Si è svolto sabato 7 Marzo il secondo convegno sulla
cultura del surf, organizzato dal Wild Boys surf club di
Oristano.
Il convegno ha avuto interessanti spunti legati non solo al
surf in quanto sport ma anche riguardo ai sui aspetti
storici ed etnografici oltre che gli aspetti riguardanti
direttamente l’ambiente marino e costiero.
Dopo l’apertura del convegno dove Sergio Balia ha
incantato il folto pubblico con i suoni di canna delle
“Launeddas” e con la presentazione del costume
folkloristico che rappresenta la cultura di Oristano a cui
si è unita la maschera lignea dei Mamuthones di Mamoiada ha
preso la parola il Prof . Raimondo Zucca che ha illustrato
la storia del surf fin dalle sue origini, dai cosidetti
“petroglifi” rappresentazioni di tavole incise sulla
pietra di età antichissima, passando attraverso le culture
Polinesiane e degli Dei arrivati su tavole da surf e via
discorrendo sui popoli che frequentavano il mediterraneo,
dove già intorno al VIII sec. A.C il vento di maestrale
era già conosciuto per la sua forza.
Il biologo Bruno Paliaga ha successivamente trattato le
problematiche derivate dall’erosione dei litorali, alle
necessità di tutela, la sostenibilià ambientale e le
possibilià di fare del surf un volano per lo sviluppo
economico soprattutto nell’Area di Capo Mannu, conosciuta
ormai in tutta Europa.
Anna Lacci, biologa e che si occupa di educazione ambientale
ha parlato della necessità e dell’importanza della
sensibilizzazione sulle problematiche ambientali soprattutto
legate alla conoscenza della Biodiversità.
Luca Pilloni ha illustrato le numerose iniziative che
l’Associazione wild boys si propone non solo nel campo del
surf da onda in senso stretto ma anche l’importanza che
potrebbero assumere i surfisti nel salvamento a mare.
Sono state illustrate le manifestazioni di carattere
agonistico previste a partire dalla primavera, è infatti
prevista nelle acque di Santa Caterina una prova di
Campionato Sardo, mentre nel mese di Agosto si svolgerà il
Festival del surf.
Infine Alberto Costa ha illustrato le Iniziative Oceaniche,
giornate di pulizia delle spiagge promosse da Surfrider
Foundation in tutto il mondo. Sono stati passati in
rassegna i problemi relativi al problema dei Macrorifiuti,
l’impatto di essi sulla flora, la fauna e sull’intero
ecosistema.
Il convegno si è chiuso con la promessa da parte degli
organizzatori di riproporre l’iniziativa unitamente ad
altre associazioni e coinvolgendo maggiormente gli
amministratori locali magari subito a ridosso della stagione
estiva.
Sabato 21 marzo si è svolta la manifestazione per la
pulizia dedicata alle cale e alle spiagge nell’area di
Capo Mannu, Mandriola e Santa Caterina di Pittinuri.
Numerosi surfisti e non hanno partecipato con entusiasmo in
una giornata di sole primaverile. Decine di sacchi sono
stati riempiti di macrorifiuti in prevalenza di plastica.
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