Disastro ambientale in Liguria. Petrolio già in spiaggia a Pegli e al largo di Varazze diretto verso ponente.
Per ironia della sorte, durante la notte del referendum la rottura di un oleodotto a Genova ha provocato uno sversamento di petrolio nei torrenti Fegino e Polcevera, arrivato ora fino al mare nonostante gli sforzi dei giorni scorsi di contenerlo.
Mareggiata a Pegli qualche anno fa. Foto Andrea Dell’Amico
La fuoriuscita è stata così imponente da richiedere l’intervento di 4 squadre dei vigili del fuoco, Capitaneria di porto, polizia municipale, carabinieri. Chiazze di greggio sono state portate dai venti e dalla corrente fino alla spiaggia di Pegli, inquinando 300 metri di lungomare, e sono state avvistate al largo di Varazze dirette verso ponente. Il rischio è quello che arrivino sulle coste francesi.
La preoccupazione maggiore ora è anche per le mareggiate previste da domani. Il mare molto mosso previsto nei prossimi giorni potrebbe provocare uno spostamento delle barriere di contenimento lasciando fuoriuscire il greggio spingendolo verso le coste.
La spiaggia di Pegli in queste ore.
Il sindaco di Varazze, Alessandro Bozzano, rassicura di aver predisposto un piano d’emergenza: “Ci siamo subito attivati per cercare di tenere sotto controllo la situazione. Abbiamo predisposto una task force d’emergenza con la Capitaneria, i vigili del fuoco e i vigili urbani tanto che ieri sera eravamo tutti operativi (un sopralluogo è stato compiuto in particolare nella zona dei bagni Nautilus ndr). A titolo puramente precauzionale abbiamo sistemato delle barriere assorbenti in mare e un mezzo antinquinamento ha perlustrato lo specchio antistante la costa varazzina. Possiamo dire che la chiazza che era stata avvistata è di modesta entità. Quindi non sussistono pericoli per la nostra costa. E’ chiaro, comunque, che restiamo in stato allerta con tutto il nostro dispositivo d’emergenza attivato ieri sera dopo che ci erano arrivate le prime segnalazioni”.
I lavori per arginare il fiume di petrolio intanto continuano, l’aria è irrespirabile, il puzzo di idrocarburi si sente per chilometri e il disastro ambientale è in atto. C’è anche preoccupazione per la presenza di gas e vapori che sono anche cancerogeni, come ha allertato il presidente di Legambiente Liguria Santo Grammatico: “Come dimostra la scelta di tenere chiusa la scuola, perché questi gas e vapori sono cancerogeni e al momento si avvertono a km di distanza.” ha dichiarato, “Si sta cercando di ridurli utilizzando gli schiumogeni. Ci auguriamo che l’esposizione delle persone sia minima e che il vento aiuti a trascinare via i vapori.”
Francesco Palattella a Pegli durante una mareggiata di qualche anno fa.