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Macca in Liguria – Report

Phil McDonald ha appena finito in questi giorni il suo tour nei negozi della Liguria, passando dal Turtle di Andora a The Boarder Zone di Sanremo. Ecco il report che ci hanno mandato i ragazzi di Sanremo.

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Phil McDonald insieme ai ragazzi di The Boarder Zone

 

Visto l’accademico ritardo dovuto alle solite code in autostrada sulla A10 in periodo estivo, ammazziamo il tempo guardando le foto che i ragazzi del TURTLE SURF SHOP di Andora hanno pubblicato per documentare lo stesso evento che avremmo condiviso di lì a poco; neanche 10 minuti per gustarci gli scatti, e vediamo apparire Phil in una rilassatissima T-Shirt taglia 58 (il Bra-Boy è davvero inquietantemente muscoloso…), il quale vedendoci scattare nervosamente verso di lui al primo sguardo, ci sorride trasmettendo subito un “mood” tipico del surfista vero. Saluti di rito, sfoggia subito un “ciao” in un perfetto accento italiano, a testimonianza delle innumerevoli volte in cui avrà dovuto ripetere il gesto nelle ultime settimane, durante il tour di OCEAN & EARTH per il Bel Paese.

Neanche il tempo di fare le foto di inizio evento, che approda il solito aperitivo sul banco del The Boarder Zone surf shop, gravandosi dell’angusto compito di “rompere il ghiaccio” (ovviamente, il risultato è assicurato): strano a dirsi, ma Phil appare subito come un normalissimo ragazzo amante delle onde, sfatando subito le malelingue di chi dice che “..una volta entrati nello star-system, è d’obbligo tirarsela”, e facendoci capire che il mondo surf è ancora al di fuori di una mentalità troppo improntata sul Business, piuttosto che sulla vera passione per lo sport e per il mare.

Le domande sono ovviamente, tante e a raffica, ma l’australiano sorride e risponde cortesemente a tutti, senza mai mostrare sufficienza o noia (considerando che sono 5 settimane che si ritrova circondato da “SURFISTI MEDITERRANEI” come noi, regge il colpo come nulla fosse).

Ecco quanto ci racconta, tra quelle che sono state le domande più frequenti:

TBZ: “Surf Spot Preferito?”
PHIL “..ce ne sono molti, ma il mio preferito lo tengo solo per me..non avercela con me, ma è una specie di rito, non divulgare la “MIA” onda..” (..risata generale..)

TBZ: “Che misura usi, più frequentemente, tra le tue tavole? ”
PHIL: “ il mio Quiver, ultimamente, è piuttosto vario a causa degli spot che sto frequentando, ma la tavola che uso per la maggiore è 5’11 x 18.5 x 2 3/8”

TBZ: “Trick preferito?”
PHIL: “ Backside Snap ”

TBZ : “Come ti prepari per le Competizioni? Cosa consiglieresti a chi, come te, affronta le gare?”
PHIL: “Credo che la cosa più importante sia pensare a se stessi, senza dare troppo peso a cosa facciano gli altri, o a quanto ti sta accadendo intorno. Concentrati sulle tre onde migliori che puoi prendere, e lascia che le cose vadano come devono andare.”

TBZ: “Cosa ne pensi dell’ambiente professionistico? Hai amici o nemici giurati tra gli altri del circuito ASP?”
PHIL: “NOOO!!! ahahah, nessun nemico giurato, sono tutti piuttosto disponibili e tranquilli! Anzi, quando ci troviamo per le gare facciamo molto gruppo, essendo tutti quanti in una condizione similare. In passato ero più dedito al Localismo, al rispetto, e spesso capitava di avere discussioni. Crescendo a livello sia professionale che umano, mi rendo conto di essere molto più dedito alla cultura del vivi e lascia vivere, soprattutto perchè ci sono le onde!!! eheh”

TBZ: “Parlando di Localismo, ci viene in mente, ovviamente la cultura dei BRA-BOYS: noi siamo dall’altra parte del mondo, e il Surf per noi vive in parte del vostro riflesso. Nel tuo home spot, è davvero così come la cinematografia ci trasmette?”
PHIL: “Guarda, ho molti cari amici che fanno parte del gruppo “BRA-BOYS”, e posso dirti che grossomodo questo sia l’unico caso in cui il cinema non si distacca molto dalla realtà. Molti episodi sono realmente accaduti, non solo nella finzione televisiva.”

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Macca al Turtle Surf Shop di Paolo Colombini. Foto Sara Navacchi/MIDA Surfpix

 

Tra una parola (..e birra) e l’altra, il tempo fugge ed è già ora di andare a cena.
Ci sediamo tutti al tavolo, presenti la Crew di The Boarder Zone e gli Associati della SANREMO SURF, PHIL si siede tra noi come un vecchio amico, senza batter ciglio agli innumerevoli brindisi che si prospettano davanti e dimostrandosi sempre piu alla mano.
Consumiamo la Pizza in un’oretta, in un ambiente molto rilassato, affrontando argomenti che a volte esulano il surf: si parla di viaggi, di lontananza da casa, e di quelli che sono i momenti migliori che si affrontano conoscendo diverse culture.
Ormai stanchi, decidiamo di fare le ultime foto, autografi e (ennesimi) brindisi, per lasciare che i ragazzi possano rientrare in albergo a riposarsi, prima del volo che porterà PHIL in Portogallo.

L’incontro è stato unico nel suo genere, formativo e soprattutto divertente. PHIL MACDONALD è un vero Surfista: non ha grandi pretese, è sempre alla mano nonostante le domande, i fan “in estasi” e il contesto che lo tiene lontano da casa… un grande professionista, una bravissima persona.

Un doveroso ringraziamento va a Fabrizio di Counterstream e a Marco Colaneri per aver reso possibile quello che, per il mondo del surf Matuziano è, e resterà, un evento unico.

Tutte le foto sui profili FB del Turtle e The Boarder Zone
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10151512319949290.1073741845.32053029289&type=1
https://www.facebook.com/theboarderzone?fref=ts

 

 

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