Leonardo Fioravanti racconta la sua esperienza in Ecuador come unico membro della nazionale italiana.
Leo, da solo ma in buona compagnia.
Poco più di una settimana fa si sono conclusi i mondiali ISA Junior in Ecuador a cui Leonardo Fioravanti ha partecipato in qualità di unico rappresentante della nazionale italiana. Ecco come lo stesso Leo ha raccontato la sua esperienza.
“Dopo 36 ore di viaggio, sono finalmente arrivato a Las Salinas, Ecuador. Ho raggiunto il mio buon amico Kanoa Igarashi (che rappresenta il team USA). Dopo la registrazione e dopo alcune foto dei concorrenti e una video-intervista, siamo stati finalmente in grado di entrare in acqua. L’onda è un point break sinistro, lungo e davvero divertente.
Un paio di giorni più tardi, il campionato è iniziato con una cerimonia di apertura, due miglia a piedi lungo la passeggiata che termina nel centro della città. Tutte le squadre erano lì, e dato che ero l’unica persona che rappresenta l’Italia, la mia mamma Serena ha camminato insieme a me.
La parata ti dà la possibilità di incontrare un sacco di ragazzi di squadre diverse. Ho incontrato alcune ragazze carine della squadra Cilena, ho anche incontrato Ulu Napeahi un ragazzo delle Hawaii, sopravvissuto all’attacco di uno squalo tigre alle Hawaii. Una delle squadre che si sono distinte nella sfilata è stato il Giappone – erano in fiamme e ci siamo divertiti tanto!
Quando il campionato è iniziato, ho surfato il mio primo round sul beach break e ho preso un 7.83 e un 6.97 vincendo la heat. Il giorno successivo ho surfato la mia heat sul point. Le onde erano divertenti, ma inconsistenti, così ho iniziato con un 8,00 e poi un 3.00 e non sono riuscito ad avanzare per soli 0,60 punti.
Quindi era giunto il momento dei ripescaggi per me dove mi aspettavano un sacco di heat da surfare. Il mio piano era quello di dare il 100 per cento e andare fino in fondo! Dopo essere entrato nel ripescaggio, sapevo che avevo circa nove batterie da fare prima della finale. Così mi sono messo a testa bassa, concentrato per non commettere errori e ho surfato del mio meglio.
Il primo giorno del ripescaggio ho visto uno squalo proprio accanto allo spot dove si gareggiava mentre facevo freesurf. Lo speaker ha subito invitato tutti a uscire immediatamente dall’acqua e il campionato è stato sospeso per la giornata.
Dopo aver surfato per quattro giorni di fila tre heat al giorno, ho navigato con Kanoa nella stessa heat che entrambi abbiamo pessato ed è stato bello. Ho fatto tutta la strada fino al round 10 dei ripescaggi. L’ultimo giorno, le onde erano grandi e difficili da surfare, ma comunque sembrava divertente. Ho remato per la mia batteria tutto eccitato perchè sapevo che se passavo sarei stato nella gran finale, ma purtroppo non ho trovato buone onde e ho finito al quinto posto assoluto. Non era il risultato che volevo, ma comunque sono felice di essere arrivato così lontano!
Fonte: Surfersvillage.com
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