Riceviamo e pubblichiamo dalla Fisurf la seguente lettera di risposta alla campagna di diffamazione.
A seguito di una campagna di denigrazione nei nostri confronti, portata avanti ormai da tempo da chi non può vantare né i riconoscimenti, né i risultati raggiunti dalla FISURF, il Consiglio Federale ha deciso di ribattere con meno polemiche e più fatti concreti.
Per un migliore inquadramento delle attività federali è indispensabile capire il valore del riconoscimento ufficiale della FISURF da parte della massima autorità mondiale negli sport del Surf e del SUP, la International Surfing Association (ISA) di San Diego.
La valanga di accuse, anche di carattere personale, alcune relative a vicende vecchie due decenni o quasi, è vasta; noi ci limitiamo a rispondere a quelle che interessino maggiormente chi legge ora.
Il primo punto che desideriamo affrontare è quello del “non riconoscimento” da parte del CONI. Diciamo subito che nessuna associazione/federazione italiana di surf e derivati è attualmente riconosciuta dal CONI, se non tramite affiliazione delle suddette ai vari enti di promozione sportiva. Il motivo per cui FISURF non intende subordinarsi ad enti di promozione sportiva è molto semplice, quanto chiaro e onesto:
Secondo direttive del CONI stesso, chi intende presentare domanda di riconoscimento a Disciplina Associata (CONI) o a Federazione Sportiva Nazionale, non deve essere affiliato a nessun ente di promozione sportiva essendo questi ultimi già riconosciuti e dentro il CONI se pur con finalità diverse.
Dato che la ISA stessa esorta i propri membri affiliati ad intraprendere i passi necessari per ottenere il riconoscimento da parte dei rispettivi NOC (Comitati Olimpici Nazionali), FISURF preferisce rinunciare momentaneamente all’uso del logo CONI a favore di una corretta osservanza delle disposizioni impartite dal CONI stesso, perché il suo fine è ottenere il riconoscimento come Federazione autonoma da un Ente di Promozione sportiva che si occupa di decine e decine di discipline.
Una scelta, quindi, precisa e voluta. Con questo crediamo di aver chiarito una volta e per tutte che l’ostentato uso del logo CONI da parte di altre associazioni/federazioni concorrenti o presunte tali, non significa quindi una loro posizione privilegiata o un riconoscimento diretto da parte del nostro Comitato Olimpico Nazionale. Semmai il contrario, visto che se hanno deciso per questa strategia di affiliazione a un ente di promozione sportiva, hanno probabilmente rinunciato a seguire le direttive indicate per presentare in maniera corretta la domanda di riconoscimento al CONI.
Il secondo punto a cui vogliamo rispondere è invece quello che, secondo una originale quanto errata deduzione del nostro detrattore, non essendo la FISURF riconosciuta dal CONI, i corsi Istruttori ISA/FISURF non hanno nessun valore.
Queste dichiarazioni, non solo ledono la nostra immagine, ma quella della ISA stessa e di tutti gli Istruttori brevettati sul nostro territorio, per cui ci riserviamo di agire a vie legali, se dopo questo comunicato continuassero azioni di denigrazione dei brevetti ISA/FISURF. La ISA, non lo dimentichiamo mai, è riconosciuta dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) quale massima autorità mondiale negli sport del Surfing (SUP incluso), per cui i propri brevetti istruttori hanno una valenza nazionale ed internazionale, soggetta solo a particolari integrazioni sulle ore di tirocinio in alcuni (pochissimi) Paesi. Possiamo fare un elenco di noti istruttori italiani che grazie al brevetto ISA stanno regolarmente lavorando in tutto il mondo (vedi lista allegata).
Il Programma “Coach & Instructing Program” e il “Judging Official Program” sono i metodi più avanzati al mondo, prova ne è che i corsi ISA Judge forniscono i futuri giudici professionisti alla World Surfing League (ex- ASP). Come abbiamo premesso, non è nel nostro stile rispondere a sterili polemiche con altre polemiche. Siamo per fortuna in un paese democratico, e ognuno può tirare le proprie conclusioni. E’ evidente che, con la crisi e le entrate di denaro sempre più limitate per molti concittadini, è meglio prendere un brevetto riconosciuto non solo in Italia ma anche all’estero, la cui qualità e validità è attestata dalla massima autorità mondiale nel Surf e nel Sup: la ISA.
Ci sarà un motivo se anche la nazione surfisticamente più avanzata, (Australia), forma i propri istruttori Surf/SUP solo e unicamente utilizzando il metodo ISA?
Perché a una “certa persona” gli stato assegnato il ruolo di Presenter/Supervisor dei Corsi ISA per l’Italia?
La risposta è facile e semplice. L’ISA sa bene chi da decenni si dedica allo sviluppo del surf, chi ha fatto le necessarie esperienze nazionali e internazionali per coprire questo ruolo. All’estero, si ha rispetto di chi ha anzianità ed esperienza, e non lo si rimuove solo perché qualcuno “in patria” sgomita con colpi bassi per prendere il suo posto. Soprattutto se questo qualcuno è un emerito sconosciuto per l’ ISA e la FISURF e, soprattutto, se non ha dimostrato le sue competenze neppure in ambito nazionale. Negli allegati, una breve lista di noti istruttori brevettati FISURF/ISA, che stanno lavorando all’estero presso scuole locali o aperto loro scuole.
Riguardo altre critiche, è impossibile (e non ci va) rispondere a tutte quelle avanzate dal solito detrattore. Ci limitiamo a dire che il numero di eventi disputati nel corso degli ultimi tre anni è in costante aumento, coprendo tutte le discipline del Surf e del SUP e risultiamo una delle nazioni più attive in Europa. Così’ come lo sono le affiliazioni e le richieste di nuovi eventi. Portiamo avanti con ottimi risultati i programmi educativi sopra menzionati, con grande soddisfazione della ISA, tanto che siamo tra le nazioni rappresentative delle diverse discipline.
Possiamo migliorare?
Ovviamente! Non siamo qui a incensarci, e siamo sempre pronti a fare auto critica. Ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti, invece che separare il movimento in associazioni e federazioni dell’ultimo minuto. E’ per questo che guardiamo avanti e non indietro, e lanciamo un messaggio chiaro, onesto: entra in FISURF a dare una mano per costruire una federazione più unita ed efficiente. Posto per chi ha voglia di migliorare la nostra federazione, dimostrando di avere capacità di lavorare in team c’è. Posto per chi si avvicina richiedendo obbligatoriamente cariche e ruoli al vertice, (senza essersi affiliato, senza essere eletto da un’assemblea correttamente convocata, avendo conflitti d’interesse, ect ect) no, in FISURF non c’è. Come recita il motto ufficiale ISA (non a caso anche questo scimmiottato dal nostro detrattore): aiutaci… “For a Better Surfing Future”!
Per chi ha voglia di saperne di più e di verificare la veridicità delle nostre affermazioni, può leggere gli allegati e/o visitare il sito: www.isasurf.org
ALLEGATI:
La International Surfing Association (ISA) è riconosciuta dal CIO (International Olympic Committee) quale World Governing Authority for Surfing, StandUp Paddle (SUP) Surfing and Racing, e tutte le altre attività del wave riding. La ISA incorona i vari World Champions fin dal1964.
Gli ISA World Championship Series includono:
L’ ISA World Junior Surfing Championship
L’ ISA World Surfing Games
L’ ISA World Masters Surfing Championship
L’ ISA World StandUp Paddle (SUP) and Paddleboard Championship
L’ ISA World Longboard Championship.
L’ ISA World Bodyboard Championship
L’ ISA lavora anche per sviluppare lo sviluppo globale del surfing e fornire programmi formativi come il Judging & Officiating, Coaching & l’Instructing e Adapted Surfing (per disabili) e propone l’ ISA Individual Scholarship Program per surfisti Junior (under-18).
L’ ISA lavora in partnership con i suoi membri affiliati. I membri ISA sono le federazioni nazionali (NGB’s), in oltre 93 paesi sparsi nel globo (per l’Italia FISURF).
Gli ISA Surf Coaching & Instructing Educational Programs rappresentano lo standard internazionale per l’accredimento di Coaches e Instruttori nell’industria delle surfschool.
INCLUSIVITA’:
L’ISA è impegnata con tutti i surfisti. La sua filosofia è quella dell’inclusione: riconoscere il diritto di ognuno, senza distinzione di età, sesso, appartenenza etnica, livello di abilità, a far parte dello sport del surfing e le sue declinazioni. Quanto sopra contribuisce alla vera, autentica missione ISA, che è quella di sviluppare il surfing a livello globale.
SOMMARIO dell’ISA Coaching & Instructing Program [CIP]
L’ ISA CIP è stato fondato nel 1994 come un moderno programma educativo di coaching. I Coach di bambini, adulti, esperti, atleti con disabilità o di atleti avanzati (elite) di club, surf schools di livello regionale o nazionale possono divenmtare coach ancora più efficienti attraverso la partecipazione al CIP.
Gli obiettivi globali dell’ ISA Coaching & Instructing Program sono:
Stabilire un sistema di coaching Internazionale di Coaching and Instructing Courses, migliorando la sicurezza e l’efficacia dell’istruzione del surf nel mondo.
Sviluppare ulteriormente, attraverso programmi educativi, un insieme di conoscenze sul quale possono contare i Coach e gli Instruttori.
Favorire i Coach e gli Instruttori, fornire incoraggiamento e supporto.
Proporre il surf coaching and Instructing come un’attività globalmente standardizzata e altamente professionale con requisiti stringenti.
Per i singoli individui, il CIP mira a:
Incrementare fiducia e competenza nell’abilità di coaching.
Promuovere un continuo e progressivo miglioramento nella conoscenza e esperienza.
Incorporare principi elementari di scienza dello sport, favorendo un approccio al coaching più profondo. Promuovere l’uso di tecniche corrette e sicure.
Fornire una struttura per migliorare le abilità comunicative.
Incoraggiare lo sviluppo di tecniche innovative di coaching.
Fornire istruzioni di qualità in tutti i programmi di allenamento.
Incrementare la godibilità dello sport ai coach e agli atleti.
Il CIP training program include le seguenti componenti:
Principi di Coaching – fondamentali sulle prestazioni atletiche e di coaching
Sport specifici– esercizi, tecniche, strategie e approcci scientifici al particolare sport
Allenamento Coaching – coaching pratico e applicazione dei principi di coaching
Struttura del CIP
I programmi CIP utilizzano principi di allenamento basati sulla competenza. Ciò include:
Standard di Competenza che dettagliano i livelli di conoscenza e di abilità richiesti
Flessibilità nell’esecuzione di allenamenti educative
Equo accesso ai programmi educativi e equo metodo d’insegnamento
Valutazioni che misurino le competenze richieste
Una miscela di allenamento teorico e pratico
Aggiornamento – coach e giudici devono aggiornare il loro brevetto ogni 4 anni tramite un refreshment
Chi conduce e valuta i programmi di allenamento CIP? I CIP training programs sono condotti da selezionati organizzatori e presentatori ISA. Essi sono responsabili per valutare e verificare se un coach ha i requisiti necessari per un accreditamento, come istruttore, nel suo paese
ALCUNI DEGLI OLTRE 40 ISTRUTTORI CON BREVETTO ISA CHE LAVORANO ALL’ESTERO:
Nick Zanella: Hainan, China (Surf L1, Sup Flat Water L1)
Alessandro Lovo: Lanzarote, Canarie (Surf L1, L2)
Giovanni Cilio: Lanzarote, Canarie (Surf L1, L2)
Alessandro Servadei: Fuerteventura, Canarie (Surf L1, L2)
Emiliano Bufalini: Fuerteventura, Canarie (Surf L1, L2)
Matteo Tassisto: Fuerteventura, Canarie (Surf L1, L2)
Roberto Moretto: Pipa, Brasile (Surf L1, L2, SUP Specialist Module)
Luca Bonamico: Hossegor, Francia (Surf L1)
Andrea Bonamico: Hossegor, Francia (Surf L1)
Claudio Santavicca: Hossegor, Francia (Surf L1)
Massimo Guerra: Baleal, Portogallo (Surf L1)
Alexandro Moreschini: Dubai, Emirati Arabi (SUP Flat Water L1)
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