioni teste di serie – e quindi con più punti – che hanno dunque avuto avversari più deboli. «Sono comunque onorata di rappresentare l’Italia in questo mondiale», ha fatto sapere Greta da Santa Catalina.
Il discorso è un po’ differente per la categoria uomini. Francisco Porcella (nato a New York, originario della Sardegna e amante delle grandi onde delle Hawaii, dove vive), ha superato la prima batteria dei ripescaggi da secondo (facendo fuori, tra l’altro, il panamense Orlando Ortega). Idem per Stefano Esposito (nato e cresciuto ad Anzio, ma residente da qualche anno in California), che ha sfilato il secondo posto al giapponese Kazutomo Nakamura. Entrambi però, una volta approdati alla heat successiva, non hanno avuto scampo. Esposito è finito quarto per pochi decimi (8.03 il suo punteggio, contro gli 8.06 del terzo e gli 8.50 del secondo), mentre Porcella ha avuto la stessa sorte (ma i punti di divario dalla seconda posizione erano 2). «Questo mondiale finora ha avuto belle onde ma purtroppo, a causa delle maree, io non ho gareggiato in condizioni ottimali», ha spiegato Esposito.
Angelo Bonomelli, invece, è un capitolo a parte. Dopo due heat strepitose affrontate ai ripescaggi, dove si è piazzato primo, ha dovuto gettare la spugna al terzo round, ma vendendo cara la pelle. Il punteggio del ragazzo di Varese, 8.47, non era distante da quello del neo zelandese Sean Peggs (secondo). Anzi, lo avrebbe superato senz’altro se non gli fosse stata attribuita una interferenza che di fatto l’ha messo spalle al muro. «Ha subito una clamorosa ingiustizia – ha spiegato Vitale – è stato secondo per tutta la heat, addirittura primo negli ultimi minuti, ma poi gli è stata attribuita un’interferenza su un’onda presa nei primi dieci minuti di gara». Il problema, ha spiegato la team manager, è che lo speaker ha annunciato la sanzione solo quando gli atleti erano fuori dall’acqua (e non, come di consueto, nell’immediatezza dell’azione). «Non è per fare polemica – ha specificato – ma ci rimettiamo sempre come team, e questa volta anche il pubblico non ha gradito e ha fischiato a lungo verso la giuria». Anche il presidente della Fisurf, Alessandro Di Spirito, si è detto molto contrariato del trattamento ricevuto dalla nazionale: «Mi ha fatto arrabbiare vedere Angelo svantaggiato sia nelle qualificazioni sia nel ripescaggio».
Federico Pilurzu (nato a Cagliari nel 1983, ma residente in Costa Rica, dove si è trasferito insieme alla famiglia), rimane dunque l’unica stella azzurra a combattere sulle calde onde di Panama. Atleta eccellente e surfista da sempre, ha vinto negli anni numerose competizioni internazionali e ha conquistato, nella stagione 2007-2008, il primo posto nel Campionato centro-Americano. In questa esperienza al Reef Isa World Surfing Games ha mostrato un surf dinamico e aggressivo che gli ha permesso di superare le prime due batterie, senza finire ai ripescaggi, e ora attende di disputare il terzo round.
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