Patagonia ha presentato la nuova linea di mute serie R e noi l’abbiamo messa alla prova nei mesi più freddi dell’anno.
Patagonia R3
Quest’anno Patagonia ha presentato sul mercato la nuova linea di mure serie R, dalla R1 alla R4, disegnate per coprire tutti i range di temperatura dell’acqua, da fresca a fredda, puntando ancora una volta sull’innovazione, elemento che l’ha distinta fin dagli esordi, introducendo novità significative come la nuova struttura anatomica e un tessuto più sottile e resistente con cuciture esterne sigillate al 100% per mantenere la temperatura interna più alta possibile.
Sulla base di queste premesse, negli ultimi due mesi, alcuni tra i più freddi dell’anno, abbiamo avuto modo di testare una modello R3, che per i nostri mari dovrebbe essere l’ideale, essendo consigliato per acque tra gli 8° e i 12°C. Lo abbiamo testato sia nelle freddissime acque del nord Adriatico sia in quelle più miti del mar Ligure e sebbene in queste ultime non abbia tradito le aspettative, come era prevedibile, in quelle più fredde dell’Adriatico, con temperature registrate di 8-10°C bisogna dire che siamo rimasti piuttosto soddisfatti, riuscendo a rimanere in acqua due ore buone prima di cominciare a raffreddarsi, anche in condizioni di brezza fredda, che notoriamente accorcia i tempi di resistenza in acqua.
Il modello che ci è stato fornito per il test era un Back Zip, e a dir la verità inizialmente presentava qualche problemino di ingresso dell’acqua dalla parte posteriore del collo, problema che abbiamo poi risolto stringendo al massimo la chiusura a velcro e che non dovrebbe essere presente nei modelli front zip grazie al diverso tipo di struttura, maggiormente isolante.
La prima cosa che cattura l’attenzione nell’indossare la Patagonia è la sua struttura anatomica, che effettivamente non è solo una caratteristica dichiarata sulla carta e la si nota subito infilando braccia e gambe. A parità di taglia rispetto ad una muta tradizionale, nell’indossare una delle nuove Patagonia si fa quasi fatica a infilare braccia e gambe proprio per via del taglio anatomico, ma una volta indossata, la muta è perfettamente aderente al corpo e morbida.
Gli altri modelli della Patagonia serie R: R1, R2, R4
Uno dei motivi per cui risulta più difficile infilare mani e piedi è dovuto al fatto che le estremità di maniche e gambe sono dotate di una sorta di polsiere e cavigliere, inserti di neoprene (visibili anche in foto) superaderenti a polsi e caviglie, che sembra meno elastici del neoprene normale e proprio per questo rimangono aderenti impedendo l’ingresso di acqua da queste estremità. Questa particolarità, unita alle cuciture esterne sigillate al 100% come descritto e ad una guarnizione interna situata lungo la schiena che fa l’effetto di una lycra interna, sembra essere determinante per mantenere il calore più a lungo. Il tutto coadiuvato dal rivestimento in lana merino nei punti più delicati, busto e cosce, maggiormente bisognosi di calore (il tessuto che nelle foto si vede quadrettato e di colore arancio scuro)
Un’altra particolarità della muta Patagonia è quella di avere un tessuto mediamente più sottile rispetto a una equivalente muta di altra marca, garantendo la stessa protezione dal freddo e massima flessibilità, cosa che abbiamo subito notato durante il test. Con la R3 sembrava infatti di avere addosso una classica 3/2mm, avendo quindi movimenti più liberi ma rimanendo ugualmente caldi come se si indossasse una muta più spessa.
La linea R è stata studiata per essere utilizzata tutto l’anno e include naturalmente anche modelli per le altre stagioni (la R3 che abbiamo testato è la più calda per il nostro inverno, mentre al primo livello si trova la R1 che è più adatta a temperature dai 18 ai 23°C, e la R2 che è più indicata per le temperature primaverili 12-18°C. A dir la verità esiste anche un modello per temperature più estreme, la R4, disegnata per acque dai 3 agli 8°C, per chi non vuole rischiare nemmeno un accenno di brivido…
Ciao, secondo voi per fare surf nel Tirreno nella stagione invernale è meglio l’R2 o l’R3? Grazie!!
Con la R3 vai sul sicuro!