Riceviamo e pubblichiamo il comunicato congiunto dei surf club Banzai e Santa Marinella, a proposito delle ultime urgenze che mettono a rischio il Porto di Santa Marinella.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
Il Presidente del Banzai Surf Club, Maurizio Di Spirito e il Presidente del Santa Marinella Surf Club Alessandro Marciano, venuti a conoscenza dell’imminente inizio dei lavori per la creazione di una nuova “isola di cemento e scogli” adiacente al Porto Odescalchi lato sud, esprimono tutta la loro indignazione verso l’ennesimo scempio ambientale che si sta per realizzare a Santa Marinella. Con la scusa di sistemare i fossi, infatti, nel 2006, l’Amministrazione Comunale approvò un “Progetto di ripristino del Fosso di S. M. Morgana”, fosso adiacente all’imbocco del Porto.
I due Presidenti non comprendono come la parola “ripristino” possa essere tanto largamente interpretata da farvi comprendere la creazione di una isola di diverse centinaia di metri quadri che dalle acque del mare si sollevi fino al piano dell’attuale area di rimessaggio del Porto. Se questi lavori, come sono stati quelli al km 58,000 vanno inquadrati come di “lavori di somma urgenza” per un imminente stato di pericolo, non si capisce perchè non si faccia cessare lo stato di pericolo limitando l’intervento alla messa in sicurezza del bene patrimoniale in pericolo. Sia per il km 58,000 che per il fosso S. M. Morgana, infatti, a parere dei due Presidenti, sarebbe stato sufficiente una progettazione meno invadente e più ricondotta al consolidamento dell’esistente.
Con questi procedimenti “urgenti”, infatti, a Santa Marinella si riescono a raggiungere, indirettamente, altri interessi più o meno comuni come la creazione di un arenile o di un area di rimessaggio in più, andando a distruggere ancora una volta patrimoni naturali nel quale i cittadini surfisti di Santa Marinella (verrebbe da dire cittadini di serie B) trovano il loro diletto senza pesare un € sul bilancio comunale.
Come è stato per il Km 58,000 e come sarà per il Porto di Santa Marinella, i surfisti non hanno mai detto no e basta, ma, in chiave costruttiva, hanno sempre cercato un dialogo per la ricerca di soluzioni che potessero andare bene a tutti i soggetti fruitori di quelle aree.
Innanzi al progetto di allargamento del Porto Odescalchi, intervento in cui quasi tutta la cittadinanza vedeva il rilancio economico di Santa Marinella, anche se questo distruggeva ben quattro posti dove si pratica il surf, i due Presidenti hanno dapprima provato a far ripensare l’Amministrazione e poi proposto la creazione di altre aree per il surf organizzando conferenze sui reef artificiali e facendo proposte di modifica dei redigendi progetti come quello che vedrà la creazione di barriere soffolte a largo di Santa Severa, barriere che se posizionate secondo determinati criteri tecnici, oltre che a garantire la preservazione dall’erosione creerebbero nuovi posti per surfare.
Ancora una volta i giovani surfisti di Santa Marinella, quindi, dovranno alzare la voce per farsi sentire ed evitare l’estinzione. Come ormai anche i sassi sanno, a Santa Marinella si pratica il surf in molti tratti di costa, non solo a Banzai, tratti che sono stati segnalati alla Amministrazione Comunale e resi noti a tutti con la pubblicazione sui siti internet delle due Associazioni; ma evidentemente, il falso interesse per questo sport, l’indotto economico la pubblicità che porta a questa cittadina proprio non interessano.
Da diversi anni le altre località surfistiche d’Italia, invidiose del patrimonio surfistico a disposizione del nostro comune, stanno promuovendo attività e progetti per lo sviluppo del surf. A Marina di Carrara, ad esempio, il Prof. Leopoldo Franco stà collaborando con l’Amministrazione Comunale del posto per la creazione di surf reef artificiali e più in generale, in tutta Italia continuano a nascere nuovi Surf Club con la voglia di ricreare nelle loro zone quanto di meglio è stato fatto in questi ultimi 15 anni a Santa Marinella in termini di eventi agonistici, culturali ed economici.
Per ora, concludono i due Presidenti, speriamo che il Commissario Prefettizio chieda lo stop dei lavori al Porto per una migliore comprensione della reale necessità e appropriatezza della costruenda opera, scongiurando così l’organizzazione di una manifestazione di piazza come avvenne per la distruzione dello spot al km 58,00; per il futuro, invece, i due Presidenti chiederanno risposte certe alla Amministrazione che verrà, a cominciare dalla salvaguardia di Banzai prima e di tutti gli altri spot poi.
Maurizio di Spirito (Banzai Surf Club)
Alessandro Marcianò (Santa Marinella Surf Club)
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