L’atleta Quiksilver di Adaptive Surf ha effettuato i primi test con la Nazionale italiana di Snowboard Paralimpico
Fabrizio a Varazze, foto Roberto Silverio
California Sports è lieta di annunciare che Fabrizio Passetti, il suo atleta Quiksilver di Adaptive Surf, ha intrapreso il lento ma entusiasmante percorso che lo porterà a gareggiare con la Nazionale italiana di Snowboard Paralimpico.
Nelle scorse settimane è partito insieme a Igor Confortin, coach della Nazionale di snowboard, per effettuare i primi test sulla neve, studiare la reazione della protesi e capire come applicare le sue potenzialità nel surf anche sullo snowboard.
“Abbiamo affrontato inizialmente delle grosse difficoltà – ha commentato Confortin – ma poi abbiamo capito che erano imputabili alla protesi che usa e che non si adatta pienamente allo snowboard. Sicuramente delle modifiche della stessa ci avrebbero aiutato, ma considerando che ne aveva una solo a disposizione, il tempo era poco e la modifica gli avrebbe impedito di camminare correttamente ho preferito portare l’esperienza snowboard più similare possibile a quella surf con la modifica degli attacchi”.
Fabrizio durante i test con la Nazionale
Nonostante le difficoltà la prima esperienza di Fabrizio Passetti come atleta della nazionale italiana di Snowboard Paralimpico è stata più che positiva. “I risultati sono stati subito incoraggianti – ha aggiunto coach Confortin – ed infatti siamo riusciti in un’ora a fare quello che un principiante normale con predisposizione per lo snowboard farebbe in un tempo molto più lungo. Sicuramente per far esprimere al meglio le potenzialità di Fabrizio servirà una protesi adeguata e studiata soprattutto per i movimenti dello snowboard, in particolar modo in vista di future competizioni”.
“La strada sicuramente è molto lunga – ha concluso – e l’impegno costante di Fabrizio non basta. Per poter gareggiare e far bene deve avere a disposizione una protesi adatta a questa disciplina”.
Fabrizio Passetti ha perso una gamba all’età di 18 anni a causa di un incidente in moto. Da quel momento il suo desiderio più forte è sempre stato quello di rientrare in acqua e tornare a surfare come faceva prima.
Ce l’ha fatta e a settembre dello scorso anno è stato l’unico italiano a partecipare alla prima edizione dei mondiali ISA per Adaptive Surfer.
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“Passare dal surf allo snowboard è stata un’esperienza meravigliosa, un po’ come tornare ragazzino – ha commentato l’atleta California Sports – Se penso che solo 3 anni fa, se avessi dato retta ai medici, avrei smesso definitivamente di camminare, mi vengono i brividi”.
“Il tempo passato con coach Confortin e con gli altri ragazzi della nazionale non è stato molto ma, appena capito il problema della protesi, è stato tutto in discesa ed ho trovato lo Snowboard molto più semplice del Surf. Sono sicuro che con un buon allenamento e una protesi adattata per questa disciplina potrò dare davvero molto e non vedo l’ora di farlo”.
Per quanto riguarda invece i suoi progetti futuri Fabrizio non ha dubbi: “A causa dei ritardi della preparazione della nuova protesi sono solo cambiate le tempistiche, niente di più. Punto a vincere i prossimi campionati mondiali ISA per Adaptive Surfer, aprire la mia scuola di Surf per adaptive surf, volare a Bali per girare il primo video professionale in questa disciplina ed ovviamente continuare la preparazione con la Nazionale italiana di Snowboard Paralimpico in vista del Giochi Invernali del 2018”.
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