Sono il brasiliano Gabriel Medina e l’hawaiana Carissa Moore i vincitori della prima storica edizione del Surf Ranch Pro, il primo evento del campionato mondiale WSL disputato su onda artificiale dopo quello di Allentown nel 1985. La WSL ha già confermato la tappa di Leemore nel calendario 2019.
Il sole ha continuato a splendere per tutte quattro le giornate in programma al Ranch Surf di Leemore, dove si è svolta l’ottava tappa del World Tour, la prima su onda artificiale dal 1985 ad oggi. Quella del meteo poteva essere in effetti l’unica incognita nell’organizzazione di un evento in cui le onde sono create da una macchina con una precisione che lascia poco spazio agli imprevisti.
Per l’hawaiana Moore è stata la prima vittoria della stagione, con la quale si porta in quarta posizione. Stephanie Gilmore si piazza al secondo posto ma mantiene il vertice del ranking con 20.000 punti di distanza dalla Moore.
Medina ha conquistato invece la sua seconda vittoria consecutiva nel CT 2018, dopo quella del precedente evento a Teahupoo, e mantiene il secondo posto del ranking, appena dietro al connazionale Filipe Toledo che si è piazzato secondo, dal quale accorcia le distanze. Come ogni altro surfer in gara, Medina ha pianificato a tavolino la sua strategia sulle onde meccaniche di Leemore, accumulando punti a suon di manovre aeree, tra cui almeno un paio di Kerrupt che hanno fatto tuonare il pubblico presente al Ranch, e soprattutto sbagliando meno degli altri, elemento chiave per portare a casa il titolo.
Toledo è arrivato secondo dietro Medina, e dopo lo score più alto del contest (9,80) è arrivato a un passo dalla vittoria: la sua onda migliore si è aperta con un paio di off the lip, a cui è seguito un air reverse che pochi altri atleti in gara hanno avuto idea di provare a quel punto della destra, ad esso è seguito un off the top e poi il primo tubo da 11.8 secondi. Toledo ha poi vivacizzato con un primo alley-oop all’uscita dal tubo, un altro off the lip, un paio di floter per riposare le gambe e via nel secondo tubo sulla sezione finale dell’onda, ma questa volta all’uscita del tubo ha sparato un secondo alley-oop e dopo c’era ancora parete per un power carve e un ultimo off the lip. Il pubblico ha fatto tremare il Ranch e il punteggio poteva essere un perfect 10 ma è stato “solo” un 9.80.
Alla fine non avrebbe vinto ugualmente, perchè le onde successive non sarebbero state sufficient, ma ha portato a casa il primato mai visto prima in un contest di aver messo a segno tre air su una sola onda: un air reverse e due alley-oop.
Sulla precisione meccanica delle destre e sinistre del Ranch, a fare la differenza è stato quel pizzico di creatività aerea in più che alcuni degli atleti in gara ci hanno messo, unita alla capacità di fare meno errori possibili e arrivare fino in fondo all’onda. La perfezione ripetitiva delle onde create da King Kelly ha permesso così lo svolgimento dell’evento più performante di sempre, come lo ha definito lo stesso Medina.
Il primo, e fino allo scorso weekend, ultimo evento del campionato del mondo che si era svolto su un’onda artificiale risale al 1985. Allora si era svolto al Wildwater Kingdom di Allentown, Pennsylvania, su onde totalmente diverse da quella di Leemore ed era stato vinto da Tom Carrol su Michael Ho. Nell’arco dei 4 giorni di gara, il Ranch di Kelly Slater ha pompato un totale di 396 onde perfette di cui 264 per il tabellone maschile, 132 per quello femminile, equalmente suddivise tra sinistre e destre.
Per la WSL è stato un vero e proprio successo, tanto che l’evento è già stato confermato nel calendario 2019.
Surf Ranch Pro Men’s Final Results:
1 – Gabriel Medina (BRA) 17.86
2 – Filipe Toledo (BRA) 17.03
3 – Kelly Slater (USA) 16.27
4 – Kanoa Igarashi (JPN) 15.77
5 – Owen Wright (AUS) 15.40
6 – Julian Wilson (AUS) 15.37
7 – Sebastian Zietz (HAW) 15.07
8 – Miguel Pupo (BRA) 12.96
Surf Ranch Pro Women’s Final Results:
1 – Carissa Moore (HAW) 17.80
2 – Stephanie Gilmore (AUS) 16.70
3 – Lakey Peterson (USA) 16.57
4 – Caroline Marks (USA) 14.77
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