Ritorno al Passato

Ago 26, 20150

Il racconto di Agnese Bartolucci per il concorso Surfcorner 15 Years Summer Contest.

Diamo il benvenuto ad Agnese Bartolucci e al suo racconto di un surf trip a Panama per il Concorso Surfcorner 15 Years nella categoria “Racconta il tuo surf trip” (ricordiamo che è possibile partecipare contemporaneamente in entrambe le categorie del concorso e avere così più possibilità di vincere. Tutti i dettagli per partecipare e vincere un soggiorno alle Maldive per due persone, una tavola X Surfboards completamente accessoriata di accessori Ocean&Earth e set di pinne Futures, oltre a soggiorni a Santander e altro sono a fondo pagina).

Dopo averlo letto, se ti è piaciuto il suo racconto, clicca “MI PIACE” su questa pagina e condividilo per dargli la possibilità di accedere alla lista dei finalisti del concorso.

RITORNO AL PASSATO

Arrivata a Panama City non mi sembra di essere in Centro America ma in una grande capitale statunitense: grattacieli, palazzi e traffico in tilt. Ho la strana sensazione di aver sbagliato posto.

Il giorno successivo io e Andrea, il mio ragazzo, ci dirigiamo verso il Gran Terminal dei Bus e prendiamo un autobus con destinazione Santa Catalina. Il percorso è un lento retrocedere nel tempo: più ci allontaniamo dalla città più le case sono rade, iniziano a vedersi campi, pascoli, alberi, poi foresta e avvoltoi su di noi.

Dopo circa 8 ore di viaggio ammassati come sardine con musica altissima e caldo umido siamo finalmente arrivati. Da subito respiro finalmente bene, mi sento i polmoni pieni. Arriviamo a piedi da Sherley, signora panamena che ci ospiterà per un pò e che mi fa subito sentire a casa; approfondiremo la sua conoscenza nei giorni seguenti ma ho da subito la sensazione di conoscerla da sempre. Sorrido se ripenso a lei: non dimenticherò mai quando la vigilia di Natale tirò fuori dal forno il suo pranzo del giorno successivo per farci assaggiare il maiale che stava cuocendo da ore, oppure quando spremette una montagna di pompelmi per passare insieme a noi una serata a base dei suoi margherita; quei cocktails mi misero fuori uso per tutto il giorno successivo!

Il mio ragazzo Andrea prepara subito la tavola e io mi metto il costume; per arrivare a Playa Estero dobbiamo guadare un piccolo fiume, in questo momento c’è bassa marea, l’acqua mi arriva quindi alle caviglie ma mi ritroverò nei prossimi giorni con l’acqua alla gola!

La spiaggia è scura, grande, con alle spalle palme altissime. E’ la prima volta che vedo l’oceano Pacifico e ne rimango affascinata. Potrei rimanere ore ad osservare le onde, ascoltare il rumore del mare. Metto la testa sotto l’acqua ed è come se mi purificassi da pensieri e da preoccupazioni accumulate in questi mesi freddi.

Santa Catalina è un piccolo paese di campagna, gli abitanti si spostano ancora coi cavalli, non c’è benzina e nessuna banca, solo una piccola bottega dove poter trovare i generi di prima necessità. Non mancano però pesce appena pescato e frutta fresca!

Sei obbligato a spogliarti del superfluo, riesci a godere delle piccole meraviglie che la natura ti regala, seguendo i ritmi del sole e non hai bisogno di nient’altro, non ti manca niente.

Il sole ti scalda la pelle, gli occhi si riempiono di luce, vedi animali che fin’ora hai visto solo in foto, senti l’odore del mare, l’odore dei fiori, il suono della risacca a riva e a tratti il canto degli uccelli. Tutti i sensi sono stimolati.

Andrea ogni giorno aspetta la marea giusta per poter uscire a surfare a La Punta. A Playa Estero un giorno provo anche io; ho già surfato qualche volta ma in questo oceano potente è la prima volta. Ho un po’ paura anche se le onde sono piccole, ma Andrea mi accompagna e mi fa salire sulla tavola; mi arrivano diverse schiume in faccia ma andiamo avanti; quando arriva l’onda comincio a remare e lui mi aiuta dandomi una spinta. E’ fatta, cerco l’equilibrio e mi alzo…

Bellissimo!! In acqua in questo punto non c’è nessuno, quindi no ho neanche paura di andare a sbattere a qualcuno. Rimaniamo in acqua per un paio d’ore, mi sono divertita! I giorni successivi però mi son sentita tutta indolenzita e la pancia mi si è rovinata dallo sfregamento della paraffina sulla pelle, ma ero comunque felice di aver condiviso con Andrea questa esperienza.

Ci sono stati giorni in cui sono stata per ore sola su questa spiaggia enorme, in compagnia solo di avvoltoi che mi guardavano da lontano, e non mi sono mai sentita sola veramente, o in pericolo. Ho finalmente ritrovato il tempo per svuotare la mente, e di nuovo tornare a pensare lucidamente. E mi ritrovo a riflettere sul fatto che sono talmente presa dalla frenesia della vita quotidiana che mi dimentico troppo spesso quello di cui ho realmente bisogno e dimentico di ascoltarmi.

Il tempo a nostra disposizione è volato e durante il viaggio in bus verso Panama City penso già al prossimo viaggio. E’ come una droga: non riesco a non pensare alla prossima destinazione.

E poi penso a me, a quanto questa vita mi regala, e ringrazio.

Bartolucci Agnese

Se ti è piaciuto il racconto di Agnese Bartolucci, clicca “MI PIACE” su questa pagina e condividilo per dargli la possibilità di accedere alla lista dei finalisti del concorso.

——————————————————————————————————————————————————–

CONCORSO SURFCORNER 15 YEARS

Vinci un soggiorno alle Maldive (per 2 persone), una nuova X Surfboards fiammante modello Capsule edizione speciale 15 Years accessoriata di accessori Ocean&Earth e set di pinne FUTURES, soggiorni a Santander e tanti altri premi.

Scopri qui tutti i dettagli per partecipare al concorso:
http://www.surfcorner.it/2015/06/23/surfcorner-15-years-summer-contest/

#Surfcorner15Years