Artworks

Surf e Arte visti da Gabriele Sciusco

Quest’anno all’Italia Surf Expo abbiamo conosciuto Gabriele Sciusco, surfer ed artista di Ortona che presentava la sua linea di T-Shirt raffiguranti i volti di personaggi famosi del panorama surf internazionale: Occy, Craig, Mick, Joel… Questa però è solo una tipologia delle opere che produce e incuriositi ci siamo seduti con lui per farci raccontare come il surf e l’arte gli hanno cambiato la vita.

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Gabriele mostra con orgoglio la tela raffigurante il testimonial di ISE 2013, Garret McNamara, dipinta appositamente per l’occasione. Foto Surfcorner.it

 

Ciao Gabriele, parlaci un po’ di te…

Mi chiamo Gabriele Sciusco vengo da Ortona, Abruzzo ed ho 31 anni, faccio surf da 7 anni, ho inziato a surfare dopo un grave infortunio calcistico, il surf è stato l’unico sport che mi ha rimesso a posto in tutti i sensi. Prima di iniziare a surfare giocavo a calcio a livello agonistico, l’ho fatto fino a 20 anni arrivando all’interregionale poi ho smesso per via di un incidente, ho ricominciato ma non ho continuato come prima.

Mentre giocavi a calcio non hai mai surfato?

No, praticamente dopo l’infortunio ho ripreso gli allenamenti ma non riuscivo a distrarmi dal problema della gamba, e la ripresa non era facile, poi sono subentrati anche il pensiero dell’età, del lavoro…mentre in acqua, surfando, la ripresa è stata velocissima, il pensiero non c’era ed è stata una potentissima riabilitazione poi sappiamo tutti come il surf ti porta via la testa, dopo la prima onda è fatta! Così è stato anche con la pittura, io sono figlio d’arte mio papà è pittore da 35 anni, ho sempre saputo disegnare, me la cavavo bene.. ma ho sempre avuto il rifiuto per questo mestiere, perchè ho visto i sacrifici che ha fatto mio padre per crescere una famiglia lavorando in questo mondo. Poi dall’oggi al domani mi sono ritrovato coinvolto in modo totale, mi sono licenziato ho mollato tutto, perchè non riuscivo a trovare una valvola di sfogo a quello che volevo realmente e da allora non ho più smesso di dipingere. Come col surf è stato come ricominciare una nuova vita da zero, è stato bellissimo.

 

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Il surf come l’hai conosciuto?

Mi ricordo che sempre durante l’infortunio scendevo in spiaggia, dove sono nato e il mare lo amo proprio da morire, guardavo il mare ogni giorno finchè becco un ragazzo con la tavola da surf, e mi son detto “è troppo bello” vedendelo surfare mi sono subito appassionato… ho aspettato soltanto di guarire dall’infortunio, per poi comprarmi una tavola e così ho iniziato da solo!

La pittura è arrivata contemporaneamente o è venuta dopo?

No, la pittura è venuta dopo, a 23/24 anni ho lasciato tutto ed ho iniziato a dipingere, da allora ad oggi questo è quello che faccio. Prima ho inziato con tele e quadri quasi non riuscivo a fermarmi, mentre l’idea delle magliette è nata 2 anni fa, praticamente me ne sono andato alla canarie per 3 mesi, pensando a qualcosa da fare… In quel periodo ho iniziato a girare i locali per esporre i miei quadri e conoscendo sempre più gente mi è arrivata la proposta di fare anche delle magliette, e così ho iniziato a dipingere tutte le sere queste t shirts.

Quali soggetti dipingevi allora?

Dei volti, non erano personaggi del surf, mentre sulle t-shirts facevo dei disegni sempre un po’ astratti di onde. I personaggi del surf sono arrivati dopo, quando Alessandro Marcianò mi ha invitato a ISE il primo anno è partito il progetto dei volti.

Di chi è stata idea dei volti dei personaggi del surf?

L’idea è stata mia poi Alessandro quest’anno mi ha proposto di presentare 12 volti e delle gigantografie riprodotte nel mio stile.

Quindi si può dire che il surf ti ha aperto la mente nei confronti della pittura, che prima invece rifiutavi?

Surf, pittura e basta. Si, lo dico sempre, posso finire anche sotto un ponte ma ho preso coraggio e forza, perchè è un lavoro molto duro dove ci sono momenti difficilissimi poi ci sono cresciuto dentro e so com’è, anche se quando sei piccolo ti sembra tutto più facile poi crescendo ed iniziando a farlo come lavoro capisci il sacrificio e l’impegno che ci devi mettere. Ora sono almeno 5 anni che porto avanti i miei progetti e stanno andando bene mi sto muovendo sempre solo senza l’aiuto di nessuno.

 

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Hai anche altri progetti oltre ai volti del surf?

Si, queste creazioni sono state fatte apposta per l’evento, di mio ho tante cose nuove perchè ogni volta che dipingo esce fuori qualcosa di inaspettato, la tela mi porta verso immagini sempre diverse, ti dico la verità non saprei definire il mio lavoro… a volte vado in crisi perchè vedo la mia mano ma poi se vedi alcuni disegni potresti pensare che siano di pittori diversi, proprio perchè vado d’istinto, in tanti però dicono che il mio segno ed il mio stile si riconosce.

Se volessimo trovare un parallelo tra il tuo surf e la tua pittura quale potrebbe essere? Che tipo di emozioni ti danno queste due forme d’arte?

L’arte e la pittura ti danno una gioia assurda, perchè ti sblocca totalmente, ti libera… ma ci sono anche momenti che ti mette alla prova quando ad esempio la mente non si ferma mai e i pensieri ti distruggono.. Il surf diciamo che è un po’ simile! perchè fatto fuori dall’Italia è quasi sempre una gioia, ma fatto qua, si, ti da una gioia incredibile ma tutto il tempo che si aspetta per surfare magari un ondina, ti porta in uno stato di delirio totale, è come una vera e propria crisi d’astinenza!

Già Gabriele, verissimo!!!

Per contattare Gabriele cercatelo su Facebook

 

 

 

 

 

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