La Gold Coast cerca una soluzione al problema dell’affollamento.
Una lineup così vuota a Snapper Rocks è ormai possibile solo durante un contest.
Il problema dell’affollamento negli spot è ormai un problema che attanaglia molti spot in tutto il mondo, ma a Snapper Rocks è riemerso prepotentemente durante l’ultimo Quiksilver Pro, quando tra una heat e l’altra e nei giorni di stand by del contest, la line up era letteralmente invasa da orde di surfisti e ancora una volta è dalla voce di Kelly Slater che l’importanza del problema è stata riconfermata: “In nessun’altra parte del mondo ho visto così tanto affollamento come qui” ha detto Slater in un’intervista al Gold Coast Bulletin, “E’ davvero tanto tanto difficile riuscire a trovare il proprio spazio in acqua e decisamente non è divertente!”
“Sono preoccupato di come sarà tra 10 o 20 se continua così” ha aggiunto Slater, “E’ molto pericoloso, ci sono persone dappertutto, ognuno sulla strada dell’altro ed è un peccato”. Lo stesso Fred Patacchia si è beccato tre buchi nella sua tavola preferita, mentre soltanto pochi giorni prima che iniziasse il Quik Pro un local di Snapper è rimasto cieco da un occhio in seguito a un incidente in acqua.
I surfisti più bravi hanno risolto il problema posizionandosi molto inside sul picco e anticipando tutta la folla sulla lineup, ma questo non è ovviamente possibile per tutti gli altri. L’affollamento è stato affrontato in diversi modi nei posti molto affollati nel mondo. Alle Maldive per esempio il Governo aveva dichiarato l’esclusività di alcuni spot di Malè Nord, chiudendoli al pubblico e lasciandoli fruibili dai soli ospiti dei resort antistanti, ma questa politica da quest’anno ha lasciato il passo a una nuova tendenza, quella di aprire gli spot a tutti ed eventualmente applicare un ticket da pagare da parte di chi vuole surfare.
La secca di Varazze è uno degli spot più affollati d’Italia durante una buona mareggiata, ma con il faro per surfare di notte il problema affollamento dovrebbe in parte ridursi.
A Varazze, dove lo spot principale offre un solo picco su cui si concentra una grande moltitudine di surfisti durante le migliori mareggiate, è stato posizionato un faro sul moletto per rendere possibile il surf anche di notte, augurandosi così di ridurre l’affollamento nelle ore diurne. Una soluzione analoga è tra le proposte del Gold Coast Surf Council, un organismo creato nel 2012 per dar voce alle esigenze dei surfisti della zona, il quale sta portando all’attenzione del governo locale la necessità di un piano per la gestione del surf.
Tra le proposte del Consiglio c’è infatti anche quella di predisporre strutture per il surf di notte, proprio come è stato fatto a Varazze, e da questo punto di vista la cittadina ligure può essere definita a ragione una delle località più all’avanguardia in tutto il mondo. Tra altre proposte del Surf Council figurano anche la creazione di altri reef artificiali o l’assegnazione di un certificato ai surfisti per poter entrare in mare, infine anche quelle del ticket a pagamento, che al momento sembra la via più facilmente percorribile nell’immediato.
Ecco come riuscivano a prendere le onde i migliori surfisti al mondo a Snapper nei giorni scorsi, partendo davanti alle rocce e molto inside, in un punto dove un errore può costare caro.
Lascia un commento