Croazia pronta a trivellare in Adriatico da aprile. Firmiamo la petizione e fermiamo i piani di trivellazione Croati.
La Croazia ha appena annunciato trivellazioni in tutto l’Adriatico: a poca distanza dalle coste italiane e in un mare chiuso in cui la più piccola perdita di petrolio potrebbe causare un disastro ambientale irrimediabile. Ma la decisione non è definitiva. Grazie alla petizione promossa da Avaaz possiamo ancora tentare di fermare i piani della Croazia.
Nei piani della Crozia ci sarebbe l’assegnazione di 29 blocchi di fondale adriatico da assegnare con bando a compagnie petrolifere per un totale di 2,5 miliardi di dollari. L’inizio delle trivellazioni sarebbe previsto a partire da Aprile 2015.
La Croazia vive di turismo, in buona parte proprio turisti italiani (oltre 1 milione!), attirati da spiagge e mari incontaminati. Firma subito e condividi con tutti e non appena raggiunte le 100mila firme Avaaz farà arrivare la protesta italiana ovunque su giornali e tv croati per far capire al Governo che andare avanti con le trivellazioni significa mettere a rischio l’economia del Paese. Segui questo link per firmare subito la petizione:
https://secure.avaaz.org/it/italy_stop_croatia_oil_drilling_loc/?bGEiobb&v=51746
La mappa dei blocchi previsti dalla Croazia da assegnare alle compagnie per le trivellazioni
Avaaz sta già mobilitando tutto e tutti dalla pesca, alla protezione della fauna, dell’ambiente, al rischio geologico, fino ai residui bellici che rendono le trivellazioni pericolose: avremo un dossier inattaccabile, che ha già convinto il governo italiano a sospendere molte trivellazioni proprio nell’Adriatico.
Ma sappiamo che bastano due cifre per convincere definitivamente il governo croato: i circa 100 milioni di investimenti in media all’anno promessi dalle multinazionali del petrolio contro i circa 7 miliardi all’anno che derivano dal turismo. Basterebbe perdere per colpa di questo progetto 100mila dei 12milioni di turisti annuali, e tutta l’operazione sarebbe un fallimento per l’economia croata.
Grazie alla mobilitazione di centinaia di migliaia di possibili turisti tedeschi Avaaz ha appena contribuito a fermare simili trivellazioni vicino ad Ibiza. E la Croazia non può fare a meno del turismo, che è oltre il 20% del suo PIL: sarà semplicemente terrorizzata di perdere anche la più piccola percentuale di turisti italiani. Firma subito e condividi con tutti:
https://secure.avaaz.org/it/italy_stop_croatia_oil_drilling_loc/?bGEiobb&v=51746
La comunità di Avaaz è già stata cruciale nel 2014 per salvare pezzi bellissimi del nostro ambiente: dal Parco Naturale del Sirente-Velino in Abruzzo, alle cime più alte delle Apuane, fino alla mobilitazione per il Clima che anche in Italia ha coinvolto decine di città e decine di migliaia di persone. E ora sta a noi lottare per l’Adriatico e forse l’intero Mediterraneo.
Con speranza e determinazione,
Luca, Francesco, Juliane, Luis, Sam, Christoph e tutto il team di Avaaz
MAGGIORI INFORMAZIONI
Petrolio, dalla Croazia 10 concessioni per trivellare nell’Adriatico. C’è anche l’Eni (Repubblica)
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2015/01/04/news/petrolio_croazia_eni-104271036/
Turismo record in Croazia vale quasi il 21% del Pil (Il Piccolo)
La corsa energetica della Croazia preoccupa il settore turistico (Wall Street Journal – IN INGLESE)
http://www.wsj.com/articles/croatias-rush-to-energy-development-worries-tourist-sector-1420207738
No alle trivellazioni nell’Adriatico. Stop da Tar Lazio e Regione Basilicata (ADNkronos)
Croazia, la vittoria del centro-destra non cambia nulla per il sì alle trivellazioni offshore (GreenReport)
Turisti tedeschi raccolgono 180mila firme contro le trivellazioni alle Baleari (El Mundo – IN SPAGNOLO)
http://www.elmundo.es/ciencia/2014/08/05/53e0ba38ca4741b27a8b457a.html
Piattaforme petrolifere in Adriatico, il Wwf preoccupato per l’ecosistema (Rimini today)
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