Il nostro precedente articolo pubblicato ieri ha generato più di qualche dubbio sulla possibilità di tornare a fare surf dal 4 maggio, cerchiamo quindi di fare chiarezza e analizzare nel dettaglio il nuovo Dpcm del 26 aprile 2020 con specifico riferimento alla pratica del surf.
Con il presente articolo vogliamo cercare di interpretare insieme a voi al meglio il dpcm, chiarire ciò che non è stato compreso nel precedente articolo e capire come si pone il surf in tutto questo.
Siamo d’accordo che il testo del nuovo decreto non brilla in chiarezza e lascia molti aspetti aperti alla libera interpretazione, questo è sicuramente uno dei motivi che possono indurre in errori o dubbi, e che andranno chiariti nei prossimi giorni attraverso decreti applicativi, chiarificazioni, deleghe alle regioni, ordinanze locali e quant’altro.
Cerchiamo quindi di interpretarlo nel miglior modo possibile, perchè nessuno, sicuramente a breve, ci dirà a chiare lettere che il surf è ammesso dal 4 maggio.
Innanzitutto chiariamo subito un punto fondamentale: non abbiamo mai detto nè scritto nel precedente articolo che dal 4 maggio potremo tornare tutti a surfare, indiscriminatamente e senza distinzioni.
Quello che abbiamo scritto invece è che il surf, in quanto attività sportiva individuale, è consentito dal nuovo dpcm, tuttavia da questo a tornare effettivamente in mare si pongono ancora alcuni ostacoli e andiamo a vedere quali sono nel dettaglio dell’articolo.
Partiamo dal principio e andiamo a leggere l’articolo del decreto che ci interessa, la lettera F dell’art. 1 recita così:
f) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;
Quello che emerge chiaramente da questa lettera, è che il lockdown sulle attività sportive individuali è finito! Dal 4 maggio saranno consentite e, come ha specificato il premier Conte in conferenza stampa, anche lontano da casa.
Ora analizziamo punto per punto l’articolo.
1. Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto.
Bene, a meno che non si voglia classificare il surf come attività ludica o ricreativa, al pari del pic nic al parco per intenderci, questo punto non ci interessa.
2. E’ consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria.
Possiamo ragionevolmente ritenere il surf un’attività sportiva individuale sulla base del fatto che lo stesso è definito sport individuale dalla stessa Federazione FISW come possiamo appurare in questa comunicazione, nonchè riconosciuto come disciplina sportiva olimpica ammessa ai prossimi Giochi Olimpici.
A questo punto possiamo convenire che il surf, in quanto attività sportiva individuale, in linea di principio potrà essere praticato a partire dal 4 maggio con l’inizio della fase due.
Diciamo in linea di principio poichè ci sono ancora alcuni ostacoli che si frappongono all’effettiva possibilità di tornare in mare e questi ostacoli sono costituiti dalle ordinanze locali, di regioni e comuni, che potrebbero introdurre misure più restrittive, come per esempio vietare l’accesso in spiaggia o in mare.
Consideriamo che il 3 maggio scadono le ordinanze che introducono misure più restrittive come l’accesso agli arenili, e dunque automaticamente dovrebbe essere garantito l’accesso in spiaggia in gran parte delle regioni se non in tutte, ma non è detto che le stesse ordinanze vengano ulteriormente prorogate, a livello nazionale o locale.
E’ notizia di poche ore fa che alcuni comuni della Liguria e della Sicilia hanno già dichiarato di voler aprire le spiagge, e quindi sarà sicuramente possibile andare a fare la famigerata nuotata in acque libere o il bagno di cui si parla tanto nelle ultime ore.
E il surf?
Salvo proroga delle ordinanze suddette rimarrebbe a questo punto solo da considerare le ordinanze delle capitanerie di porto, e non è comunque poca cosa…
Come abbiamo già scritto nel precedente articolo quindi l’ultima parola spetta alle ordinanze locali.
Chi potrà tornare a fare surf?
L’unica cosa certa al momento, basandoci sul testo del dpcm, è che potranno tornare eventualmente a surfare solo i surfisti di regioni che si affacciano sul mare nella rispettiva regione di appartenenza, essendo vietato lo spostamento tra regioni, se non motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
Sarà possibile spostarsi tra comuni per andare a surfare?
Questo dovrebbe essere possibile, dal momento infatti che l’attività sportiva è consentita questo dovrebbe essere un legittimo motivo di spostamento, in deroga alla famigerata lettera A, che vieta gli spostamenti se non per lavoro, salute o necessità. Gli spostamenti necessari per praticare l’attività sportiva dovrebbe essere ammessi quindi anche da un comune all’altro e con qualsiasi mezzo. L’unico confine rimarrebbe quindi quello regionale. Ma anche qui aspettiamo i chiarimenti di chi di dovere.
Ricapitolando:
Dal 4 maggio si potrà tornare a fare surf, se non sarà vietato da ordinanze locali e sempre che il surf non venga classificato come attività ludica o ricreativa. Purtroppo non tutti potranno tornare in mare, come per esempio i surfisti che provengono da regioni non affacciate sul mare.
Occorrerà rispettare la distanza di 2 metri l’uno dall’altro e questo sarà affidato al buon senso di tutti noi per far si che la situazione non precipiti e vengano reintrodotte nuove restrizioni.
Vademecum del ritorno in mare
Abbiamo cercato di stilare un elenco dei comportamenti responsabili da tenere, la dove non espressamente indicati nelle norme, per fare in modo di poter continuare a surfare senza interruzioni nei mesi a venire, se volete contribuire con idee ad elaborare un vademecum utile per tutti scriveteci in redazione@surfcorner.it o nei commenti a fondo articolo:
- Evitare assembramenti è la regola generale già prevista, evitare quindi anche gli assembramenti sulla line up o sul picco, cercando di mantenere la distanza di due metri richiesta dal decreto;
- Cercare di smistarsi in altri spot o picchi dove possibile;
- Evitare gli spot affollati ove possibile (vedi anche punto 2);
- Se lo spot è affollato e non ci sono altri spot o picchi disponibili, astenersi dall’entrare in mare affollando ulteriormente lo spot e aspettando che qualcuno esca (facendo una sorta di turni);
- Evitare il contatto o evitare situazioni che lo possano creare (es. droppare deliberatamente);
- Evitare di sostare eccessivamente a lungo in spiaggia o nei parcheggi creando assembramenti prima e/o dopo la session;
- Sono ovviamente sempre valide e da rispettare le comuni regole di comportamento in mare
Questi sono solo alcuni suggerimenti, che potrebbero evitarci di incorrere in problemi più seri. Non vogliamo dettare nessuna regola, soltanto suggerire alcuni comportamenti responsabili per rispettare la legge.
Per quanto non scritto, cerchiamo di fare sempre riferimento al buon senso e buon rientro in mare, per chi può!
Cover foto: Surfisti tornano in mare a Bondi Beach dopo la riapertura delle spiagge.
Da quanto si capisce nel DM non e possibile spostarsi tra comuni per fare sport… Se nel tuo comune c’e il mare potrai forse surfare e fare il bagno (dipendendo dalle ordinanze locali). Da nessuna parte si dice che e concesso lo spostamento in altri comuni per motivi di sport, diverso il caso se fai ciclismo o corsa. Non si dice neanche che si possa usare l’auto per andare in spiaggia…
Ci sara bisogno di tanta chiarezza e, soprattutto, di onde!
OKKK aspettiamo ..entro il 4 ci daranno (spero) maggiori delucidazioni.
Spostarsi con la propria auto nel propio comune per raggiungere un luogo dove svolgere attivita’ fisica non e’ ancora chiaro.
Ciao , ho appena letto il vostro articolo : Surf dopo il lockdown: si o no?
E’ possibile spostarsi da comune a comune di una stessa regione con l ‘ autocertificazione ( motivo attivita’ sportiva)?
esempio: comune di Rosignano mi sposto su Livorno
si potra’ fare??
grazie
Questo è un aspetto che deve essere chiarito ancora dal Governo. Per ora con gli elementi a disposizione, alcuni esperti interpretano la norma in senso favorevole, ovvero ti potrai spostare da comune a comune nel caso in cui tu abiti in un comune lontano dal mare, quindi solo per raggiungere la spiaggia a te più vicina. Nel caso quindi non dovrebbe essere possibile visto che la spiaggia più vicina è a Rosignano, e lo spostamento verso Livorno sarebbe superfluo. Ma ripetiamo, questo è da chiarire e per ora si tratta solo di un’interpretazione della norma che noi avalliamo. C’è anche chi la interpreta in maniera più restrittiva affermando che non è possibile lo spostamento da comune a comune.