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Il Successo di Surf Snowdonia

Il primo Wavegarden aperto al pubblico aprirà a luglio 2015, ma ci sono altre cose da sapere su Snowdonia, che ne hanno decretato il successo.

Surf Snowdonia, il primo Wavegarden aperto al pubblico in fase di realizzazione nel Galles del Nord, è anche il primo esempio di Wavegarden di successo in tutto il mondo, il primo che è passato dalle parole ai fatti, e la cui costruzione procede a pieno ritmo, con apertura prevista a luglio 2015 giusto in tempo per la stagione estiva. I dettagli che sono stati la chiave del successo di questo progetto sono interessanti, e potrebbero costituire un precedente da cui prendere spunto per garantire il successo di progetti in discussione in altri paesi.

 

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© Surf Snowdonia 2015

 

 

I lavori del park proseguono a pieno ritmo e nel frattempo emergono anche ulteriori dettagli, dai quali si evince il successo del progetto, il primo ad aver ottenuto il via libera delle amministrazioni ed essere quindi passato concretamente alla fase di realizzazione.

Surf Snowdonia sorgerà in una vallata dove un tempo c’era una fabbrica di alluminio poi chiusa. Questo ha come vantaggio che alcune delle strutture precedentemente utilizzate dalla fabbrica potranno essere riutilizzate per il Wavegarden, come per esempio i condotti dell’acqua, attraverso i quali si potrà far arrivare l’acqua necessaria al funzionamento della wave pool. L’elettricità sarà fornita da una vicina centrale idroelettrica già operativa.

La wave pool sarà strutturata come quella che di vede nei video, con il molo centrale e le due onde ai lati, con la differenza che da ogni lato del modo ci saranno due reef paralleli, il primo in grado di generare l’onda adiacente al molo, di altezza di 2 metri, la stessa onde poi passerà da un canale d’acqua più alta fino al secondo reef dove produrrà un’onda di 1,3 metri per i livelli di surf intermedi. In questo modo, se per ogni minuto è possibile generare un’onda di 2 metri, si potranno avere 4 onde surfabili ogni minuto, due per ogni lato del molo. Senza contare l’area per i principianti alla fine della piscina.

 

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Il progetto Surf Snowdonia, ha spiegato il suo direttore Andy Ainscough in una recente intervista per MSW, è basilarmente un progetto finanziato privatamente, che però è riuscito a trovare fondi pubblici, con la prospettiva da un lato di bonificare l’area della ex fabbrica di alluminio, piena di oli, solventi e altri materiali che la rendevano sicuramente poco attraente ad altri investitori, dall’altro lato la prospettiva dell’attrazione turistica e di nuovi 60 posti di lavoro. Questi elementi sono stati la chiave del successo del progetto, ha ammesso Andy, e dell’appoggio governativo che ha così concesso parte dei finanziamenti.

Una volta superato l’ostacolo burocratico, gli altri dettagli da risolvere erano il problema minore, come per esempio il problema del backwash, ovvero come eliminare il backwash per fare in modo che ogni onda generata ogni minuto non venisse “sporcata” dal backwash dell’onda precedente. Il problema è stato risolto allargando la piscina, che sarà quindi di 113 metri di larghezza, in modo da far defluire le acque ai lati e lasciare il campo pulito per ogni ondata successiva.

Tutto intorno ci saranno strutture ricettive come un ristorante con 200 coperti, spogliatoi, reception ecc. Si prevede l’apertura della struttura per almeno 7-8 mesi all’anno, e se la richiesta da parte dei surfisti sarà massiccia si provvederà a tenere aperto anche durante i mesi invernali più freddi.

Per concludere, alcune posizioni lavorative sono ancora aperte, se quindi volete inviare il vostro curriculum trovate tutti i dettagli sul sito ufficiale.
http://www.surfsnowdonia.co.uk/news/

 

Wavegarden 2.0 - June 2013 from wavegarden on Vimeo.

 

 

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