La collaborazione ormai collaudata tra Sequoia e la CFD dell’ing. Riccardo Rossi si arricchisce di una nuova partnership con lo storico marchio australiano Aloha e nasce il CFD Fish, dove tradizione e performance moderna si incontrano in un mix perfetto. Lo shaper Marcello Zani ci ha svelato tutti i segreti del nuovo fish che ha fatto impazzire gli australiani…
Dopo due anni di studi e ricerche sul campo, Sequoia, ormai conosciuto come uno dei brand più innovativi nel panorama italiano, il primo ad applicare la CFD (Computer Fluido Dinamica) alla progettazione delle tavole da surf grazie all’apporto dell’ing. Riccardo Rossi di RED Fluid Dynamics, presenta la nuova linea di tavole dove spicca il nuovo CFD Fish in collaborazione con Aloha Surfboards, storico marchio australiano.
“Ovviamente sono super contento,” ha sbottato Marcello Zani, shaper Sequoia, “Aloha è molto rispettata perché nel periodo di “lotta” America contro Australia nei primi anni del mondiale surf tanti atleti -Australiani- erano nel team Aloha, e vincere i contest è la dimostrazione della qualità e dell’impegno.”
Già con i modelli della linea precedente, Sequoia ha fin da subito guardato oltre i confini nazionali pur mantenendo i piedi ben saldi sul territorio nazionale, con la collaborazione con Aloha però si passa al livello successivo e con l’apporto della CFD è riuscito a combinare la tradizione che la performance ai massimi livelli.
“Ho sempre cercato di lavorare con una visione internazionale ma è stato fondamentale per me ricevere fiducia in Italia, e crescere qui. Non sono ne americano ne australiano, sono Italiano e soprattutto sono giovane, tanti negozi e tanti riders hanno creduto in me, è stata la cosa più importante. Quando si compra una tavola, per quello che penso io, l’aspetto primario è propio a fiducia che si da al brand ed allo shaper, quindi devo un enorme grazie agli Italiani. Quello che piace in America, Australia e Giappone è propio il modo in cui in Italia si lavora, non è solo lo stile o l’immagine esteriore, sotto c’è sostanza.
E’ innegabile, siamo di indole un po’ “fighetti”, ma le nostre cose non sono solo belle, vogliamo che funzionino anche molto bene. Penso sia bello per l’Italia esportare il nostro stile e per uno shaper Italiano vendere una collab così importante.”
Perche un fish ?
Stiv Lis diceva: “Il fish ha velocità, manovrabilità ed un buon feeling nell’onda, non cerco altro.”
Io penso che il feeling sia più che buono visto che continuiamo ad usarlo dagli anni ’60.
E’ tanto tempo che pensavo ad un Fish Sequoia e ha richiesto anche tanto lavoro, ho scelto di partire dallo shape tradizionale e ho cercato di rispettare il più possibile lo stile originale apportando modifiche non estreme.
Il fish è una tavola fantastica ed inoltre mi piace tenere sempre collegato futuro e tradizioni.
Per chi è consigliato?
Se devo descrivere il CFD fish in due parole direi semplicemente che è un fish facile. Facile da usare e facile da manovrare, che è quello che cerco in tutti i miei shape, “easy access to the performance”. E’ quindi consigliato a tutti i livelli ed usabile davvero in quasi tutte le condizioni.
Cosa è cambiato nell’uso della CFD rispetto alla Enzo ?
Se la Enzo è stata la prima tavola studiata con l’aiuto della CFD per il Fish c’è stato uno step ulteriore, infatti abbiamo, assieme al team di RED Fluid Dynamic, elaborato tantissime analisi al computer, per esempio penso di aver disegnato e testato almeno sette tail diversi.
Ogni elemento veniva analizzato con diverse varianti, scelta la migliore e si passava allo step successivo, quando siamo andati finalmente in acqua lo Shape era esattamente quello che volevo.
E’ stato un lavoro molto lungo sul CFD FISH, per quasi due anni, ho lavorato tanto anche sulla costruzione della tavola, anche questo aspetto, per me fondamentale, ha richiesto molto tempo.
Quali sono i segreti dello shape di questa tavola ?
I fish non sono adatti ai principianti, lo stile è di derivazione bellyboarding e kneebording, quindi molto corto, e non di certo facilissimo, quindi la prima modifica che ho fatto e le prime analisi di conseguenza, è stata quella di allungare la tavola “strecciandola” allungandola, tutto invariato tranne la lunghezza. Questo dona un aiuto enorme nella facilità di utilizzo. Più lunghezza è sicuramente un aiuto fondamentale nella fase di remata e take-off, ma non solo.
Dalle analisi, infatti, risulta decisamente migliore lo shape allungato sia in velocità con un miglioramento dell’efficienza di +20% sia come l”hold”, la tenuta della tavola, +19%.
La larghezza standard su di una tavola più lunga non rendeva la surfata armoniosa, ho deciso quindi di stringere leggermente la tavola e ridisegnare un nuovo outline, infatti la 5’5” da un classico 20 3/8 ora è 19 3/4, ed è larga 16” ad un “feet” dal tail, con un nose più stretto.
Questa è stata la parte dove abbiamo lavorato maggiormente con la CFD sul setting della tavola. Ci siamo concentrati nel punto di attacco dell’acqua e sul punto di inversione della curva rocker, che è uno dei punti cruciali della performance della tavola. L’obiettivo era quello di non perdere lift, quindi velocità. Risulta quindi più facile il primo bottom per i principianti e medi surfer ed una tavola meno sticky e più forgivable rispetto al tradizionale fish in manovre più radicali, tutto con una velocità della tavola molto alta.
Ho adattato a questo anche il disegno dell’entry rocker, leggermente più curvata in modo da sposare stile e performance, ho rispettato il 0 rocker avanzato del fish tradizionale, una delle chiavi della surfata classica, garantendo però una manovrabilità più alta.
La curva del rocker del tail invece è nel range del fish tradizionale, abbiamo fatto diversi test in CFD, la curva classica da Fish (molto piatta) funziona perfettamente. Cambiare il rocker, avrebbe stravolto il feeling del fish, non ho quindi fatto grosse modifiche, solo piccoli aggiustamenti.
Lo stesso discorso vale per i concavi, aumentare velocità e manovrabilità con un concavo profondo era facile ma avrebbe portato alla perdita di facilità e stabilità, punto chiave di questo shape. Ho quindi deciso di mantenere un concavo classico molto piatto che rende la tavola super facile e sempre prevedibile. C’è un leggero double to “Vee” nelle pinne.
Il tail ha richiesto tanti disegni e tante prove per me e tante simulazione e informazioni elaborate dai ragazzi di RED. L’inverted double bat tail, o come è stato chiamato nel web, il “bat fish”, combina tradizione, efficenza idrodinamica ed un ottimo mix di lift e manovrabilità rimanendo molto vicino al design tradizionale.
Il CFD FISH inoltre ha stabilito un grande primato, infatti Aloha, iconico e storico brand Australiano, famoso per i titoli mondiali vinti e per gli shape innovativi, ha scelto di produrre tra le sue tavole questo fish made in Italy come “shape collab” con Sequoia per il 2021.
Ci tengo molto a parlare anche della costruzione, il nuovo CFD FISH sarà resinato con la tecnologia “superfast”, SF racchiude tante novità in campo di materiali, ho utilizzato infatti carbonio, basalto e il nuovo “Innegra”, questa volta però fuso direttamente con la fibra di vetro nel deck della tavola.
Tutto questo grazie ad una collaborazione con “Colan” Australia, infatti la costruzione SF è stata disegnata da me ed in uso esclusivo per Sequoia.
La tavola risulta ugualmente super leggera, ma più resistente e reattiva con le dimensioni del carbonio aumentate. Gli effetti invece di vibrazione sono stati ampiamente ridotti grazie all’effetto “dumper” della stuoia speciale con Innegra che attraversa tutta la lunghezza della tavola.
Abbiamo quindi un boost nel “pop” e nella velocità della tavola! Spero vi possiate divertire e migliorare con il nuovo CFD FISH !
Marcello Zani
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tail Shape: Inverted Double Bat
Fin System: Quad
Construction: SF Superfast
Wave Size: 0 – 3m
Skill Level: Beginner, Intermediate, Advanced, Professional
Wave Type: All Types of Waves
Più info: www.sequoiasurfboards.com/
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