Si chiama H-BOMB la nuova muta Rip Curl capace di riscaldarsi e raggiungere una temperatura di 48°C. Sembra un prodotto venuto dallo spazio ma dopo due anni di test e prove, Rip Curl annuncia il suo arrivo nel mercato internazionale.
Dal 1969 viene riconosciuto alla surf company australiana una grande capacità nella realizzazione di mute da surf, vere e proprie compagne di viaggi per i surfisti di tutto il mondo.
Gli anni di esperienza nella produzione delle “wetsuit”, hanno spinto i tecnici Rip Curl verso obiettivi sempre più all’avanguardia, vicini ai confini della realtà.
L’idea di partenza era chiara e precisa, come il suo obiettivo: realizzare la prima muta al mondo in neoprene, capace di riscaldarsi per non fermarsi davanti a nessun limite di freddo.
Il calore della muta H-Bomb è ricavato da speciali elementi, posizionati sulla schiena, in grado di riscaldarsi grazie all’alimentazione di due batterie, 120 gr l’una con una potenza di 7,4 volt. La temperatura della muta può essere attivata tramite un “control” colorato che consente tre diversi utilizzi:
A) LUCE BLU – 44°C – 46°C – autonomia di due/due ore e mezzo
B) LUCE VIOLA – 46°C – 48°C – autonomia di due ore
C) LUCE ROSSA – 48°C – 51°C – autonomia di un’ora/un’ora e mezza
La sfida del brand Rip Curl è stata quella di produrre una muta con elementi termici azionati da batterie, che mantenesse allo stesso tempo le qualità della muta già presente sul mercato Rip Curl E3: leggerezza, calore e flessibilità.
Ricerca, sviluppo e i continui test sostenuti dal team ufficiale Rip Curl e del campione del mondo Mick Fanning, hanno perfezionato la muta H-BOMB in ogni suo dettaglio rendendolo il prodotto più all’avanguardia del momento. Il calore parte dalla schiena ma, come mostrano le immagini 1-2-3, viene distribuito nel resto del corpo raggiungendo anche le parti più estreme. Quando si “surfa” in acque fredde, la prima reazione del corpo è di ridurre la circolazione arteriosa nelle aree lontane del cuore, ecco perché le mani e piedi diventano freddi. Per garantire l’efficacia di H-BOMB la muta è stata provata nelle fredde acque del polo nord.
Testing
Due anni di studi e prove hanno dimostrato che l’uso delle batterie e degli speciali elementi riscaldabili non sono pericolosi se vengono a contatto con l’acqua.
A prova di squalo
Gli squali hanno dei particolari sensori che potrebbero essere attratti dai leggeri impulsi emessi dalle batterie. Per esseri sicuri, Rip Curl ha fatto testare la muta H-BOMB dall’autorità N.S.B. (Natal Sharks Board). Dagli studi non è emerso nessun dato o collegamento che identifichi la muta H-BOMB pericolosa in quanto capace di non attirare gli squali.
Natal Sharks Board è situata in Durban, Sud Africa e a livello mondiale è riconosciuta come primo ente specializzato nella vita e comportamento degli squali.
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