Surfcorner.it – Le nove tonnellate di olio combustibile, fuoriuscite ieri dalla Chemsta Eagle, nave cisterna coreana battente bandiera panamense, mentre navigava ad un miglio dalla costa di Livorno, si sono riversate spinte dal libeccio sulla costa livornese nel tratto tra l’Accademia navale e la Bellana.
Gli spot interessati in questo tratto di costa sono i Bagni Fiume e altri spot cittadini. La zona più contaminata è quella a nord dei Bagni Fiume, mentre a sud, da Bagni Lido in giù non è al momento contaminata.
Oggi il vento è previsto in rotazione a maestrale, con il rischio che l’inquinamento venga spostato verso sud.
I lavori per la bonifica sono cominciati subito ieri ma la “soluzione” del problema si presenta lunga a laboriosa, mentre la stessa stagione balneare è a rischio in quanto gli stabilimenti più frequentati si trovano proprio al centro della zona contaminata.
I danni sono già stati stimati in misura ingente ed il pericolo di ulteriori danni non è escluso.
Il libeccio di ieri ha sparato il catrame sulle automobili e sulle barche ormeggiate, per non contare poi il disastro ambientale che ne deriva.
Il carburante finito in mare è un tipo di olio combustibile utilizzato per alimentare la nave stessa, particolarmente denso e che necessita di essere scaldato per essere utilizzato. E’ un materiale estremamente vischioso, esattamente come si presenta lungo la passeggiata di viale Italia, come una specie di miele nero di tanto in tanto condensato in pezzi di catrame.
Lascia un commento