Un terremoto di magnitudo 7.5 ha colpito al largo della costa occidentale Indonesiana alle 3:42 am di lunedì 25 ottobre, provocando uno Tsunami sulle Isole Mentawaii che ha distrutto un villaggio di 400 abitanti.
Del villaggio di Betu Monga, colpito dallo Tsunami e abitato da 400 persone, solo 40 sono state ritrovate ed ora si teme per l’eruzione del vulcano Mount Merapi sull’isola di Java, che ha già cominciato ad eruttare ceneri e del quale si teme l’esplosione se il livello di attività della terra, già al suo massimo, dovesse continuare a crescere. Le autorità hanno ordinato l’evacuazione della zona e di 19.000 persone in un raggio di 10 km.
Questi purtroppo sono solo i primi dati e il bilancio continua ad aggravarsi di ora in ora, con altri villaggi distrutti e persone disperse, per lo più donne e bambini.
Alcuni surfisti australiani che si trovavano in boat trip alle Mentawaii si sono salvati arrampicandosi sugli alberi dopo essere stati costretti ad abbandonare la barca e trascinati nella giungla dall’onda.
I surfisti si trovavano su due barche ancorate nella laguna di Macaroni’s. Lo tsunami ha provocato una collisione tra le due barche, ancorate l’una vicina all’altra, e una di essere ha preso fuoco. A quanto pare ora sono fuori pericolo, ha assicurato Tom Plummer, responsabile di Surf Aid International, che ha inviato subito la sua barca Debora per il salvataggio.
Soltanto un anno fa la città di Padang è stata devastata da un terremoto di magnitudo 7.6, uccidendo almeno 700 persone e distruggendo o danneggiando 180.000 edifici, per non parlare del terremoto del 2004 di magnitudo 9.1 che uccise 230.000 persone in diversi paesi affacciati sull’Oceano Indiano, della quali quasi metà solo in Indonesia.
Epicentro del terremoto. Foto Google
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