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A Dog Has Died – Alessio Saraifoger itvw

E’ appena uscita la nuova clip di Mattia Morri “A Dog Has Died” girata tra Lombok e Sumbawa ed editata da Alessio Saraifoger, che da un pò di tempo firma tutte le sue clip. Incuriositi da questo filmer ed editor, che seguiamo ormai da un pò e che negli ultimi mesi ha seguito Mattia in tutti i suoi spostamenti, lo abbiamo intervistato per conoscerlo e farvelo conoscere un pò meglio.

A Dog Has Died – La nuova clip di Mattia Morri firmata da Alessio Saraifoger

 

Ciao Alessio, innanzitutto complimenti per i tuoi editing che ci allietano sempre le giornate, ci racconti qualcosa di te?

Ciao a tutti, per prima cosa volevo ringraziare te Roberto per questa possibilità che mi hai dato di poter fare questa itw e farmi conoscere un pochettino meglio.

Vivo a Milano, purtroppo o per fortuna (dipende dai punti di vista) ho fatto skateboard per tanto tempo e seguo tutt’ora la scena ma la mia vera grande droga è il mare e il surf. Cosa faccio? Bella domanda…per adesso diciamo che sono un pseudo filmaker freelance aahah ma spero  con l’autunno che verrà di avere cambiamenti sotto l’aspetto appunto lavorativo che facciano entrare due soldini in queste povere tasche vuote.

 

Saraifoger è un nome d’arte o è il tuo vero cognome?

Saraifoger si è il mio vero cognome, perché sembra finto? ahah … Forse l’ho rubato ad un agente dell’SS durante la seconda guerra. L’origine è austro-ungarica, risalente se non erro intorno al 1800-1840 e dovrebbe provenire dal trisavolo di mio nonno paterno. Io però sono nato a Milano da madre pugliese e papà milanese.

alessio

 

Com’è che sei finito dietro la telecamera e soprattutto alla postazione di editing?

Ho iniziato a  “smanettare” con le videocamere un po’ di  anni fa quando ancora ero un 20enne con ormai vecchie analogiche che lavoravano su MINIDV filmando me e i miei amici quando skeitavamo in stazione centrale. Ho sempre guardato un sacco di video e l’idea di “creare” un qualcosa con la videocamera mi ha sempre stimolato parecchio

 

Ti piace di più filmare o editare?

Fondamentalmente amo di più editare xkè in quel momento sento che sto creando veramente un qualcosa, sai a volte puoi avere del footage di alta qualità ma se poi fai un edit che  “non sa di niente”, ed è come dicono in America “pretty average”, rischi di “sprecare” quell’ottimo footage senza rendergli giustizia. Può essere però anche il contrario dove hai del footage abbastanza scabroso ma se riesci a tirare fuori un buon edit e far sembrare quel footage più di quanto sia in realtà e dargli un senso bhè hai vinto! Un edit dev’essere una cosa armonica equilibrata ma allo stesso tempo che non stia troppo attaccata alle regole, di quelle ce ne sono già troppe, bisogna inventare!

 

Come riesci a rendere giustizia, in fase di editing, a un footage che non hai girato tu?

Ovviamente se giro io so già cosa mi ha aspetta poi in fase di montaggio, e ti devo dire che quando filmo nei giorni di filming sono con una piccola parte proiettato già all’edit e magari cerco di catturare immagini e situazioni che mi aiutino già con quello che ho in testa, ma credo che questa regola valga per molte persone. Ti devo dire anche che avere del footage non girato da me è parecchio stimolante, una vera e propria sfida!

 

Quale attrezzatura usi per filmare e quale per editare?

L’attrezzatura che uso per filmare?…mmhh vediamo, non ce l’ho al momento, ahahahha. O riesco a farmela prestare o collaboro con chi ce l’ha o semplicemente mi danno del materiale da montare. Ho quasi sempre lavorato con Canon dalla 550 alle Mark3. Per editare uso FCP (final cut pro) l’ultima versione prima della X, affiancato a Cinema Tools, Motion, Magic Bullet, After Effect, tutto su un MAC portatile…per adesso altro non posso permettermi. Spero presto di potermi fare un “quiver digitale” come si deve ma purtroppo per quello ci vogliono un po’ di soldi e al momento I’M BROKE!

 

E’ difficile stare dietro la telecamera quando ci sono 6 piedi tubanti?

6 piedi tubanti… non è assolutamente difficile perché io di certo non ci entro a morire, ahahah mi cago addosso… quindi in questi casi più di altri bhè evviva il filming ahah, però oddio ora che mi ci fai pensare 6 piedi forse ci entro si ma a me piace fare tutte e due le cose quindi non sarebbe un sacrificio, anzi!

 

Ti ho sentito dire che l’editing è solo un hobby, ma so che hai fatto anche dei lavori seri… e secondo noi le tue clip sono montate in modo professionale e moderno. Qual’è la tua formazione e da chi trai ispirazione?

Bhè grazie per il “moderno e professionale”, sul serio grazie mille, ogni tanto è bello ricevere qualche complimento. Sono autodidatta in quanto è nato tutto per gioco, per una pura passione, ma penso si veda che sono autodidatta… ho delle lacune tecniche non indifferenti e poi come nel surf anche nell’editing non si finisce mai d’imparare e io sono l’ultima ruota di un carro che sembra diventare sempre più grande dove è difficile farsi conoscere ed apprezzare per quello che si fa. Chi un pò mi conosce sa che ho una smania per tutti i lavori di un certo Kai Neville, non so se ne avete mai sentito parlare, una quasi viscerale passione per tutto quello che produce, credo che riesca ogni volta a catturare l’essenza del surf o di un surf trip con dei tagli d’immagine e un edit assolutamente “RAD” e poi c’è Black Mayers, Victor Pakpour, Riley Blakeway e il buon vecchio Taylor Steele. Questi per dire i nomi più grossi ma ci sono in giro persone che spaccano e sanno il fatto loro anche se non sono tanto conosciuti. Kai neville ha portato il concept di surf video in un’altra direzione da quando ha fatto uscire Modern Collective nel 2009, Kai neville sta a Dane Reynolds come Taylor Steele stava a Kelly Slater. Dear Suburbia credo sia il film in assoluto più bello mai prodotto, è un puzzle assemblato in maniera perfetta, con onde fantastiche e posti ancora sconosciuti, immagini colori e tricks stupefacenti e adoro i sounds che riesce a trovare ogni volta. Quindi da come si può aver intuito m’ispiro a lui o comunque per dirla meglio mi stimola, stimola la mia creatività!

 

Nella scena italiana di filmakers chi ti piace in modo particolare?

La scena italiana per quanto riguarda il fiming credo che negli ultimi anni abbia fatto dei bei passi in avanti soprattutto grazie a persone come Nicola bresciani Francesco Thilo Sili Nils Astrologo Roberto Mazzoni, i ragazzi di onde nostre (Luca merli e Matteo Ferrari) e altri, gente sicuramente più in gamba di me che ha un bagaglio tecnico e d’esperienza non indifferente.

 

Ho visto le tue clip girate con molti top surfisti italiani come Bonomelli, Pollacchi, D’Amico… Ma con Mattia Morri sembra che abbiate un rapporto particolare, non è che c’è qualcosa sotto?

Si ho avuto la fortuna di conoscere, divertirmi e poter “lavorare” con i più forti surfers italiani e venendo dall’hinterland milanese sicuramente non è una cosa che avrei mai immaginato, sono stato molto fortunato! Con Mattia però la cosa è un po’ più “profonda” ahaha. Ci siamo visti per la prima volta l’anno scorso durante il ¾ al pontile del forte dove tra l’altro aveva vinto, poi quest’inverno sono andato a Bali per 5 mesi e li è nato l’amore! Lui è un ottimo surfista e quando ho visto che non aveva materiale video che gli rendesse giustizia ho deciso di mettermi a sua disposizione e cercare di produrre qualcosa insieme e direi che ci siamo riusciti e ci stiamo tutt’ora riuscendo. Voi non avete idea di quanto l’ho pressato per racimolare il footage per editare “ROMANTIC STREAMS”. Se gli chiedete ve lo può confermare. Credo di avere un rapporto speciale con lui, più che altro riesce a sopportarmi cosa che non è assolutamente facile, sapete nella vita si fanno tanti viaggi (se uno ha la fortuna di farli) di vedere tanti posti ma la cosa che forse più conta sono le persone che incontri (si lo so può suonare banale e scontato) ma è la verità e ci sono 3 persone in particolare che ho conosciuto in questi ultimi 2 anni e a cui tengo particolarmente, Mattia Bubba (Carlo Miceli) e il signor Gianmarco Pollacchi aka Mitraglietta (chiedete a lui) ahahhaha negherà tutto.

 

Anche con l’Indonesia hai un rapporto particolare o sbaglio? Quali sono le più belle location dove sei stato?

L’indo è top e spero al più presto di tornarci anche se Bali e dintorni purtroppo stanno andando in una direzione che sembra essere ONEWAY come molte cose purtroppo in questo mondo. Son stato in Australia, alle Canarie in Francia dove cerco di andare ogni estate, spero di poter filmare qualcosa lì questo agosto. AMO QUEL POSTO, è pieno di belle ragazze simpaticissime e “gentilissime”.

 

Se fossi un regista famoso e potessi decidere di lavorare a qualsiasi progetto desideri, senza limiti di budget o di qualsiasi cosa. Quale sarebbe?

Probabilmente prenderei quei 5 o 6 surfers top italiani e proverei a fare un VERO VIDEO in giro per il globo cercando di spremere questi talenti del belpaese e mettendoli tutti assieme su onde di qualità per vedere un po’ cosa combinano oppure potrei dirigere il film del secolo…non saprei.

 

Grazie mille Alessio, ci siamo dilungati anche troppo… le tue ultime parole?

Colgo l’occasione per salutare tutti i miei cari amichetti che ho conosciuto durante i miei viaggi Roberto D’amico e girlfriend (Laura Adanti) Alessandro Piu, Teiki Ballian Eugenio Barcelloni Fabrizio Candino e il suo fantastico papà Marco Fenu (mio compagno della appena passata avventura balinese) Mauro “freddy” Gianluigi Pinna Mauro “cane”Cadau Franco Guicciardi Filippo Orso Angelo Bonomelli Mike Pireddu, Max Spolvero, Alessandro Cinquini e Nicola Bresciani, Riccardo Rosa salva (il mio fratello di mare milanese) Simone Barosi Max e Nicola Borella, Mattia(machete), Alessandro Vallotto, Nils (che mi ha dato un pò di aiuto quando ne ho avuto bisogno)  il mio SUPERAMICO bubba e tutte le ragazze che mi hanno voluto bene e male! Grazie a te Roberto di nuovo per questa intervista (forse un pò troppo lunga, ma non so quando mi ricapiterà l’occasione eheh) e che dire WITHOUT DEVIATION FROM THE NORM PROGRESS IS NOT POSSIBILE – Frank Zappa

PS. Un doveroso e caloroso saluto e ringraziamento profondo va a mio padre e mia madre e mia nonna che mi hanno cresciuto e che se non fosse stato per la loro mentalità aperta molte dell’esperienze che ho vissuto non sarebbero state possibili anche se è praticamente “colpa” loro se ho conosciuto le onde e il surf in quanto avevano avuto la brillante idea di portarmi con loro nei paesi baschi all’età di 14 anni, e li non ci ho capito più nulla e da allora vivo una perenne crisi esistenziale ahahaha, e ogni volta che torno qua a Milano è sempre peggio. NO WAY MAN.

Con amore Alessio

 

Tutti i video di Alessio Saraifoger sul suo canale Vimeo: https://vimeo.com/user4435559

 

 

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