ROMA (27 marzo) – Era sotto l’effetto dell’alcol e della cocaina il giovane di 31 anni che mercoledì notte alla guida di una Mini Cooper ha travolto e ucciso un centauro di 34 anni, l’avvocato Lamberto Lauri, residente a Lavinio, sul tratto del Gra all’altezza dello svincolo per la Romanina. Un incidente pauroso. Un impatto micidiale a tal punto che il povero ragazzo in sella al suo scooter è stato decapitato e mutilato agli arti.
A compiere il sopralluogo le pattuglie della Stradale di Settebagni. Anche gli agenti sono rimasti scossi davanti alla tragica scena: «In tanti anni di servizio non avevamo mai visto una cosa simile», hanno commentato. Da una prima ricostruzione, la Cooper avrebbe tamponato il giovane che si trovava in sella al suo Suzuky stritolandolo tra le lamiere della vettura. L’auto viaggiava ad alta velocità e ha travolto lo scooter risucchiando il centauro sotto le ruote, che hanno fatto scempio del corpo trascinandolo per almeno duecento metri. L’uomo ha perso anche una gamba.
L’investitore è stato portato al Villa Irma per gli accertamenti del caso: qui è risultato positivo ai test per verificare la presenza di alcol e droga. Insomma, secondo gli accertamenti, si è messo al volante dopo avere sniffato cocaina e bevuto più del dovuto. La Stradale ha fatto rapporto sulla dinamica dell’incidente al magistrato di turno che comunque, per il momento, ha deciso di indagare a piede libero l’investitore. Questi, lavora in un supermercato, non ha mai commesso alcun reato e ha anche cercato di aiutare i soccorsi.
L’incidente è accaduto dopo la mezzanotte sulla carreggiata esterna del Gran Raccordo Anulare. Sulla Mini Cooper c’erano anche due amici del ragazzo che si trovava al volante. L’auto è piombata inspiegabilmente sul Suzuki che è stato quasi disintegrato dall’impatto: i pezzi del motore sono stati trovati a decine di metri di distanza e il telaio è stato completamente deformato. Lamberto Lauri non ha avuto neanche il tempo di capire travolto com’è stato da quel bolide.
E’ sbalzato all’indietro sul parabrezza dell’auto per poi finire sotto le ruote. Il serbatoio dello scooter ha perso benzina e le scintille. a causa dell’attrito con l’asfalto, hanno alimentato un incendio che si è propagato anche sull’auto investitrice. I tre giovani hanno fatto in tempo ad uscire fuori dalla vettura prima che venisse avvolta dalle fiamme. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco. Lamberto Lauri era un professionista stimato.
I colleghi lo hanno aspettato per buona parte della mattinata di ieri per una causa penale presso la Sezione di Anzio del Tribunale di Velletri. Preoccupati, lo hanno chiamato più volte sul telefonino che però risultava staccato. Intorno alle 11 è stato il padre dell’avvocato a telefonare ad un altro avvocato per dare la notizia della tragica morte del figlio.
Dopo aver frequentato il liceo scientifico Innocenzo XII, l’avvocato Lauri aveva ottenuto l’abilitazione due anni fa e svolgeva la sua attività tra Roma ed Anzio dove aveva trovato appoggio presso lo studio legale Del Giaccio-Colella. Divideva dunque il suo lavoro tra Roma, dove viveva in un appartamento in affitto, e Lavinio dove invece abitava con i genitori e la sorella più piccola; amava tornare ad Anzio anche per coltivare la sua grande passione, il surf. L’altra sera, quando si è verificato l’incidente stava rientrando presso la propria abitazione romana. L’avvocato Lauri lascia i genitori (il papà è stato per lunghi anni dirigente della Colgate-Palmolive ad Anzio) e una sorella più piccola.
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