Un decreto legge rischia di portare all’estinzione del surf a Recco. Appello al Comune dell’associazione Blackwave.
Recco durante uno dei giorni migliori. Foto Nostrumcollective.it
Qui sotto riportiamo la lettera dell’associazione Blackwave in merito alla questione:
“Blackwave a.s.d. è un’ associazione sportiva che si occupa della promozione di sport quali surf, kayak, SUP e windsurf. Tra le attività e proposte turistiche offerte spiccano i centri estivi dedicati ai bambini dai 5 ai 14 anni, i tour guidati in kayak e SUP, l’ attività di scuola di surf, l’ organizzazione di eventi e manifestazioni sportive che portano a Recco ogni anno una grande quantità di persone.
Per capire di cosa si sta parlando riportiamo alcuni dei dati registrati nella sola ultima stagione estiva, dal 1 maggio 2015:
– Il Recco Surf Festival, evento di un giorno all’ insegna del surf e divertimento i pieno stile californiano, ha contato nell’ arco della giornata più di 4000 presenze
– Le collaborazioni coi centri estivi hanno portato più di 300 bambini a settimana (1.200 al mese)
– Vengono organizzate attività promozionali per bambini anche al di fuori dei centri estivi per offrire supporto alle famiglie di lavoratori.
– Più di 1200 persone hanno partecipato ai corsi e attività organizzate.
– 154 sono gli associati a Blackwave a.s.d. che vengono regolarmente a Recco per fare attività sportiva.
– Vari tour operator propongono all’ estero le nostre soluzioni turistiche legate all’ outdoor. Innumerevoli sono le gite organizzate per gruppi di francesi,svizzeri, tedeschi ed inglesi alla scoperta dell’ Area Marina Protetta del Parco Naturale di Portofino.
– MTV, quarta rete nazionale per importanza, ha girato una fiction sul surf a Recco in collaborazione con Blackwave a.s.d., e andata in onda in prima serata.
– TIM, la più importante azienda di telefonia italiana, ha girato uno spot pubblicitario utilizzando come tema il surf ed appoggiandosi a Blackwave a.s.d. per la realizzazione.
Tutto questo rischia di sparire per sempre dal territorio di Recco per via di un decreto legge che vieta la pratica del surf, attività di punta proposta da Blackwave. Attività che non solo porta turismo a Recco dando da lavorare anche agli altri esercenti, ma che educa anche al rispetto e la sicurezza in mare.
L’ obbiettivo di questa comunicazione non vuole essere una protesta, ma una richiesta di tutela da parte del Comune di Recco ad impegnarsi a riconoscere Blackwave a.s.d. , visto l’ operato ed il suo notevole apporto ed impegno turistico, come scuola di surf qualificata ed abilitata ad esercitare e proporre corsi in una zona di mare dedicata alla scuola di surf ed alla pratica di free surf durante il periodo della balneazione.
Blackwave si impegnerebbe inoltre a segnalare a tutti i surfisti esterni alla scuola e bagnanti la suddetta zona dedicata al surf mettendo bandiere segnaletiche a proprie spese.
A riguardo verrà organizzata una petizione e raccolta firme sia cartacea che on-line per sensibilizzare il Comune di Recco a cercare una soluzione. La raccolta firme cartacea sarà a disposizione presso il Blackwave Surf Shop in Passeggiata Punta S. Anna 8
Aiutateci a salvare lo sport ed il turismo in questa splendida regione.”
FIRMA LA PETIZIONE A QUESTO LINK:
https://www.change.org/p/comune-di-recco-creazione-di-una-zona-dedicata-al-surf-nelle-acque-davanti-alla-spiaggia-di-recco
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