Quattro volte campione italiano junior, a 14 anni Michele Scoppa ha già messo a segno qualche piccolo record ed è sempre in giro ad allenarsi, se non con la nazionale, con la famiglia e suo fratello Tommaso. Ecco chi è il super grommet su cui la nazionale ripone le sue speranze.
Non è facile raggiungerlo, ha solo 14 anni ma gira già il mondo, nel momento in cui scriviamo è di nuovo in Costa Rica per il raduno con la Nazionale Italiana. Ha conquistato quattro titoli di campione italiano Junior ed ora è pronto per affacciarsi alle competizioni internazionali.
Michele Scoppa, classe 2008, atleta delle Fiamme Oro, è sulla tavola da quando non aveva ancora 7 anni, a 10 anni è stato convocato in Nazionale e da allora non l’ha mai lasciata. A Buggerru si è appena aggiudicato il suo 4° titolo consecutivo di Campione italiano Juniores, di cui tre nell’under 12 e l’ultimo nell’under 14.
Sono passati poco più di quattro anni da quando abbiamo conosciuto un allora acerbo Michele Scoppa in quell’ottobre 2017 durante un surf trip insieme a Hossegor presso la Facciosnao Surf House. A quel tempo aveva nove anni, denotava già un talento pronto a sbocciare e l’anno successivo all’età di 10 anni sarebbe diventato il più giovane campione italiano under 12 nella storia del surf italiano.
Allora non sapevamo che quello era solo l’inizio della sua giovane carriera, da lì in poi “Michelino” ha cavalcato un’ascesa impressionante, collezionando numerosi successi e un titolo italiano dietro l’altro, dominando la gran parte degli eventi a cui ha partecipato, inclusi due eventi alle Hawaii nel Campionato Nazionale Juniores dell’HSA (Hawaii Surfing Association).
Quest’anno, forse per la prima volta, giunto in Sardegna per la finale non aveva ancora la vittoria in tasca, dal momento che, pur avendo vinto la prima tappa del campionato, si era piazzato secondo a quella successiva di Viareggio. Qui, forse a causa del passaggio dall’acqua calda e dal clima tropicale del Costa Rica, dove era appena stato in raduno con la Nazionale Italiana, all’acqua gelata di un classico dicembre italiano, non era riuscito a sfoderare il suo miglior surf concludendo con un secondo posto.
Ma la doccia fredda di Viareggio sembra avergli dato la grinta per arrivare alla finale di Buggerru più avvelenato che mai, voglioso di riconquistare il gradino più alto del podio. In Sardegna Michele è arrivato non solo allenato, grazie agli allenamenti a Fuerteventura, ma soprattutto con la voglia di vincere e far vedere a tutti il suo surf radicale e allo stesso tempo elegante, all’altezza delle categorie dei più grandi. Velocità, potenza e fluidità, ma anche un’ottima selezione dell’onda, gli hanno assicurato la vittoria già dopo pochi minuti dall’inizio della finale e con essa il quarto titolo italiano.
Michele con il fratello maggiore Tommaso a Buggerru
Complimenti per il tuo 4° titolo Michele! Possiamo dire che il 2021 per te si è concluso con un bilancio positivo?
Si, direi che si è concluso molto bene, nonostante i problemi legati al Covid che tutti conosciamo. Il mio 2021 è cominciato e si è concluso a Fuerteventura, dove mi alleno piuttosto spesso.
A proposito di allenamenti, si sa che in Italia non si riesce a surfare con grande continuità ma tu sembri comunque in gran forma. A parte Fuerteventura, in quali altri posti ti sei allenato o ti alleni abitualmente?
Grazie alla mia famiglia e alla Federazione cerco di viaggiare più possibile, compatibilmente anche con la scuola, sfruttando per esempio tutti i periodi di vacanza scolastica per fare viaggi di surf.
Quest’anno a Pasqua sono stato in Sardegna, dove mi alleno con Nicola Bresciani, che è mio allenatore anche in Nazionale e con cui mi trovo molto bene. Poi, grazie alla Federazione FISW Surfing ho avuto la possibilità di allenarmi con Yann Martin per diverse settimane a Ericeira, in Portogallo, con il gruppo della Nazionale Italiana juniores, e di chiudere l’estate ad Hossegor, in Francia, con gli amici. A novembre sono stato in Costa Rica sempre con la nazionale italiana e a Natale con la mia famiglia a Fuerteventura. Direi che non posso lamentarmi, ma ti confesso che mi mancano tanto le Hawaii, perché a causa delle restrizioni per il Covid sono già due anni che non riusciamo ad andare. Lì il livello anche tra i ragazzini è altissimo e ti capita anche di stare sulla line up accanto a campioni come Carissa Moore, Zeke Lau, Seth Moniz… tutti molto friendly.
Hai la fortuna di avere due allenatori esperti e preziosi. Quali sono stati gli insegnamenti più importanti che ti hanno trasmesso?
Yann Martin, le colonel, mi ha trasmesso il suo mantra: selezione, prima sezione, combo. Ovvero, selezione dell’onda, entrata in prima sezione e la combo. Abbiamo fatto tanto tanto lavoro su questo. Nicola Bresciani mi aiuta molto con consigli sulla tattica di gara, su come leggere il mare e sulla preparazione anche fuori dall’acqua.
Il passaggio dagli U12 agli U14 non sembra averti traumatizzato. Com’è stato, ce ne vuoi parlare?
E’ andata bene direi, ero molto stimolato per il passaggio di categoria (U14) e dall’idea di gareggiare anche con nuovi avversari, tra cui il mio amico Leito Apreda, che vive in Costa Rica ed è anche mio compagno in Nazionale, molto bravo nelle manovre aeree.
La delusione di Viareggio credo sia stata una lezione utile per me, perché mi ha insegnato che per essere vincenti bisogna essere al 100% e stare bene fisicamente. Ero appena tornato dal Costa Rica, forse per lo sbalzo termico o la stanchezza del viaggio, non stavo letteralmente in piedi sulla tavola, nel senso che non sentivo i piedi sulla tavola, comunque sono contento per la vittoria del mio amico Samu Manfredi che ha sfoderato una bella prestazione.
La finale a Buggerru a gennaio è stata molto bella e mi sono anche divertito molto con tutti i miei amici di sempre. Abbiamo anche giocato a calcetto nel campo comunale!!!
Ultimamente si parla molto di sponsor e del fatto che al giorno d’oggi molti atleti del QS non hanno nessun supporto. Chi ti supporta?
Quest’anno sono supportato da Rip Curl, grazie a Surf Clash di Francesco Mangino, faccio anche parte del team di City Beach e Tao Patch (dispositivi di nanotecnologia per l’equilibrio e la postura), infine Fort Up, un integratore energetico.
Ultimamente sei stato molto in giro. Portogallo, Francia, Costa Rica, Canarie, Sardegna… Un posto nuovo dove ti piacerebbe surfare?
Bali
Come ti tieni in allenamento quando non ci sono le onde?
Prima praticavo il parkour, che mi aiutava molto con le manovre aeree e l’agilità, purtroppo a causa del covid non sono più andato e così cerco di tenermi in allenamento da solo, facendo ginnastica a corpo libero. Ogni tanto gioco a calcio con gli amici, ma questo non lo dovrebbero sapere gli allenatori della nazionale… Poi faccio snowboard, skate, beach volley, tutto quello che si può fare per non stare fermo a studiare!
Che scuola frequenti?
Liceo scientifico.
Sei bravo a scuola tanto quanto sul surf?
Diciamo che sarei molto bravo se fossi meno vivace in classe e se mi impegnassi con maggiore continuità. I viaggi di surf non mi aiutano molto in realtà, ma io ce la metterò tutta per essere promosso e non avere debiti per l’estate.
Come vedi il tuo futuro nel surf? Quali risultati ti piacerebbe raggiungere?
Il surf per me è gioia pura, sinceramente non so cosa riserva il futuro e quali risultati potrò raggiungere. Certamente oltre al freesurf mi piace moltissimo la competizione e il clima delle gare, sono sicuro che ce la metterò tutta per fare sempre del mio meglio, in special modo per non deludere la fiducia della Federazione e del Team Italia che stanno credendo in me, così come delle Fiamme Oro e di tutti coloro che mi incoraggiano e mi sostengono.
Quali sono i prossimi appuntamenti in programma? (gare, freesurf, viaggi….)
Dopo il raduno con la Nazionale in Costa Rica seguirò altri allenamenti con la Federazione, che sta facendo un grande sforzo per far crescere questo sport e che ringrazio ancora. Spero di poter partecipare al mondiale in Salvador a maggio e all’europeo juniores in Portogallo a luglio, ovviamente parteciperò al campionato Italiano Juniores con l’entusiasmo di sempre.
Bravo Michele, In bocca al lupo!
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